22 Marzo 2024

Insediamento del Tavolo Urbanistico regionale lombardo ASPESI e consultazione presso l'Assessorato al Territorio e Sistemi Verdi di Regione Lombardia 

In occasione e in preparazione dell’evento di ASPESI Milano e ASPESI Progettazione con l’Assessore al Territorio della Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, si è svolta la riunione insediativa del Tavolo consultivo richiesto dall’Assessore ad ASPESI sui temi della normativa regionale in materia urbanistica. Il tavolo è stato composto in configurazione mista tra operatori immobiliari, urbanisti, giuristi e progettisti e con la presenza anche di rappresentanti di province lombarde diverse da Milano.
Il Presidente dell’Associazione, Federico Filippo Oriana, ha introdotto l’incontro ringraziando la Regione Lombardia per la considerazione dimostrata verso ASPESI chiedendole di organizzare un supporto tecnico all’interno della sua membership che, come è noto, comprende i diversi segmenti della filiera del settore immobiliare-costruzioni. Ha formulato la proposta -unanimemente condivisa dai partecipanti e poi dall’Assessore stesso nel suo intervento conclusivo- che questa funzione tecnico-consultiva del Tavolo regionale lombardo ASPESI si svolga lungo due modalità: a chiamata della Regione quando l’Assessorato al Territorio ritenga opportuno ricevere un parere su una specifica questione e in chiave propositiva da parte del Tavolo stesso secondo un programma di lavoro -light ma continuo- che il Tavolo si darà sin dal suo prossimo incontro.
E’ seguito un ampio dibattito tra i presenti con gli interventi (nell’ordine) di Gabriele Barucco (Bergamo-Brescia, promotore con la Regione del Tavolo, relatore della legge lombarda n.18/19 sulla rigenerazione urbana) “la Regione non ha mai fatto un tavolo così con nessuno e il motivo sta nel grande prestigio tecnico di cui ASPESI gode e nella visione più ampia e strategica che gli sviluppatori hanno rispetto ai costruttori”Stefano Bollani (AbitareIn) “chiedere due cose alla Regione: certezza delle norme, certezza dei tempi, perché sono queste le due criticità che stanno uccidendo le operazioni immobiliari”; Gerardo Ghioni (Presidente Metropolis, architetto): “dirigenti e funzionari regionali sono estremamente refrattari a recepire le innovazioni normative che vengono dalla politica”; Matteo Peverati (Studio BLV Belvedere&Partners) che consegna il documento “Proposte per un governo del territorio efficace” (allegato) predisposto ad hoc con una serie di proposte di revisione della normativa urbanistica regionale lombarda, sia di livello legislativo che amministrativo generale (come il PTR), volte ad efficientare il sistema a ricaduta sui comuni -tra cui Milano- che per Costituzione hanno la responsabilità operativa della gestione del territorio e degli interventi che su di essi si svolgono: “stiamo lavorando anche alla grave criticità contingente derivante dalle iniziative giudiziarie e dai susseguenti provvedimenti comunali che potrebbero essere o risolte o mitigate con una legge nazionale di interpretazione autentica”; Giacomo De Amicis (architetto, membro della Commissione del Paesaggio del Comune di Milano): “sono in vigore tante leggi regionali lombarde, dai sottotetti ai seminterrati, dalla 12/05 alla rigenerazione urbana ma nessuno si è mai chiesto quale sia l’effetto complessivo di queste diverse norme (che spesso si annullano reciprocamente), quale città complessivamente esse generino”; Francesco Guerrera (Euromilano): “questa moltiplicazione di leggi non coordinate tra loro porta anche ad una deleteria moltiplicazione dei tempi”; Nicolas Rodriguez (Nexity) “in Italia è critica la questione bonifiche -non si vede perché si debba bonificare fino al centro della terra e perché occorrano 4 anni invece di 4 mesi come in Francia-, non sono fattibili le operazioni immobiliari fuori Milano per prezzi troppo bassi rispetto ai costi e la recentissima delibera della Giunta Sala riporta indietro di 10 anni la questione demolizione/ricostruzione: il rischio di abbandono di questa attività da parte degli investitori ora è concreto.”;
