07 Febbraio 2023

Confronto tra i candidati alla Presidenza della Regione Lazio

Autonomia regionale: Rocca favorevole, D’Amato e Bianchi contrari. 
Sulla rigenerazione urbana candidati favorevoli al miglioramento della normativa urbanistica previo confronto con gli operatori. Rocca: “La L.R. 7/2017 recepita solo da 42 comuni su 378. Occorre subito un nuovo Piano territoriale regionale generale”
Bonus edilizi: D’Amato rivendica l’utilizzo del 110% sul patrimonio ERP, Bianchi lancia l’dea di un Bonus Regionale
Rigenerazione urbana, efficientamento energetico, autonomia regionale, poteri speciali per Roma. Questi i temi principali affrontati ieri nel corso del Confronto Elettorale tra i candidati alla Presidenza della Regione Lazio organizzata da ASPESI Roma al Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma.
A cinque giorni dal voto, Donatella Bianchi e Alessio D’Amato (assente Francesco Rocca colpito da un lutto familiare) hanno risposto alle domande del Presidente Paolo Buzzetti, alla presenza del Presidente di Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, del Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, del Presidente di Confimea Sanità Giorgio Acquini, di imprenditori, progettisti e rappresentanti delle Istituzioni.
Al seguente link il video dell’evento
 
