17 Aprile 2023

Emergenza abitativa, il manifesto in 5 punti degli assessori alla Casa

Un appello al Governo per una politica nazionale sulla casa in grado di rispondere in maniera efficace e veloce alle esigenze dei cittadini. E’ quanto hanno lanciato gli assessori alla Casa di Roma (Andrea Tobia), Milano (Pierfrancesco Maran), Napoli (Laura Lieto), Torino (Jacopo Rosatelli), Bologna (Emily Marion Clancy), Firenze (Benedetta Albanese), Verona (Luisa Ceni), Padova (Francesca Benciolini), Parma (Ettore Brianti), Lodi (Maria Rosa Devecchi), e Bergamo (Marzia Marchesi). Sostenuti dall’Anci, i politici hanno tradotto le loro richieste in un manifesto di cinque proposte emerso al termine del workshop “Un’alleanza municipalista per una politica nazionale sulla casa”, organizzato a Bologna nell’ambito dell’evento “Abitare, salute e conoscenza per la Grande Bologna”. Ecco i punti qualificanti del manifesto, ideato dagli amministratori locali.
 

Il manifesto

I cinque punti del manifesto sono i seguenti:
  • una legge quadro sull’edilizia pubblica e sociale;
  • la restituzione gratuita ai Comuni degli immobili statali inutilizzati per utilizzo abitativo;
  • il rifinanziamento dei fondi Locazione e Morosi Incolpevoli;
  • una normativa di regolamentazione per governare gli impatti degli affitti brevi turistici;
  • una misura nazionale che riconosca strutturalmente l’emergenza abitativa come fragilità cui dedicare interventi e risorse.
Misure necessarie per contrastare l’eccessiva “regionalizzazione” delle politiche per la casa – in particolare dell’edilizia residenziale pubblica – che si sono succedute negli ultimi vent’anni, come spiegano gli assessori coinvolti. Tutto ciò ha portato a un “sostanziale disimpegno dello Stato verso politiche urbane integrate”. Il risultato: “Il diritto alla casa è diventato diverso o minore a seconda della regione di residenza”.
 

Soluzioni in tempi rapidi

Tanti i fenomeni emergenti che coinvolgono numerose città italiane e che necessitano di una regolamentazione condivisa, chiara ed in tempi rapidi. Il manifesto nasce proprio da queste necessità impellenti e che devono trovare risposta nel più breve tempo possibile. “Dagli affitti brevi per uso turistico, che stanno progressivamente impattando sull’intero sistema abitativo, alla comunità degli studenti universitari fuori sede che spesso vedono negato il loro diritto all’istruzione superiore perché i costi dell’abitare sono insostenibili”, spiegano gli assessori. Senza dimenticare “la paradossale e troppo lunga vicenda degli immobili dismessi di proprietà di enti statali o parastatali, autentici buchi neri nelle città”. E ancora: “Le esigenze dei cittadini migranti, o fruenti di protezione internazionale, che vengono scaricate sui Comuni”.
 

Le Housing associations

Ecco l’analisi dei 5 punti che diventano una proposta per il Governo:
  • Una legge quadro sull’Edilizia Residenziale Pubblica, che restituisca uniformità territoriale nei diritti di accesso e permanenza all’edilizia pubblica. Una legge abbinata al rifinanziamento del programma di interventi per il recupero e la razionalizzazione degli immobili e degli alloggi Erp. Recuperando anche le residue 112 proposte del Programma innovativo per la qualità dell’abitare (PINQUA). La normativa dovrà prevedere il trasferimento delle risorse direttamente ai Comuni o alle Città Metropolitane. Anche introducendo un sistema stabile di credito d’imposta (con possibilità di cessione) per la manutenzione delle case popolari con una prospettiva decennale. Importante la nascita di un soggetto come le Housing associations, in grado di inserirsi nello spazio vuoto tra Stato e Mercato per produrre, acquisire e gestire edilizia sociale per le differenti domande emergenti.

 

Emergenza abitativa e supporto agli affitti

Per quanto concerne gli altri punti:
  • l’assegnazione gratuita ai Comuni degli immobili (aree ed edifici) di enti statali o parastatali inutilizzati. Da destinare alla realizzazione di politiche per l’abitare, di contrasto all’emergenza abitativa e alla realizzazione di interventi per l’edilizia studentesca. Con la previsione di un Fondo per l’adeguamento e la messa in sicurezza degli immobili così assegnati.
  • Il rifinanziamento del Fondo Nazionale Locazione e del Fondo Nazionale Morosi Incolpevoli, quali strumenti continuativi di supporto agli affitti.
  • Una legge nazionale di regolamentazione delle piattaforme turistiche, per governare gli impatti negativi generati sul sistema abitativo dal mercato degli affitti brevi turistici.
Una misura nazionale che riconosca strutturalmente l’emergenza abitativa e l’homelessness come fragilità cui dedicare interventi e risorse