Armando Casella (DVA Brescia): “la Regione Lombardia deve mettere in calendario la revisione della legge urbanistica regionale, la n.12 del 2005”; Marco Piva (architetto, urbanista): “è essenziale creare un ordine oggi assente, un cluster di obiettivi strategici condivisi; oggi i grandi investimenti immobiliari stanno lasciando Milano ed è difficile che andandosene si fermino in Lombardia (se va bene andranno a Roma, se va male fuori Italia); ad es. nell’immobiliare-turistico a quali bacini stiamo guardando? dove? come? cultura sì o no? i collegamenti funzionano? qualcuno se ne sta occupando?”; Giuseppe Marinoni (urbanista, Presidente della Commissione del Paesaggio del Comune di Milano)”occorre uscire dalla filiera normativa deduttiva basata sulle norme e sui “piani a cascata”, smettiamo di discutere di PGT (che hanno superato le rigidità delle destinazioni d’uso dei PRG ma ne hanno creato delle nuove) e iniziamo a parlare di città, della città che si vuole; adottiamo delle strategie condivise e poi all’interno di queste le norme si formeranno da sole; se hai la strategia la SCIA basta, non servono i PGT che poi sono tutti uguali…); Paolo Signoretti (Heliopolis): “guardare alle varie provincie che circondano quella di Milano; la Regione deve indicare un referente unico per l’attuazione delle sue leggi; la Regione Lombardia è in grado di censire e comunicare tutte le aree in Lombardia idonee per la rigenerazione urbana?”.
Le conclusioni del dibattito sono state tratte dall’Assessore Gianluca Comazzi e dai dirigenti regionali con i quali si è presentato al Tavolo ASPESI: il Vice Segretario Generale della Regione Dr. Pier Attilio Superti e il Dirigente dell’Urbanistica Arch. Stefano Buratti. L’Assessore ha ufficializzato il Tavolo ringraziando l’ASPESI con il suo Presidente e tutti i presenti per l’impegno e la disponibilità: “la Regione necessita realmente del contributo delle migliori organizzazioni della società civile per produrre normativa efficace e moderna”. L’Assessore ha, poi, ricordato che oltre a disporre della legge regionale urbanistica più moderna tra tutte le regioni italiane pur avendo ormai 19 anni, la Lombardia è stata la prima a bloccare per legge il consumo di suolo sin dal 2014: “però per non bloccare in questo modo anche lo sviluppo economico occorre allora che si attivi la rigenerazione urbana e venga, quindi, attuata la legge regionale n.18 del 2019 in tutta la Lombardia, anche a Milano”. L’Assessore ha poi illustrato l’iniziativa da lui attivata per i borghi storici lombardi, i problemi che si incontrano con le Sovrintendenze -non sempre a proposito-, ha ricordato che la legge non obbliga all’aumento degli oneri come ha fatto recentemente il Comune di Milano e tantomeno in misura esplosiva per il settore. Ha passato, quindi, la parola al Dr. Superti che ha relazionato brevemente sulle iniziative legislative in corso per superare il blocco esistente a Milano in conseguenza ai dubbi interpretativi che hanno condotto ai recenti provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. 
