
Dichiarata incostituzionale l'esenzione Imu su una sola casa ai coniugi che vivono in Comuni diversi. Sentenza storica della Corte Costituzionale grazie all'azione della nostra Confederazione (Confedilizia) che aveva sollevato la questione di leggittimità sull'uso dell'agevolazione fiscale
I benefici prima casa Imu spettano a entrambi i coniugi che vivono in due Comuni diversi. La Corte Costituzionale ribalta il vincolo imposto nell’ottobre 2021 con cui si chiedeva ai coniugi di stabilire quale casa escludere dall’Imu. Secondo i giudici della Consulta si tratta di un vincolo incostituzionale che favorisce le coppie di fatto e penalizza la famiglia. Secondo i giudici della Consulta, il vincolo per l’esenzione in rapporto al nucleo familiare discrimina le unioni civili ed è illegittimo.
In particolare viene considerato illegittimo l’articolo 13, comma 2, quarto periodo, del decreto-legge n. 201/2011:
«Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile».
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Di seguito i comunicati stampa di Confedilizia:
CONFEDILIZIA: BENE CONSULTA SU IMU PRIMA CASA
Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa
L'auspicio, adesso, è che le amministrazioni locali prendano immediatamente atto della pronuncia della Consulta, adeguando alla stessa le loro azioni, anche con riferimento alle procedure in corso”.
La sentenza della Corte costituzionale sulla questione dell’Imu prima casa relativa ai nuclei familiari – ottenuta anche grazie all’intervento in giudizio della Confedilizia – apre la strada alla possibilità, per i proprietari interessati, di richiedere il rimborso delle imposte versate negli ultimi cinque anni e ora dichiarate non dovute.