08 Giugno 2021
PUO’ IL PNRR MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI ROMA?
PUO’ IL PNRR MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI ROMA?
Buzzetti, Presidente del Laboratorio Permanente per Roma di ASPESI: “Fare rigenerazione urbana a Roma è una mission impossible. La legge quadro sulla rigenerazione attualmente in Parlamento è totalmente da cestinare. A Roma occorrono progetti per 500 milioni di euro”
Roma, 8 giugno 2021 - Come ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mario Draghi "nel PNRR c'è il destino del Paese”. Per comprendere quali siano le ricadute reali del Piano che – con progetti per un valore complessivo di 236 miliardi – in maniera diretta o indiretta riguarda la rigenerazione urbana, la manutenzione delle infrastrutture e degli edifici e il governo delle acque, il Laboratorio Permanente per Roma di ASPESI ha organizzato un webinar per confrontarsi con esperti in materia.
Paolo Buzzetti, Presidente del Laboratorio - che ha condotto il dibattito - ha evidenziato l’importanza del Recovery Plan anche per Roma e, più in generale, per le città che grazie a programmi di investimento di capitali privati ad integrazione dei progetti finanziati dal Piano potrebbero contribuire in modo consistente al PIL nazionale.
“Si è fatto un passo importante nell’ultimo decreto semplificazioni con l’istituzione della cabina di regia del MIT che si confronterà con gli enti locali ed in particolare con le Regioni prevedendo interventi di semplificazione per le pubbliche amministrazioni in materia di appalti”, ha affermato Andrea Gallo, esperto di finanza agevolata e progetti Europei Fondatore di FASI.BIZ
“Farsi trovare preparati significa avere un ventaglio di iniziative che rispondano ad una traiettoria di sviluppo sostenibile del territorio e della nostra città con un insieme di proposte interdipendenti e organiche. Fondamentali saranno le filiere che vedranno coinvolte grandi e piccole Aziende, Istituzioni e Università e dove il comparto dell’edilizia e dell’immobiliare sarà indispensabile”, ha aggiunto Matteo Caroli, Associate Dean della Luiss Business School.
Lorenzo lo Cascio, esperto di Sviluppo Economico e Consulente dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, ha illustrato i progetti della Regione Lazio, fortemente caratterizzati da innovazione e conoscenza. Tra questi, la nascita del Technopole, con programmi di didattica di alto profilo, e la candidatura per la sede dell’Agenzia sulla ricerca biomedica.
In tema di riforme invece, la Regione ha attivato una formula di conferenza dei servizi semplificata, per velocizzare gli iter amministrativi per le approvazioni dei progetti, in particolar modo quelli relativi agli insediamenti produttivi e che ha già suscitato l’interesse di grandi gruppi internazionali.
“Occorre un quadro normativo di governo del territorio semplice, che coniughi lo sviluppo e la crescita delle città con la tutela dell’ambente”, ha aggiunto Laura Ricci, Direttore del Dipartimento di Pianificazione Design Tecnologia dell’Architettura dell’Università La Sapienza.
“E’ indispensabile attuare una riforma del titolo V – ha concluso Paolo Buzzetti - che semplifichi le sovrapposizioni di competenze tra Stato, Comune, Regione e Ministeri in materia urbanistica. Fare rigenerazione urbana a Roma è una mission impossible. La legge quadro sulla rigenerazione attualmente in Parlamento è totalmente da cestinare. A Roma occorrono progetti per 500 milioni di euro e soprattutto il progetto Roma Caput Mundi, che include anche il restauro delle Mura Aureliane che il Laboratorio Permanente di ASPESI promuove dal 2018 con un grande progetto che prevede l’intervento del capitale privato in aggiunta al contributo pubblico, proprio in quell’ottica di filiera prevista del PNRR”.
La registrazione integrale dell’incontro è visibile sul canale YouTube ASPESI TV, con accesso libero al seguente link.
Paolo Buzzetti, Presidente del Laboratorio - che ha condotto il dibattito - ha evidenziato l’importanza del Recovery Plan anche per Roma e, più in generale, per le città che grazie a programmi di investimento di capitali privati ad integrazione dei progetti finanziati dal Piano potrebbero contribuire in modo consistente al PIL nazionale.
“Si è fatto un passo importante nell’ultimo decreto semplificazioni con l’istituzione della cabina di regia del MIT che si confronterà con gli enti locali ed in particolare con le Regioni prevedendo interventi di semplificazione per le pubbliche amministrazioni in materia di appalti”, ha affermato Andrea Gallo, esperto di finanza agevolata e progetti Europei Fondatore di FASI.BIZ
“Farsi trovare preparati significa avere un ventaglio di iniziative che rispondano ad una traiettoria di sviluppo sostenibile del territorio e della nostra città con un insieme di proposte interdipendenti e organiche. Fondamentali saranno le filiere che vedranno coinvolte grandi e piccole Aziende, Istituzioni e Università e dove il comparto dell’edilizia e dell’immobiliare sarà indispensabile”, ha aggiunto Matteo Caroli, Associate Dean della Luiss Business School.
Lorenzo lo Cascio, esperto di Sviluppo Economico e Consulente dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, ha illustrato i progetti della Regione Lazio, fortemente caratterizzati da innovazione e conoscenza. Tra questi, la nascita del Technopole, con programmi di didattica di alto profilo, e la candidatura per la sede dell’Agenzia sulla ricerca biomedica.
In tema di riforme invece, la Regione ha attivato una formula di conferenza dei servizi semplificata, per velocizzare gli iter amministrativi per le approvazioni dei progetti, in particolar modo quelli relativi agli insediamenti produttivi e che ha già suscitato l’interesse di grandi gruppi internazionali.
“Occorre un quadro normativo di governo del territorio semplice, che coniughi lo sviluppo e la crescita delle città con la tutela dell’ambente”, ha aggiunto Laura Ricci, Direttore del Dipartimento di Pianificazione Design Tecnologia dell’Architettura dell’Università La Sapienza.
“E’ indispensabile attuare una riforma del titolo V – ha concluso Paolo Buzzetti - che semplifichi le sovrapposizioni di competenze tra Stato, Comune, Regione e Ministeri in materia urbanistica. Fare rigenerazione urbana a Roma è una mission impossible. La legge quadro sulla rigenerazione attualmente in Parlamento è totalmente da cestinare. A Roma occorrono progetti per 500 milioni di euro e soprattutto il progetto Roma Caput Mundi, che include anche il restauro delle Mura Aureliane che il Laboratorio Permanente di ASPESI promuove dal 2018 con un grande progetto che prevede l’intervento del capitale privato in aggiunta al contributo pubblico, proprio in quell’ottica di filiera prevista del PNRR”.
La registrazione integrale dell’incontro è visibile sul canale YouTube ASPESI TV, con accesso libero al seguente link.