12 Dicembre 2023

ASPESI Progettazione- ASPESI Milano - Cena Sociale con la Commissione Paesaggio per la presentazione delle sue nuove “Linee guida per la rigenerazione urbana di Milano”

Di fronte ad una affollatissima platea formata sia da operatori immobiliari che da professionisti della progettazione, la Commissione del Paesaggio del Comune di Milano -nelle persone del suo Presidente Prof. Arch. Giuseppe Marinoni e del Commissario Arch. Giacomo De Amicis- ha presentato in ASPESI -per la prima volta pubblicamente- le sue nuove linee-guida sugli interventi di rigenerazione urbana approvati nella seduta della Commissione del 5 ottobre 2023.
 Dopo le introduzioni del Presidente di ASPESI Milano Alberto Moro e di Renato Ferrari, Coordinatore di ASPESI Progettazione, ha svolto la sua relazione il Presidente Marinoni che ha preso le mosse dalla questione degli “edifici alti” sui quali il Comune ha chiesto alla Commissione un parere di ordine generale circa la loro positività o meno in termini estetico-paesaggistici. L’opinione al riguardo del Prof. Marinoni e della Commissione da lui presieduta è che il punto non è se gli edifici debbano essere alti o meno, ma il rapporto tra il profilo dell’impatto negativo sul contorno di tale particolare altezza dell’edificio e quello positivo dell’urbanità restituita al contesto mediante l’apporto di elementi comunitari, di vivibilità locale, di innovazioni estetico-ambientali. “Possono esserci edifici alti brutti ed edifici bassi belli, così come l’esatto contrario -ha proseguito il Presidente Marinoni- ma la nostra Commissione valuterà i progetti di rigenerazione urbana non limitandosi né di per sè al parametro dell’altezza, né a quello della sola -sempre opinabile- bellezza dell’edificio, ma al criterio della “urbanità”, ossia di quanta valenza urbana assume per la città e la comunità locale il nuovo edificio.
L’unico modello di città sostenibile e vivibile è quello della città europea, alta, densa, mista e compatta – ha sottolineato il Prof. Marinoni- e questo obiettivo non lo si raggiunge con un PGT normativo che diventa poco più che un Regolamento Edilizio”. “Non è la norma giuridica che può aumentare bellezza e vivibilità -ha concluso il Presidente- prova ne sia il fallimento dell’indice di edificabilità come strumento per contenere la cementificazione: il centro di Milano consolidato ha un indice 4, l’Operà di Parigi ha un indice 6 e le banlieu francesi un indice 1. Occorre invece lavorare sul singolo progetto partendo dai vuoti per definire i pieni, ossia gli edifici che contorneranno gli spazi pubblici, e valorizzare il contesto dell’edificio perché non è produttivo “deportare” la Magnifica Fabbrica della Scala in un’area dove non c’è e non ci sarà niente”.
Il Membro della Commissione, Arch. De Amicis, ha sviluppato con esemplificazioni visive la relazione del Presidente Marinoni, evidenziando edifici alti milanesi e internazionali che costituiscono positività urbane ed estetiche indiscusse. “Gli edifici alti di Milano sono da sempre un esempio virtuoso -ha affermato l’Arch. De Amicis- non danno problemi di rottura e costituiscono un pezzo di città. L’edificio alto alla milanese non crea problemi, ma genera spazi pubblici, come è stato per la Torre di Unicredit con Piazza Gae Aulenti e la nuova sede della Regione con Piazza Città di Lombardia”. “Piuttosto -ha concluso il Commissario De Amicis- bisogna riflettere sul fatto che siamo a Milano alla vigilia di un disastro sia estetico che urbanistico con la prevista collocazione di 200 pali di distribuzione elettrica puntuale per le ricariche delle auto elettriche”. 
Al termine delle comunicazioni della Commissione -applauditissime dai partecipanti- e prima delle conclusioni del Presidente di ASPESI Unione Immobiliare, Federico Filippo Oriana, si sono succeduti gli interventi di diversi Soci ASPESI, sia imprenditori che professionisti: Antonio Belvedere, Aldo Bottini, Michele Bulgarelli, Gerardo Ghioni, Mirko Paletti, Marco Piva, Nicolas Rodriguez, oltre che di Gabriele Barucco già Sottosegretario della Regione Lombardia e relatore della legge 18/19 sulla rigenerazione urbana.
Gallery