31 Gennaio 2024
La 22° edizione di RE Italy, sul tema “Hospitality 2024: nuova linfa per gli investimenti”
"La ripresa dell’industria alberghiera italiana durante il 2022 e il 2023 è stata sostenuta. Il gap tra le performance di occupancy e il numero di arrivi del 2023 rispetto al 2019 si è progressivamente ridotto e i livelli di ADR hanno ampiamente superato i risultati pre-pandemia, facendo registrare RevPAR superiori a quelli del 2019 in tutti i mercati", ha detto Luca Dondi, Ceo di Nomisma. Di seguito, i passaggi principali degli interventi dei relatori:
Occorre interrogarsi su come fare gli interventi di rigenerazione urbana per rispondere alle esigenze di chi non riesce a trovare una casa nemmeno in affitto. Bisogna partire dalla riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica. Per questo, quando la politica è chiamata ad aiutare il settore edile, prima deve ricevere due garanzie: che ci sia un intervento di rigenerazione e che ci sia una quota di case a prezzi accessibili. (Pierfrancesco Majorino, Responsabile Nazionale Casa del Partito Democratico)
Bisogna riconvertire le strutture ricettive verso un altro tipo di gestione. Sostenibilità significa soprattutto creare un legame con il territorio. Niente cattedrali nel deserto ma vivere e far vivere le strutture coinvolgendo le persone del luogo. (Maria Carmela Colaiacovo, Presidente Confindustria Alberghi)
C’è bisogno di fare hotellerie anche per le economie in difficoltà. Lo scenario economico, nonostante rutto, riserva grandi opportunità. “Fate gli alberghi per tutti”. (economista Giulio Sapelli)
Bisogna cambiare politica per quanto riguarda gli affitti brevi: queste locazioni, oggi penalizzate, possono convivere con gli alberghi e aiutare a dare vita ai territori, alle città, alla loro bellezza. (Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia)
Il nuovo, nel settore alberghiero, è quasi inesistente. Anche gli alloggi sono vecchi e offerti ai turisti magari perché invendibili. A fronte di questa offerta “medioevale”, c’è una domanda che cerca spazi comodi, una cucina attrezzata, spazi dove poter fare smart working. Se l’offerta non cambierà, quando finirà l’attuale flusso di turisti, ci ritroveremo con alberghi e immobili vuoti. (Mario Breglia, Presidente Scenari Immobiliari)
L’Italia sarà, insieme a Spagna e Francia, una delle mete più ambite per chi vuole investire nell’hospitality. La dinamicità verrà sostenuta dalle performance del mercato, dalle destinazioni alberghiere sempre appetibili nel nostro Paese, da un cambiamento nel processo generazionale delle famiglie che detengono gli alberghi e che, a causa di questo processo, punteranno sulla riqualificazione. (Claudia Bisignani, Head of Hotels and Hospitality JLL Italy).
Sicilia, Puglia e Sardegna hanno già dei fondamentali che favoriscono i flussi di investimenti e di turisti ma ci sono altre regioni in Italia che hanno delle potenzialità importanti. Per poterle sfruttare, occorre elevare la qualità del prodotto ma servono anche delle infrastrutture adeguate per agevolare l’arrivo di investitori e di turisti stranieri. (Mario Piccione, Head of Commercial Real Estate Asset Management ARECneprix)
Come Gruppo Yard Reaas stiamo riscontrando un confine sempre più sfumato tra strutture ricettive, student housing e living, in particolare per il segmento build to rent. È sempre di maggior interesse per gli investitori indagare il grado di flessibilità tra queste funzioni per esaminare più scenari di trasformazione sul lungo periodo. Per quanto riguarda le infrastrutture, gli operatori sottolineano la necessità di mettere in atto azioni puntuali, anche dal punto di vista della mobilità, con una maggiore integrazione tra trasporto pubblico e privato. (Laura Piantanida, Head of Institutional Relations Yard Reaas)
Vietare gli affitti in centro città, come hanno fatto alcune amministrazioni comunali, è stato un autogol. È meglio avere solo l’albergo o anche degli immobili frazionati per avere degli affitti in più? (Marco Comensoli, Head of Hotels & Leisure di Colliers Italia)
Diventa sempre più complicata la gestione dei rischi nella costruzione o nella ristrutturazione di un immobile: rischi collegati a eventuali problemi in cantiere che comportano ritardi, a questioni burocratici, a permessi richiesti all’ultimo momento. Tuttavia, le compagnie assicurative sono sempre in prima linea accanto agli investitori. (Eraldo Fontanella, procuratore Atradius)
Il segmento del wellness nell’hospitality rappresenta un’opportunità per operatori e investitori di creare valore al di fuori delle destinazioni convenzionali. (Gloor, Hospitality & International Growth Dils)