Autonomia Regionale:Le sfide che abbiamo di fronte sono globali e riguardano il “sistema paese” richiedono una risposta sinergica e non frammentata”, sostiene Alessio D’Amato.
Contraria anche Donatella Bianchi che in questa modalità vede un incentivo alla migrazione verso regioni più avvantaggiate da parte di giovani, del corpo insegnante e degli addetti alla sanità con una perdita di competitività per il Lazio.
Infrastrutture: per Donatella Bianchi la priorità va al trasporto ferroviario locale, alla rete stradale interna e ai porti.  Per Alessio D’Amato è necessario portare a conclusione le opere già iniziate come l’ospedale di Amatrice e il piano ferroviario, investire sui collegamenti stradali interni come la Roma- Latina e la Cisterna – Valmontone e istituire un Assessorato per l’Economia del Mare.
Legge sulla Rigenerazione Urbanistica Regionale: per Donatella Bianchi vanno migliorati e semplificati gli strumenti urbanistici che incentivano la rigenerazione urbana e riducono il consumo di suolo con una particolare attenzione al benessere delle persone e alle esigenze del territorio.  Per Alessio D’Amato la norma attuale va migliorata e implementata la sinergia con i Comuni per favorirne l’applicazione orientata all’ottenimento dei risultati e al completamento delle opere.
Per entrambi il miglioramento della norma passa attraverso il confronto con gli operatori tramite le associazioni di categoria con dei tavoli di lavoro condivisi.
Edilizia Residenziale Pubblica: Alessio D’Amato rivendica l’utilizzo del Superbonus sul patrimonio residenziale pubblico della Regione Lazio: “Va implementata l’acquisizione, migliorata la gestione e il criterio di assegnazione”. Per Donatella Bianchi il decoro urbano e l’efficientamento energetico ERP passa attraverso l’istituzione di un bonus edilizio regionale grazie ai fondi europei.
Acquisto di Bonus Edilizi da parte degli Enti Pubblici: favorevoli entrambi i candidati.
Direttiva Europea per Efficientamento Energetico: per Alessio D’Amato è un’opportunità per il miglioramento del patrimonio pubblico e privato. Donatella Bianchi lancia l’idea del Bonus Regionale, che si concretizza con l’acquisto dei crediti fiscali da parte delle società partecipate regionali.
Per fornire ai suoi Associati un quadro completo, l’Associazione ha fornito gli stessi quesiti al candidato Francesco Rocca, assente nell’occasione per un grave lutto familiare. Qui di seguito le sue risposte:
D: Qual è la prima infrastruttura che si impegnerà a far realizzare?
R: “Le priorità sono tantissime. Penso alla Orte-Civitavecchia, alla Roma-Latina o alla Cisterna-Valmontone. Si tratta di opere già finanziate e mai realizzate. Il Lazio ha bisogno di un salto di qualità sulle opere infrastrutturali dopo 10 anni di immobilismo”. 
D: Riguardo al Disegno di Legge sulle Autonomie Regionali è’ favorevole o contraria/o e perché?
R: “Sono favorevole. L’autonomia prevista dal Governo è un’occasione per valorizzare le specificità dei territori. Diversamente, se questa, determinasse cittadini di serie A o serie B, vedrebbe la mia ferma opposizione. 
Inoltre, prima di arrivare al trasferimento di funzioni e risorse, si provvederà alla definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni e per valutare le risorse necessarie si seguirà il criterio del costo standard e non quello della spesa storica che invece avrebbe danneggiato il Lazio o Regioni del Sud. Questi accorgimenti garantiranno a tutti i cittadini gli stessi diritti civili e sociali su tutto il territorio nazionale, noi sapremo sfruttare questa opportunità con grande determinazione”.
D: Ai fini di far partire la rigenerazione urbana nell’ottica della controllo del consumo di suolo ritiene sia necessario semplificare la legge 7 del 2017 che e solo il 10% degli oltre 400 Comuni della Regione Lazio le ha dato piena attuazione ed abrogare ciò che non serve della vecchia normativa ( ad es. 38 del 99 e 36 del 87) approvando un testo unico dell’urbanistica?
R: “Il tema della rigenerazione urbana e del recupero edilizio va di certo ripreso e rivisitato anche alla luce dell’esperienza applicativa maturata a partire dalla L.R. 7/2017 che, a distanza di cinque anni, non ha realizzato gli obiettivi annunciati. Solo 42 Comuni su 378, nel Lazio, l’hanno recepita. Occorre capire perché la legge ha avuto pochissimi effetti e cambiarla di conseguenza. Allo scopo di garantire la piena partecipazione dei territori ad un processo di contenimento del consumo di nuovi suoli e di contemporaneo riuso e recupero delle aree già compromesse. Un nuovo provvedimento che sia pensato soprattutto a vantaggio dei cittadini, i quali siano realmente incentivati a fare la loro parte e conseguentemente contribuire alla riqualificazione del patrimonio esistente e dei territori in stato di degrado. Inoltre, una delle azioni più significative e pregnanti del programma del centro-destra al governo della Regione Lazio consisterà nel favorire l’adozione di misure in favore dei residenti nei piccoli comuni del Lazio, realtà territoriali che costituiscono la struttura su cui la politica dovrà porre una particolare attenzione. L’impegno è quindi quello di proporre una nuova cornice normativa che doti il Lazio di un nuovo “Piano territoriale regionale generale” e di rivedere le Norme in materia di attività urbanistico - edilizia e snellimento delle procedure”.
D: Riguardo all’Edilizia Residenziale Pubblica obsoleta ed insufficiente rispetto ai bisogni e riguardo ai criteri delle graduatorie, cosa intende fare?
R: “Il decennio 2012–2022 ha visto purtroppo un progressivo abbandono della progettualità intorno al tema casa. La Regione Lazio è rimasta immobile e la situazione dell’ATER è drammatica per i livelli di inefficienza. Basti pensare che l’ultimo bando regionale risale al 2004 ed ancora non ha trovato piena attuazione, se non per qualche sporadico intervento in Provincia. E’ necessario ascoltare le centrali cooperative e le associazioni, ripartire con una programmazione nel tempo degli interventi nel settore dell’agevolata. Destinare nuovi fondi, magari sottraendoli a quelli praticamente illimitati dell’edilizia. Bisogna snellire le procedure urbanistiche per l’attuazione dei piani di zona e istituire un fondo di garanzia per i mutui edilizi concessi agli operatori.
Va anche rivista la qualità degli interventi soprattutto in termini di prestazioni energetiche. Ed è infine necessario anche sfruttare la massimo le cubature esistenti che le Fondazioni o gli Enti Previdenziali stanno rendendo disponibili sul mercato La Fondazione Enasarco, ad esempio, dispone di circa 500 appartamenti disponibili sull’area territoriale di Roma ed altrettanti a breve torneranno nelle sue disponibilità. La Regione dovrà valutare la possibilità di utilizzare questo patrimonio per far fronte all’emergenza abitativa con formule innovative e agevolate quali il Rent to Buy, ma ciò che più conta è velocizzare le procedure di assegnazione perché la media su Roma, ad esempio, è solo di qualche centinaio di assegnazione all’anno”
D: Sull’iniziativa già presa dalla provincia di Treviso e in corso di valutazione dalle regioni Abruzzo e Piemonte di intervenire sull’acquisizione dei crediti derivanti dai bonus edilizi ritiene che sia un’ipotesi praticabile per aiutare imprese e cittadini?
R: “Per poter essere realizzata, una operazione di questo tipo, deve obbligatoriamente portare ad effetti economici positivi sul Bilancio dell’Ente.
Fatta questa premessa, effettivamente, l’operazione di acquisto da parte di un ente di crediti d’imposta, nella fattispecie derivanti dai bonus edilizi da utilizzare in compensazione a fronte dei debiti fiscali maturati dall’ente stesso, non solo è una operazione che si presta ad apportare benefici immediati nel Bilancio dell’Ente, ma ha come benefico effetto collaterale, quello di alleviare le difficoltà che gli istituti di credito e, di riflesso, le imprese hanno nella monetizzazione di tali crediti e che ha portato tanti operatori economici a gravi sofferenze finanziarie inaspettate. Questi crediti incagliati stanno causando enormi problemi alle imprese ed agli utenti finali degli interventi.
L’operazione è dunque praticabile, va condotta con una procedura di mercato ad evidenza pubblica chiara e trasparente, in modo tale che si possa massimizzare il vantaggio economico dell’operazione.
Ad ulteriore vantaggio dell’Ente e del settore, rispetto quanto fatto dalla Provincia di Treviso, che ha acquistato i crediti da due istituti bancari, valuteremo se sia possibile acquistare tali crediti anche direttamente dagli operatori economici, sempre attraverso chiare e trasparenti procedure ad evidenza pubblica. In ogni caso però è necessario essere consapevoli che bisogna agire con grande cautela al fine di evitare problematiche derivanti dal fatto che il credito possa essere revocato per difformità urbanistiche o addirittura per illeciti. Nel complesso comunque, come detto, la volontà è quella di avvalersi di questa opportunità che si è creata, soprattutto per consentire agli operatori della regione Lazio di trovare una soluzione a questo problema dei crediti d’imposta incagliati”.
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