10 Giugno 2025

'Senza casa non si può stare. Insieme per una legge Salva Famiglie'.  Presidio bipartisan in piazza della Scala

Una mobilitazione condivisa e partecipata che ha visto famiglie, parti sociali e partiti politici unire la propria voce nel nome del diritto alla casa. Si è tenuta il 7 giugno in Piazza della Scala la conferenza pubblica del Comitato Famiglie Sospese - Vite in Attesa. Un appuntamento che ha fatto seguito alle iniziative organizzate nel corso della settimana, che hanno visto i membri del Comitato impegnati in uno sciopero della fame itinerante per i cantieri simbolo delle inchieste della Procura sull'urbanistica milanese: Scalo House, Via Savona e le residenze LAC di Via Cancano.
Obiettivo dell'iniziativa era quello di sollecitare una risposta dalle forze politiche per porre fine alla situazione di attesa e di incertezza che oltre quattromila famiglie stanno vivendo da un anno. Risposta, questa, che è arrivata con la partecipazione alla conferenza di parlamentari ed esponenti di diversi partiti politici, appartenenti sia alla maggioranza di governo sia all’opposizione, che hanno espresso la loro solidarietà alle famiglie e hanno annunciato e ribadito il loro impegno per la risoluzione del problema.
Erano infatti presenti l’On. Giulia Pastorella di Azione, l’On. Marco Cattaneo di Forza Italia, il Sen. Ivan Scalfarotto di Italia Viva, l’On. Igor Iezzi della Lega, la Sen. Mariastella Gelmini e l’On. Alessandro Colucci di Noi Moderati, i Sen. Alessandro Alfieri e Simona Malpezzi del Partito Democratico, e Paolo Costanzo di +Europa. Presente, come sempre, a sostegno del Comitato il Presidente Nazionale ASPESI Unione Immobiliare Federico Filippo Oriana.
In piazza i cittadini interessati dal blocco dell'edilizia hanno portato uno striscione con la scritta, 'Senza casa non si può stare. Insieme per una legge Salva Famiglie'.   
"Ringraziamo tutti i rappresentanti politici presenti oggi per aver sostenuto pubblicamente le nostre istanze. Il supporto trasversale che oggi abbiamo ricevuto è la dimostrazione più evidente di come la nostra sia una battaglia che non ha colori né bandiere politiche di nessuna sorta. Ora è necessario passare ai fatti, con l'adozione di una normativa nazionale che trascenda ogni rivendicazione partitica: questo è il momento dell'unità, e per questo motivo il nostro appello resta aperto affinché anche altri rappresentanti politici diano il proprio sostegno alla causa", ha dichiarato Filippo Borsellino, portavoce del Comitato Famiglie Sospese.
"Il comitato Famiglie Sospese è l'evidenza plastica, fisica del fallimento della politica che non ha saputo in oltre un anno trovare una soluzione al blocco dei cantieri. Il loro sciopero della fame è per noi legislatori un potentissimo stimolo ad agire al più presto. Come Azione ci siamo sempre spesi per una soluzione rapida, prima nel cosiddetto 'Decreto Salva casa' e poi sostenendo il cosiddetto 'Decreto Salva Milano'. È urgente riprendere quanto prima un iter normativo serio e rapido, naturalmente fermo restando il rispetto delle indagini della procura”, ha commentato Giulia Pastorella, Deputata di Azione.
L’azzurro Cattaneo ha sottolineato che "dopo che il Salva Milano è rimasto bloccato al Senato, siamo pronti a rimetterci al tavolo per proseguire il lavoro dove è stato interrotto. Bloccare la situazione è dannoso e a farne le spese sono i più fragili e le famiglie: per questo motivo il nome più adeguato per questo disegno di legge è “Salva Famiglie”".
Gelmini ha affermato che "nonostante le forze politiche siano divise su tanti temi, ritengo che trovare una soluzione condivisa su questo punto sia un obiettivo trasversale che deve coinvolgere i rappresentanti politici a tutti i livelli, in primis le forze di maggioranza che sostengono l’amministrazione comunale".
"Noi come forza politica abbiamo votato il Salva Milano alla Camera e lo voteremo anche al Senato - ha spiegato il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto -. Non ci diamo degli alibi, i numeri in Senato se ci vogliono essere ci sono, sono ampi e ci consentono di votare la misura di legge che già è passata alla Camera. Poche chiacchiere, noi senatori prendiamo in mano il nostro destino e andiamo in aula la settimana prossima e tiriamo fuori questo pezzo di carta". Secondo Scalfarotto si può fare "anche senza Pd e poi il partito si assumerà la responsabilità di non avere votato la legge".
Il capogruppo in Comune Alessandro Verri ha aggiunto: "Tutte le forze politiche sono qui presenti e mi auguro che in Parlamento si cerchi di trovare una soluzione insieme - ha detto -. Spero che dal Consiglio comunale ci possa essere un documento, votato tutti insieme, per dare un indirizzo e chiedere al governo e alle forze in Parlamento di muoversi. Per potare avanti la richiesta al governo di una legge che risolva la situazione drammatica che le famiglie stanno vivendo". Il Pd al Senato si è sfilato dal Salva Milano, dopo l'approvazione alla Camera. "Oggi le condizioni politiche sono cambiate per gli sviluppi dell'inchiesta - ha spiegato il consigliere comunale Dem Federico Bottelli in rappresentanza del partito -. Per noi è importante essere qui. Da mesi il Comune lavora per dare una risposta alle famiglie, con l'obiettivo di trovare una mediazione con la Procura e gli operatori".