08 Febbraio 2013

8/2/2013 - Seminario Assembleare Annuale Federimmobiliare

Si e' tenuto lo scorso 8 febbraio presso la Fondazione Catella il Seminario Assembleare Annuale di Federimmobiliare nel corso del quale e' stato presentato e' stato presentato il Rapporto sull'Industria Immobiliare 2013, incentrato, quest'anno, sul tema della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato per la riattivazione dello sviluppo e della crescita del Paese.
Il 2012 ha visto acuirsi i toni della lunga recessione che ha interessato il comparto immobiliare in connessione con la GFC (Great Financial Crisis).
Il prezzo pagato dal real estate italiano sinora e' stato elevatissimo come dimostrano diversi indicatori.
?-44,2% nel fatturato da compravendite di abitazioni e -51,4% in quello da vendita di immobili diversi dalle abitazioni nel periodo 2006-2012 (-45,5% nel complesso) e rispettivamente -34,9% e -46,6% nel periodo 2008-2012 (-37% nel complesso) (fonte: stima Federimmobiliare su dati Agenzia del Territorio)
?-50/60% di turnover nel mercato "corporate" nel 2012 (fonti varie)
?- 27,1% nei volumi degli investimenti in costruzioni dal 2008 al 2012 di cui -47,3% delle abitazioni nuove (fonte: ANCE)
?-500 mila occupati nel periodo 2008/2012 (fonte: ANCE)
?-51% nella domanda di mutui nel periodo 2007/2012, di cui il -42% solo nell'ultimo anno (fonte: Elaborazione Federimmobiliare su dati CRIF)
?- 32 miliardi di Euro di Credito accordato al settore tra il 2008 ed il 2012 (fonte: AICI)
?- 87% la capitalizzazione in Borsa delle societa' immobiliari nel periodo 2007/2012, con una riduzione da 11 a 8 delle compagini societarie quotate la cui capitalizzazione totale scende quindi da 11 miliardi di Euro a 1,5 miliardi di Euro
?l'effetto ulteriormente depressivo esercitato sul settore dalle politiche fiscali intraprese nell'ultimo anno che hanno appesantito ulteriormente il carico sugli immobili, sulla base di un presupposto "tecnico", fortemente opinabile, e costituito dal fatto che la pressione fiscale sugli immobili fosse in Italia "molto piu' bassa" rispetto agli altri paesi di riferimento. Infatti, gli ultimi dati OCSE mostrano una situazione ben diversa, ovvero che la pressione fiscale settoriale italiana, gia' prima dell'introduzione dell'IMU, era superiore al livello medio.

Federico Filippo Oriana, CEO Aspesi, ha partecipato con un intervento su "La valorizzazione del patrimonio immobiliare privato tra operazioni di sviluppo, trading e gestione".