09 Dicembre 2021

Attuazione del nuovo 40bis - La posizione di ASPESI

ASPESI Milano sta seguendo attivamente e in prima linea la questione dell’attuazione del nuovo 40-bis, ossia l’articolo introdotto nella L.R. 12/2005 dalla Legge Regionale n.11 del giugno 2021 che ha sostituito il precedente 40-bis della L.R.n.18 del 2019 abrogato dalla Corte Costituzionale. Il nuovo articolo sulla rigenerazione urbana prevede che entro il 31.12.2021 ogni Consiglio Comunale lombardo -tra cui quello di Milano - che abbia aree degradate o dismesse da recuperare approvi una delibera proposta dalla Giunta comunale che fissi le specifiche aree ed edifici destinati al recupero, le parti di città escluse dagli incentivi, le norme tecniche di dettaglio ecc.

Il caso più delicato all’interno del processo di formazione della delibera relativa a Milano è quella relativa al cd. Pirellino, ossia l’operazione di trasformazione dei vecchi edifici adibiti ad uffici comunali in Via Melchiorre Gioia e Via Pirelli. Il vecchio edificio fu acquistato all’asta da Coima che ha poi presentato alla città un progetto complesso che, insieme a significative soluzioni progettuali per gli edifici, prevede un ponte di collegamento orizzontale, progettato dall’arch. Boeri, ad elevato livello qualitativo, ambientale ed estetico e aperto alla città per divenirne un’infrastruttura pubblica. La posizione di Coima sull’inclusione del Pirellino nel novero dei progetti ammessi è di devolvere tutto l’incentivo regionale a questa specifica opera di interesse pubblico, mentre senza l’incentivo il conto economico dell’operazione non potrebbe reggere la realizzazione non-profit del ponte verde orizzontale. La posizione del Sindaco Sala sulla questione è di ritenere il progetto tutto molto bello e utile in ogni senso alla città e di volere solo verificare la correttezza giuridica della sua inclusione nell’elenco delle aree da rigenerare (di qui il rinvio dell’approvazione in Giunta della delibera comunale prevista dal nuovo 40bis).

La posizione dell’ASPESI sull’argomento è che 1) non sono giuridicamente ammissibili delibere “contra personam” come sarebbe una immotivata esclusione di un sedime con tutti i requisiti di legge per essere rigenerato, 2) non sono ammissibili esclusioni generalizzate di parti ampie della città (come sarebbe ad esempio escludere tutto il centro di Milano) perché sarebbe carente il requisito di legge della motivazione specifica di ogni esclusione, 3) anche da un punto di vista socio-economico-ambientale non si vede un motivo per non favorire la realizzazione di un progetto che diverrebbe iconico anche a livello internazionale come il Bosco Verticale e che completerebbe -a cura dello stesso sviluppatore che ne aveva avuto la visione strategica- una realizzazione complessa come l’operazione Isola-Garibaldi-Porta Nuova-Varesine che ha trasformato Milano - attirandovi altri ingenti investimenti internazionali e occupazione di molti giovani manager- e nella quale ben pochi all’inizio credevano.