Abbiamo puntato sul far entrare i cittadini nell’albergo, dove possono trovare dei locali dove trascorrere del tempo (il bar, la pasticceria, il negozio). È cambiata la logica secondo cui l’hotel è un luogo sacro e questo tipo di “trasgressione” ci ha premiati. (Alessandro Misani, Director of Operations Italy Melià Hotels International)
Se si offre una qualità maggiore di quella che c’è fino ad oggi, il mercato dell’hospitality ci guadagna. Per questo, occorre rompere le barriere e integrare asset diversi. (Marc Sampietro, Managing Director Living Operations di Hines Europe APARTO)
Considerando il target un territorio e le caratteristiche di una zona, alberghi e altri tipi di strutture come quelle del comparto living possono convivere. Il settore dell’hospitality prospera con l’interazione di tutti gli asset class. (Anna Milella, Head of Residential Italy Lendlease)
La macchina alberghiera è diventata più complessa e più completa. Questo deve essere presente nella contrattualistica, in cui, a volte, vengono separate la componente “albergo” e quella “food & beverage” presente nella struttura. (Giordano Nicoletti, Head of Hotel Operator Selection Europe & Consultancy Italy di CBRE)
È importante il ruolo del Governo per gli incentivi al settore alberghiero: ce n’è bisogno soprattutto per i piccoli imprenditori. (Liliana Comitini, Amministratore Delegato B&B Hotels)
Gli obiettivi di investitore e gestore devono sempre viaggiare di pari passo. Sono davvero pochi i mercati in cui un brand non riesce a rivalutare il market place di un asset. (Andrea Obertello, General Manager di Four Seasons Italia)
Il cambiamento per la sostenibilità ha bisogno di incentivi da parte dello Stato, questa è l’unica strada percorribile. In questo modo, non solo il proprietario ma anche il conduttore di una struttura alberghiera si troverebbe più agevolato. (Giovanna Manzi, Board member & Senior Advisor Tourism&Hospitality HNH)
Buona parte degli immobili in Italia sono stati costruiti prima del 1970. Significa che per mantenerli si devono affrontare dei costi maggiori. Ecco perché la politica degli investimenti è meglio di quella dei divieti per aiutare il settore dell’hospitality. Inoltre, quasi tre quarti dei turisti sceglie la propria destinazione alberghiera sulla base della sostenibilità (Alessandro Giuffré, General Manager LimeHome)
Occorre interrogarsi su come fare gli interventi di rigenerazione urbana per rispondere alle esigenze di chi non riesce a trovare una casa nemmeno in affitto. Bisogna partire dalla riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica. Per questo, quando la politica è chiamata ad aiutare il settore edile, prima deve ricevere due garanzie: che ci sia un intervento di rigenerazione e che ci sia una quota di case a prezzi accessibili. (Pierfrancesco Majorino, Responsabile Nazionale Casa del Partito Democratico)
Bisogna riconvertire le strutture ricettive verso un altro tipo di gestione. Sostenibilità significa soprattutto creare un legame con il territorio. Niente cattedrali nel deserto ma vivere e far vivere le strutture coinvolgendo le persone del luogo. (Maria Carmela Colaiacovo, Presidente Confindustria Alberghi)
C’è bisogno di fare hotellerie anche per le economie in difficoltà. Lo scenario economico, nonostante rutto, riserva grandi opportunità. “Fate gli alberghi per tutti”. (economista Giulio Sapelli)
Bisogna cambiare politica per quanto riguarda gli affitti brevi: queste locazioni, oggi penalizzate, possono convivere con gli alberghi e aiutare a dare vita ai territori, alle città, alla loro bellezza. (Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia)
Il nuovo, nel settore alberghiero, è quasi inesistente. Anche gli alloggi sono vecchi e offerti ai turisti magari perché invendibili. A fronte di questa offerta “medioevale”, c’è una domanda che cerca spazi comodi, una cucina attrezzata, spazi dove poter fare smart working. Se l’offerta non cambierà, quando finirà l’attuale flusso di turisti, ci ritroveremo con alberghi e immobili vuoti. (Mario Breglia, Presidente Scenari Immobiliari)
L’Italia sarà, insieme a Spagna e Francia, una delle mete più ambite per chi vuole investire nell’hospitality. La dinamicità verrà sostenuta dalle performance del mercato, dalle destinazioni alberghiere sempre appetibili nel nostro Paese, da un cambiamento nel processo generazionale delle famiglie che detengono gli alberghi e che, a causa di questo processo, punteranno sulla riqualificazione. (Claudia Bisignani, Head of Hotels and Hospitality JLL Italy).
