12 Marzo 2025

Draghi: "Abbiate fiducia nell'Europa”

Per la stampa francese, da quando sei mesi fa ha presentato il suo rapporto a Ursula von der Leyen, l'ex presidente della Banca centrale europea ed ex premier italiano è tornato al soprannome che gli era stato dato dopo la crisi del 2009: Super Mario. Invitato ad aprire il MIPIM, sul palco del Palais des Festivals di Cannes, davanti a una platea di oltre 2000 persone, Mario Draghi ha risposto con estrema sincerità alle domande dell’intervistatore sia sui temi dell’economia e della politica internazionale che su quelli più specifici relativi all’immobiliare, un settore sempre fragile quando l'economia vacilla.

"L’Europa deve fare affidamento solo su se stessa"

Nel corso dell’intervista con il caporedattore del quotidiano economico Les Echos, Christophe Jakubyszyn, Mario Draghi è tornato con cautela sull'inizio del mandato del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Pur rifiutandosi di fare previsioni, l'ex Primo Ministro italiano ha tuttavia riconosciuto un cambiamento epocale nelle relazioni transatlantiche. "Siamo stati in un mondo multilaterale per 80 anni. Oggi è finita. Ci saranno nuovi standard (su come funzionano le relazioni internazionali), ma non sappiamo ancora quali saranno. (...) In definitiva, l'Europa deve fare affidamento solo su se stessa".

Quanto ai dazi imposti dall'amministrazione Trump, "non saranno temporanei, poiché il governo fa affidamento su di essi come entrate fiscali", anche se copriranno "una frazione molto piccola delle necessità di bilancio degli Stati Uniti". Prevedere come evolveranno i rapporti tra Europa e Stati Uniti è " impossibile", soprattutto perché non si ha una "sfera di cristallo", ha detto Draghi. Ma siamo sicuri, ha anche detto: "Trump fa sempre quello che dice".

Sul collegamento tra l’andamento del settore immobiliare e l’abbassamento dei tassi di interesse durante il suo mandato ha risposto: “Non crede che i tagli ai tassi di interesse ai miei tempi avessero qualcosa a che fare col mercato immobiliare, vero? A differenza di oggi, all’epoca la disoccupazione era elevata”.

Si è poi soffermato sulla disparità di condizioni nell’ambito del finanziamento immobiliare, dove le banche europee che devono rispettare i rigidi standard di Basilea si contrappongono agli emergenti finanzieri (anglosassoni).