06 Novembre 2024


ASPESI al convegno GBC “Costruire il futuro: Sostenibilità, Finanza verde e AI al servizio dell’edilizia

ASPESI al convegno GBC “Costruire il futuro: Sostenibilità, Finanza verde e AI al servizio dell’edilizia”
 
 
Lo scorso 24 ottobre si è tenuto a Roma, presso il Palazzo di Ripetta, il convegno promosso da Green Building Council Italia intitolato “Costruire il futuro: Sostenibilità, Finanza verde e AI al servizio dell’edilizia” al quale è intervenuto il Presidente Nazionale ASPESI-Unione Immobiliare e Vicepresidente Green Building Council Italia, Avv. Federico Filippo Oriana.
Il dibattito è stato sin da subito improntato sulla necessità ed importanza di declinare la parola “sostenibilità”, ovvero di concretizzarla, ad esempio, nell’edilizia, attraverso l’utilizzo di materiali riciclati per contribuire, nei fatti, al cambiamento che dobbiamo perseguire.
Al riguardo, l’Assessora all’Agricoltura e all’Ambiente del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi ha sottolineato come il Comune di Roma si stia impegnando fattivamente a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 e se è la maggiore stazione appaltante a richiedere criteri ambientali minimi e specifici materiali il contributo agli obiettivi di sostenibilità diventa reale ed effettivo.
Il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonio Aurigemma si è rivolto alla platea interpretando le prioritarie richieste degli operatori, rassicurandoli, così, di voler realizzare, come Regione, gli obiettivi di semplificazione urbanistica, chiarezza normativa e certezza dei tempi per la realizzazione delle opere.   
E’ poi, pressoché, unanimemente emersa la necessità di avviare un nuovo “umanesimo”, ovvero la necessità di fronteggiare le nuove sfide (digitale ed ecologica), mettendo primariamente al centro “l’uomo”, nonché la sostenibilità in senso sociale ed economico che devono essere valori condivisi da imprese, istituzioni e cittadini.
Diversamente, si rischia di essere travolti dalla rivoluzione digitale e dalla transizione ecologica come sta avvenendo con la Direttiva “Green” che, così come declinata, mette in ginocchio i cittadini e le imprese del nostro Paese (Simona Renata Baldassarre, Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità della Regione Lazio).
L’uomo deve, quindi, essere al centro dell’obiettivo di sostenibilità e, per questo, la rigenerazione urbana deve essere fatta e deve funzionare nella sua declinazione pratica senza tralasciare il tema dei “costi” poiché, per quanto, ad esempio, il Superbonus abbia creato i problemi ormai noti, non si può pensare di rinunciare ai necessari sgravi fiscali nel settore, specie in vista dei prossimi obiettivi green (Giorgio Lupoi, Presidente OICE).
Per il Presidente Green Building Council Italia e Consigliere Nazionale  ASPESI, Fabrizio Capaccioli, bisogna pensare ad un nuovo “umanesimo della sostenibilità” che deve abbracciare le periferie e le  persone meno abbienti; la stessa rigenerazione urbana è un’opportunità di inclusione, non  si  può più guardare  solo alla dimensione del “singolo” edificio, ma occorre ragionare nella prospettiva degli obiettivi di  inclusione sociale e di una migliore qualità della vita che può essere raggiunta con l’edilizia sostenibile.
L’obiettivo di Green Building Council Italia è, dunque, costruire città non (o comunque non solo) futuristiche ma più umane, inclusive e vicine ai bisogni delle persone.
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli, ha messo in luce la grande responsabilità sociale degli imprenditori immobiliari e dei costruttori poiché contribuiscono a cambiare il volto delle città.
Occorre, quindi, valorizzare gli obiettivi comuni (della politica, delle amministrazioni, delle aziende) per individuare un percorso coerente per tutti, in modo che scelte prettamente ideologiche non lascino indietro famiglie e piccole imprese che non riescono a stare al passo delle nuove sfide.
Il Prof. Cosimo Accoto (Filosofo digitale, research affiliate al MIT di Boston) ha illustrato l’impatto che l’intelligenza artificiale sta avendo e avrà nelle nostre vite ed in tutti i settori lavorativi, ivi compreso, ovviamente, quello edile.
Dal “linguaggio” nuovo che sta trasformando la nostra civiltà (e che non è più quello dell’oralità e della scrittura, bensì quello della programmazione) alla forza che trasformerà sempre più il mondo, ovvero la forza dell’”anticipazione”: la predizione è infatti il business del futuro qualunque sia l’area di business.
Verranno, quindi, anticipati i bisogni del cittadino e si ridurrà l’incertezza del futuro, per cui, più concretamente, anche i rischi di un cantiere potranno essere ridotti se non azzerati.
Si sono poi succedute tre tavole rotonde, la prima con un ulteriore approfondimento sulla  “sostenibilità”, tema affrontato, in questo dibattito, in chiave di sinergia tra pubblico e privato, dove la responsabilità finale dell’intervento resta in capo alla stazione appaltante che per questo   deve poter contare sul contributo qualificato e fiduciario del privato (Gen. Giuseppe Vadalà, Commissario Unico di Governo per la bonifica delle discariche e dei siti contaminati).
I relatori hanno, quindi, sollevato  i vari problemi dei rispettivi settori, quali quello della  sicurezza dei lavoratori - per il quale l’intelligenza artificiale può rappresentare un’utile risorsa - (Silvia Ricci, Vicepresidente  ANCE)  , quello della “formazione” e quello della necessità di una “compliance”, specie con  riferimento al tema del recupero di tutti i materiali di utilizzo (Gabriella Chiellino, Coordinatrice Gdl OICE ESG).
Nell’ambito del secondo dibattito (“Finanza verde”)  è emersa la difficoltà di coniugare il concetto di “finanza” con quello di “etica” (On. Andrea Barabotti; Oscar Di Montigny, Presidente di Grateful Foundation): non sempre, infatti,  finanza e capitali si sposano con responsabilità ed etica per cui sarebbe, forse, auspicabile uscire dai paradigmi linguistici.
Gli obiettivi “green” di risanamento del territorio e di messa in sicurezza devono essere fortemente perseguiti vista la fragilità del nostro territorio, fermo restando che la rigenerazione urbana, fino ad oggi, non è mai stata considerata nell’ottica di un  progetto infrastrutturale (Silvia Papparella,Consigliere Delegato Ferrara Expo; Massimiliano Pulice, Cassa Depositi e Prestiti).
Nell’ambito della terza tavola rotonda (“Intelligenza artificiale“) è stato osservato come  transizione ecologica, digitale ed energetica debbano necessariamente viaggiare all’unisono (Avv. Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde; Angelo Deiana, Presidente Confassociazioni)  e, per questo, occorre essere pronti ad affrontare tutti gli interventi di rigenerazione urbana e sul territorio con un cambio di visione e con una prospettiva  di pianificazione e di programmazione (Errico Stravato, A.D. Sogesid) e con la dovuta “alfabetizzazione” per la gestione delle nuove tecnologie (Gabriella Fraire, Presidente Anra).
Il convegno si è concluso con la premiazione alle aziende sostenitrici da parte del Presidente Nazionale ASPESI-Unione Immobiliare e Vicepresidente esecutivo di GBC Italia, Avv. Oriana e del Presidente Green Building Council Italia, Fabrizio Capaccioli.