19 Aprile 2018

11/4/18 - TORINO HA UN FUTURO - Per una rinascita urbana di Torino

RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE URBANA PER FAR RINASCERE TORINO
"Solo grazie ad interventi mirati di recupero e riqualificazione urbana, attraverso operazioni volte alla trasformazione di edifici dotati delle caratteristiche funzionali e tecnologiche che oggi il mercato richiede, e' possibile rilanciare e dare un contributo positivo e costruttivo per lo sviluppo della nostra citta', senza la necessita' di consumare nuovo suolo". Cosi' ha dichiarato Marco Crespi, Presidente di Aspesi Torino, aprendo il convegno "Torino ha un futuro", al Centro Congressi dell'Unione Industriale.
La crisi economica e immobiliare di Torino e' conseguenza della mutazione di identita' che la citta' sta attraversando: le nuove opportunita' di investimento non hanno ancora completamente sostituito la sua antica anima industriale e l'aumento delle compravendite immobiliari registrato a Torino nel 2017 non e' stato ancora sufficiente a generare un forte interesse da parte degli operatori a tornare ad investire significativamente nello sviluppo immobiliare.
"Ma la situazione potrebbe cambiare, anche rapidamente - ha continuato Crespi - perche' la sfida che stiamo vivendo oggi nel nostro lavoro e' rappresentata dalla capacita' di analizzare le richieste dei nostri clienti, anticipare le tendenze e di conseguenza capire cosa vorra' dire vivere e abitare domani. Oggi tecnologia e societa' evolvono sempre piu' rapidamente, mentre tra il primo concept di una residenza e la sua consegna trascorrono circa 4 anni".
I nuovi insediamenti residenziali dovranno combinare l'autonomia dell'abitazione privata con i vantaggi di servizi, risorse e spazi condivisi. I benefici non sono soltanto di tipo socio-economico, ma anche ambientale. Ne deriva che lo spazio abitativo di qualita' verra' assicurato solo da immobili di nuova generazione che si differenziano profondamente dalle abitazioni tradizionali.
"Infatti la ristrutturazione del singolo appartamento - ha affermato il Presidente di Aspesi Torino - non e' piu' sufficiente a garantirne la qualita' abitativa e il valore patrimoniale, ma occorre passare al recupero edilizio dell'intero edificio e, aumentando la scala, a quello urbanistico di interi quartieri, facendo in modo che gli immobili possano beneficiare di avanzamenti tecnologici: su tutti efficienza energetica, connettivita' e mobilita'".
L'incontro, che e' stato moderato dal Presidente Nazionale di Aspesi, Federico Filippo Oriana, ha visto la partecipazione di Guido Montanari, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Urbanistiche del Comune di Torino, ed e' stato introdotto da Giuseppe Russo, economista, direttore del Centro Einaudi con una relazione su "Nuove idee e nuove funzioni economiche per Torino".
Hanno dibattuto sui nuovi modi di organizzare l'offerta immobiliare Carlo Micono, Docente del Politecnico - AI Group, Matteo Robiglio, Architetto e Docente del Politecnico, e Giuseppe Roveda, CEO di Aedes SIIQ realizzatrice a Torino del Caselle Open Mall.
"Solo dando una connotazione chiara e specifica del prodotto "nuovo" in complessi polifunzionali e integrati, l'immobiliare sara' apprezzato e sara' oggetto di interesse da parte dei player internazionali - ha concluso Marco Crespi, Presidente di Aspesi Torino - trascinando, come e' successo a Milano (in particolare con Porta Nuova e Citylife), fondi esteri ad arrivare in citta' e contribuire con il loro apporto alla crescita urbana generale". E alla ripresa economica strutturale di Torino, come gli interventi di Russo, Robiglio e Roveda hanno evidenziato: dal recupero di particolari tipi di manifattura in chiave 4.0 (che necessitano di edifici ad hoc) ai back-office di nuove realta' industriali e finanziarie arrivate in Italia e magari stabilitesi a Milano. Il tutto con forte attenzione ai collegamenti infrastrutturali (completamento alta velocita' ferroviaria con Lione e Malpensa) e a coordinamenti politico-amministrativi di macro-area (Lione, Grenoble, Genova, Milano).