22 Dicembre 2021

Consiglio comunale di Milano. Immobili dismessi, via libera dell'Aula: bonus al 10%, due anni per presentare i piani di recupero

Il Consiglio comunale ha approvato il 20 dicembre scorso la delibera di individuazione degli immobili dismessi con criticità ex art. 40 bis LR n. 12/2005, che ricadono nel territorio comunale milanese.

Da una prima verifica della nostra Commissione Rigenerazione coordinata dall’avv. Antonio Belvedere, emerge che sono stati sostanzialmente recepiti i contenuti della proposta di delibera in precedenza approvata dalla Giunta, confermando, tra gli altri, il bonus del 10%, quale tetto massimo di incremento dei diritti edificatori, ai sensi dell’art. 40 bis comma 5 della LR, così come il termine, entro il quale presentare le comunicazioni e le istanze finalizzate al recupero degli immobili (pena la perdita degli incentivi edificatori), in 24 mesi dall’efficacia della deliberazione consiliare.



Tra le novità che dovrebbero essere state introdotte dal Consiglio, in sede di approvazione della delibera ex art. 40 bis, si evidenzia la previsione del pagamento di un contributo straordinario (componente ulteriore rispetto agli oneri di urbanizzazione ed al contributo commisurato al costo di costruzione) per quegli edifici dismessi e con criticità che siano oggetto di recupero e che sviluppino una SL superiore a 2.000 mq.


 


Sull’approvazione della delibera del Consiglio Comunale il Presidente Federico Filippo Oriana  ha dichiarato: “In un quadro reso difficilissimo dalle forti resistenze alla delibera di una parte estrema del Consiglio Comunale -resistenze che hanno costretto la Giunta Sala per fare approvare il provvedimento a renderlo ancora più penalizzante per le operazioni immobiliari di recupero-, l’ASPESI ha raggiunto con la sua azione fondata su fatti e numeri un piccolo risultato positivo: l’esclusione dai benefici regionali dei tessuti urbani compatti a cortina (in pratica le linee continue di palazzi) non opererà se il bonus volumetrico non porterà ad alzare il colmo del nuovo edificio originato dal recupero oltre l’allineamento al colmo degli edifici attigui”.  “Temo, però -ha concluso Oriana- che la questione non sia finita qui, perché una normativa a Milano fortemente restrittiva rispetto alla legge regionale, con esclusioni indiscriminate di intere parti di città dai benefici, sarà foriera di ricorsi al TAR, come avevamo preconizzato inascoltati al Sindaco e all’Assessore Tancredi”.