07 Novembre 2022

FUTU.RE - Almeno  73 mila gli edifici da recuperare nei capoluoghi

Sono oltre tre milioni gli italiani che vivono in quartieri che necessitano di “rigenerazione urbana” e sono almeno 73mila gli edifici su cui intervenire rapidamente, per non aggravare il degrado in atto.

“Il nuovo governo dovrebbe riprendere il tema della ‘rigenerazione urbana’ che non è solo edilizia, ma qualità della vita e servizi per milioni di persone“ ha affermato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, aprendo i lavori di FUTU.RE, il convegno dedicato alla filiera dei Servizi immobiliari in Europa e in Italia.

Solo nelle aree metropolitane, secondo i dati di Scenari Immobiliari, ci sono circa 25mila edifici residenziali da recuperare e nove milioni di mq di uffici dismessi. “Il coinvolgimento dei privati – ha aggiunto Breglia – che non era previsto nelle proposte passate, mai approvate, potrebbe portare investimenti importanti e dare risposte in tempi certi”.

Breglia ha, inoltre, fatto una rapida panoramica del momento immobiliare. Mentre il 2022 si chiude con il più elevato volume di investimenti immobiliari in Europa a quasi 400 miliardi di euro (e circa dodici in Italia), le aspettative per il 2023 sono di un raffreddamento dei mercati. Mentre la domanda per case, uffici e logistica continua a essere sostenuta, gli operatori sono preoccupati dal rapido aumento dei costi di costruzione e la volatilità dei prezzi delle materie prime, e dall’inflazione che rende più difficile finanziarsi a medio termine.

Anche le previsioni per l’Italia sono più negative con una riduzione dei volumi transati in tutti i comparti, almeno nella prima parte del 2023.