04 Dicembre 2014

4/12/14 - Convegno nazionale a Torino sulla fiscalita' immobiliare-edilizia

Organizzato da Aspesi Torino insieme al Collegio Costruttori Edili di Torino, con il patrocinio di Ance Nazionale e di Aspesi Nazionale, si e' svolto oggi all'Hotel Golden Palace un confronto sui temi dell'imposizione tributaria sugli immobili e sull'attivita' di produzione e trasformazione degli stessi, temi oggi della massima attualita'.

Tutti i piu' recenti dati sul PIL italiano - l'unico ancora negativo in Europa - hanno evidenziato che manca all'appello per la ripresa il settore immobiliare-edilizio, ossia proprio quello che ha trascinato il rilancio degli altri Paesi e che in Italia, al contrario, aggrava la crisi economica generale. Sul parallelo e collegato comparto della proprieta' privata - cioe' le famiglie italiane la cui ricchezza complessiva e' costituita al 50% dal mattone di cui il 90% sono case - l'esplosione unica al mondo dell'imposizione fiscale - il cui incasso sulla casa e' passato in soli 3 anni dai 7 miliardi di ICI del 2011 ai 25 miliardi di IMU/Tasi previsti per il 2014 - ha determinato non solo il crollo del mercato delle compravendite e degli investimenti immobiliari, ma piu' in generale il ristagno dei consumi e, quindi, dell'intera economia italiana.

Su questi temi di stretta attualita', la branch torinese dell' Aspesi - l'Associazione nazionale delle societa' immobiliari - e il Collegio Ance di Torino hanno organizzato un confronto che ha coinvolto esperti, imprenditori e le istituzioni nazionali e locali.

Nella sua introduzione Federico Filippo Oriana, Amministratore Delegato di Aspesi Nazionale, ha ricordato che tutti gli economisti e i centri studi sono d'accordo sui dati sopra esposti. "La perdita di valore degli immobili italiani e' stata di quasi 2.000 miliardi di euro, una cifra che non si puo' neppure cercare di pensare in vecchie lire" ha aggiunto Oriana "piu' che una patrimoniale, una devastazione nucleare". "La domanda - si e' chiesto Oriana - e' sul perche' di tutto questo, a cosa e' servito?".

La Relazione tecnica e' stata svolta da Stefano Baruzzi, esperto di fiscalita' immobiliare ed editorialista di diverse riviste specializzate. Baruzzi ha esposto in termini tecnico-giuridici i problemi che sono stati creati dall'offensiva fiscale contro gli immobili iniziata nel 2006 con il DL 223 Bersani-Visco e accelerata dal Governo Monti nel 2012. "Ma esistono proposte delle Associazioni organizzatrici dell'evento odierno -ha sottolineato Baruzzi- che a costo zero per le finanze pubbliche invertirebbero in pochissimo tempo questa situazione disastrosa".

Gianguido Passoni, Assessore al Bilancio e ai Tributi del Comune di Torino, ha precisato che i Comuni sono a loro volta vittime di questa deriva che ha spostato sulla casa praticamente tutte le entrate degli Enti locali. "Lo Stato ha quasi azzerato i trasferimenti non vincolati -ha sottolineato Passoni- costringendo i Comuni a dover fronteggiare il malumore popolare per poter sopravvivere". L'Assessore Passoni ha informato che lo Stato nel 2015 togliera' a tutti i Comuni l'incasso delle addizionali comunali in cambio della facolta' di ulteriori prelievi immobiliari. "Solo a Torino questo determinera' una pressione aggiuntiva di ulteriori 110 milioni di prelievo immobiliare che si scarichera' sulla nostra citta'" ha detto Passoni "una vera follia alla quale il Comune viene costretto per continuare a garantire i servizi con entrate complessive comunque diminuite".

Roberto Busso, nuovo Amministratore Delegato del Gruppo Gabetti, primo broker e fornitore di servizi operante sul mercato italiano del mattone, manager con una lunghissima esperienza di immobiliare ha spiegato gli effetti benefici che sono attesi per il mercato immobiliare italiano dalle nuove misure contenute nel DL "Sblocca Italia", in particolare il nuovo bonus in favore degli affitti (art.21) e il "rent-to-buy" (art.23) che dovrebbe favorire la ripresa delle compravendite.

Alessandro Cherio, Presidente dei costruttori torinesi e Vice-presidente nazionale dell'ANCE con delega al mercato privato, nel suo intervento ha affermato che "Il passaggio dall'ICI all'IMU e TASI ha rappresentato una vera e propria patrimoniale, che ha impoverito la stragrande maggioranza delle famiglie italiane proprietarie di casa. Spero che al piu' presto il Governo ed il Parlamento adottino provvedimenti tesi a rivedere la fiscalita' immobiliare. L'ANCE ha da tempo formulato proposte in questo senso. La pressione fiscale ha affossato l'edilizia e soltanto alleggerendola si puo' pensare di risollevare il settore. Il resto sono solo chiacchiere".

Il convegno e' stato concluso da Santo Crea, Amministratore Delegato di Nexity Residenziale Italia Spa e Presidente di Aspesi Torino che - esprimendo vivo compiacimento per l'ampiezza e la concretezza del confronto svolto - ha sottolineato l'importanza del momento associativo al fine di approfondire e definire esattamente i temi e i problemi dell'attivita' immobiliare e delle costruzioni e di stabilire un rapporto produttivo con le Istituzioni nell'interesse di tutti, di chi lavora e della collettivita'. "Per questo abbiamo compiuto questo sforzo di creare anche a Torino l'Aspesi -ha sottolineato Santo Crea -, per questo vogliamo camminare insieme al Collegio Costruttori Edili di Torino e al suo Presidente. Non solo perche' Aspesi nazionale aderisce all'Ance, ma perche' anche qui a Torino abbiamo un grande lavoro da compiere insieme". Quanto al tema nazionale del convegno, Crea ha concluso esprimendo l'auspicio che proprio da questo confronto odierno a Torino possa venire una risposta concreta e immediata per risolvere un problema ormai davvero insostenibile sia per gli operatori del primo settore economico italiano per PIL, occupazione e contribuzione fiscale, sia per le famiglie italiane all'80% proprietarie di casa.