15 Luglio 2021

ASSEMBLEA NAZIONALE ASPESI

L'Assemblea nazionale dell'ASPESI, l'associazione delle societa' di sviluppo immobiliare, ha confermato alla Presidenza nazionale l'avvocato Federico Filippo Oriana e nominato, su sua proposta, Enzo Ricci Presidente Onorario. Sono stati eletti Vice-Presidenti nazionali Maurizio Aloise, Giuseppe Bonomi, Paolo Buzzetti e Antonio Campagnoli.

In apertura, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha formulato l'augurio della citta' di Milano alla nuova dirigenza ASPESI, dando atto del grande impegno di ASPESI e dei suoi associati sul tema della rigenerazione urbana: "La sfida di uno sviluppo urbano basato su verde e coesione sociale e' stata abbracciata dalla Vostra Associazione contribuendo a rendere Milano un punto di riferimento della rigenerazione urbana a livello internazionale. Nei prossimi anni l'accelerazione dello sviluppo urbanistico impresso dall'Expo, dal PGT 2030 e dalla riqualificazione degli ex scali ferroviari si velocizzera' ulteriormente grazie alla transizione ecologica e la rigenerazione urbana sara' lo strumento piu' importante per spingere la ripresa e contrastare il "climate change". Dopo aver annunciato le linee di indirizzo dei prossimi anni, Sala ha concluso ringraziando l'Associazione "per aver contribuito a uno sviluppo immobiliare in grado di attrarre investimenti, generare lavoro e aumentare la qualita' della vita dei nostri cittadini. Grazie al vostro impegno e alle vostre capacita' Milano diventera' un modello di rinascita" (il video integrale e' disponibile sul nostro canale Youtube ASPESITV)

Nel programma per il nuovo mandato l'azione associativa si sviluppera' principalmente con due obiettivi:

-Iniziative a favore della rigenerazione e valorizzazione del territorio definito da Oriana "il petrolio dell'Italia". ASPESI intensifichera' le attivita' volte a favorire il recupero urbano e la qualita' immobiliare, sia in termini realizzativi che tecnico-progettuali e industriali. E questo sia in sede istituzionale - nella sua veste di rappresentante di categoria- che tra i propri associati, grazie alle Commissioni e a servizi come MIRIAD (Milano - Recupero Immobili e Aree Dismesse), iniziativa - da estendere a Roma e al Piemonte - che seppur avviata in pieno lockdown ha portato alla nascita di sinergie e collaborazioni tra proprietari e operatori che consentiranno la riqualificazione di edifici ormai in stato di abbandono.

-Estensione della territorializzazione: presente direttamente con sue sezioni nelle tre maggiori metropoli economiche italiane - Milano, Roma e Torino - la nuova governance associativa intende estendere la sua presenza diretta ad altre aree delle tre regioni interessate.

"Con i risultati raggiunti in questo triennio che ci pongono al primo posto nel panorama associativo dell'industria immobiliare non edilizia per numero di soci, articolazione sul territorio, attivita' svolta - ha proseguito Oriana- intendiamo fare un ulteriore passo in avanti aggiungendo al nostro acronimo ASPESI -al quale siamo affezionati ma che non e' immediatamente indicativo della nostra natura di associazione di categoria dell'immobiliare operativo- quello di UNIONE IMMOBILIARE, espressione che, se piacera', potrebbe anche sostituire nel tempo l'acronimo ASPESI". E il progetto non e' solo di nome -ha concluso Oriana- ma di inclusione di altre realta' associative che camminano con noi per fare piu' squadra insieme".

Il presidente Oriana ha poi anticipato alcuni dati emersi dalla ricerca sulla ricchezza immobiliare italiana e i suoi riflessi sull'economia - che sara' presentata il prossimo autunno - affidata da Confedilizia-ASPESI al Prof. Gualtiero Tamburini, senior advisor di Nomisma.
La ricchezza immobiliare degli italiani pesa per il 57,8% della ricchezza complessiva del Paese e per il 96,2% di quella non finanziaria. Ma in 8 anni (2012-2020) questa ricchezza e' diminuita. Secondo la UE la diminuzione in Italia e' stata addirittura del 17%, mentre nel resto dell'Europa la ricchezza e' cresciuta -circa nello stesso periodo (2011-2019) - del 19%! In termini monetari - secondo la UE e secondo Nomisma - le famiglie italiane hanno perso 1.139 md. di euro, meta' dell'intero debito pubblico italiano, ai quali va aggiunta la perdita di altri 196 md. per gli immobili non residenziali. "Una distruzione di ricchezza enorme e senza precedenti dalla fine della II guerra mondiale e non causata da un nemico invasore, ma dai nostri stessi governi per l'aggressione fiscale all'immobile che dura, perlomeno, dal 2006 con il DL 223".

Eppure la dimensione anche economica, oltre che patrimoniale, dell'immobiliare-costruzioni e' enorme: le sue due branche insieme producono direttamente 424,121 md ogni anno, con un impatto sull'economia di 708,936 md. piu' altri 201,083 di indotto. Per un totale generale di oltre 910 md. pari al 30% di tutta la produzione annua italiana, al 29,64% dell'occupazione, al 30% del valore aggiunto e al 27,09 % del PIL.

"Forse una riflessione su tutto cio' la politica la dovrebbe fare - ha concluso Oriana- e noi faremo di tutto insieme alle Organizzazioni consorelle per fargliela fare!"

Al seguente link la relazione del Presidente Oriana
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