Il Presidente Oriana ha concluso la riunione ringraziando gli esponenti regionali -Assessore Comazzi in primis- per la loro presenza e attiva partecipazione, nonché per la preferenza accordata ad ASPESI, e tutti i presenti per l’importante lavoro svolto: “il lavoro del Tavolo non poteva iniziare meglio; ora la strada è aperta e dovrà proseguire con tutto l’impegno necessario”. Ha invitato, quindi, l’Assessore e tutti i presenti a trasferirsi nella sala ristorante dove l’Assessore illustrerà più compiutamente a tutta ASPESI Milano il suo programma per il futuro territoriale della Lombardia
Consultazione
L’Assessore al Territorio della Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, ha convocato venerdì 22 marzo nei suoi uffici i Presidenti delle due principali associazioni milanesi del settore immobiliare-costruzioni (Assimpredil ANCE e ASPESI Unione Immobiliare) e degli Ordini professionali competenti per l’edilizia (architetti, ingegneri e geometri), nonché l’ANCI (associazione dei comuni italiani) Lombardia e l’Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano, per illustrare le iniziative in corso per mitigare l’emergenza determinata nel settore dai noti provvedimenti giudiziari del Tribunale di Milano. E’ passato personalmente a portare il suo saluto -in segno di solidarietà al settore- lo stesso Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Al summit hanno partecipato anche il Vice-Segretario Generale della Regione Lombardia Pier Attilio Superti, il Direttore Generale del Settore Territorio, Roberto Laffi, e il Dirigente dell’Urbanistica Stefano Buratti, nonché esponenti dell’Avvocatura regionale e gli specialisti di diritto urbanistico dell’ASPESI Matteo Peverati e Simone Pisani.
Dopo l’introduzione dell’Assessore Comazzi sull’attività svolta sul tema dalla Regione Lombardia, sia a livello politico che di  lavoro degli uffici, i Presidenti di ASPESI, Federico Filippo Oriana, e di Assimpredil ANCE, Regina De Albertis, hanno esposto i gravi problemi in atto e i gravissimi rischi prevedibili a breve, rispettivamente, per le società e le operazioni immobiliari e per le imprese di costruzione: i due presidenti del settore immobiliare-costruzioni a Milano valutano concordemente che il fermo delle attività già in atto sia niente rispetto a quello che può succedere in caso di protrarsi dell’incertezza anche solo di qualche settimana e ritengono che -pur essendovi a Milano anche problemi di prospettiva del settore- ora occorra una soluzione immediata, anche non completa.
E’, quindi, intervenuto l’Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, che ha spiegato le ragioni per le quali il Sindaco e la Giunta -pur convinti fermamente della correttezza dell’operato del Comune di Milano nei molti anni nei quali i criteri sia metodologici che sostanziali delle nuove realizzazioni immobiliari sono stati a Milano quelli oggi contestati da una parte dell’Autorità Giudiziaria- hanno dovuto esprimere una delibera di Giunta che adegua temporaneamente e prudenzialmente i criteri deliberativi alle indicazioni del GIP presso il Tribunale di Milano. L’Assessore ha espresso grande solidarietà a tutti i dirigenti e funzionari comunali che devono operare in queste condizioni di sospetto e di estrema difficoltà e ha formulato l’auspicio che la questione trovi una rapida definizione finale nelle competenti sedi legislative.
Il rappresentante di ANCI Lombardia, Maurizio Cabras, associazione dei comuni lombardi incaricata dal Comune di Milano di proporre un intervento legislativo nazionale di interpretazione autentica della normativa, ha illustrato il lavoro svolto e lo stato della questione anche nell’interlocuzione nazionale.
L’Assessore Tancredi e il Presidente Oriana hanno concordato particolarmente su un punto: quando questa dolorosa vicenda sarà dietro alle spalle occorre assolutamente che il problema lasci luogo all’opportunità, nel senso di poter finalmente costruire a Milano un’urbanistica moderna che guarda alla città futura, proiettata verso l’alto per rispondere all’emergenza abitativa senza consumare nuovo suolo, con edifici ecologici e performanti energeticamente, capace di coniugare bellezza (in termini non solo estetici ma di urbanità) e socialità.
L’incontro si è concluso con l’impegno dell’Assessore Comazzi di convocare nuovamente entro due settimane questo tavolo di confronto tra i più importanti enti, associazioni e ordini professionali milanesi interessati al tema.