Sicilia, Puglia e Sardegna hanno già dei fondamentali che favoriscono i flussi di investimenti e di turisti ma ci sono altre regioni in Italia che hanno delle potenzialità importanti. Per poterle sfruttare, occorre elevare la qualità del prodotto ma servono anche delle infrastrutture adeguate per agevolare l’arrivo di investitori e di turisti stranieri. (Mario Piccione, Head of Commercial Real Estate Asset Management ARECneprix)
Come Gruppo Yard Reaas stiamo riscontrando un confine sempre più sfumato tra strutture ricettive, student housing e living, in particolare per il segmento build to rent. È sempre di maggior interesse per gli investitori indagare il grado di flessibilità tra queste funzioni per esaminare più scenari di trasformazione sul lungo periodo. Per quanto riguarda le infrastrutture, gli operatori sottolineano la necessità di mettere in atto azioni puntuali, anche dal punto di vista della mobilità, con una maggiore integrazione tra trasporto pubblico e privato. (Laura Piantanida, Head of Institutional Relations Yard Reaas)
Vietare gli affitti in centro città, come hanno fatto alcune amministrazioni comunali, è stato un autogol. È meglio avere solo l’albergo o anche degli immobili frazionati per avere degli affitti in più? (Marco Comensoli, Head of Hotels & Leisure di Colliers Italia)
Diventa sempre più complicata la gestione dei rischi nella costruzione o nella ristrutturazione di un immobile: rischi collegati a eventuali problemi in cantiere che comportano ritardi, a questioni burocratici, a permessi richiesti all’ultimo momento. Tuttavia, le compagnie assicurative sono sempre in prima linea accanto agli investitori. (Eraldo Fontanella, procuratore Atradius)
Il segmento del wellness nell’hospitality rappresenta un’opportunità per operatori e investitori di creare valore al di fuori delle destinazioni convenzionali. (Gloor, Hospitality & International Growth Dils)
Abbiamo puntato sul far entrare i cittadini nell’albergo, dove possono trovare dei locali dove trascorrere del tempo (il bar, la pasticceria, il negozio). È cambiata la logica secondo cui l’hotel è un luogo sacro e questo tipo di “trasgressione” ci ha premiati. (Alessandro Misani, Director of Operations Italy Melià Hotels International)
Se si offre una qualità maggiore di quella che c’è fino ad oggi, il mercato dell’hospitality ci guadagna. Per questo, occorre rompere le barriere e integrare asset diversi. (Marc Sampietro, Managing Director Living Operations di Hines Europe APARTO)
Considerando il target un territorio e le caratteristiche di una zona, alberghi e altri tipi di strutture come quelle del comparto living possono convivere. Il settore dell’hospitality prospera con l’interazione di tutti gli asset class. (Anna Milella, Head of Residential Italy Lendlease)
La macchina alberghiera è diventata più complessa e più completa. Questo deve essere presente nella contrattualistica, in cui, a volte, vengono separate la componente “albergo” e quella “food & beverage” presente nella struttura. (Giordano Nicoletti, Head of Hotel Operator Selection Europe & Consultancy Italy di CBRE)
È importante il ruolo del Governo per gli incentivi al settore alberghiero: ce n’è bisogno soprattutto per i piccoli imprenditori. (Liliana Comitini, Amministratore Delegato B&B Hotels)
Gli obiettivi di investitore e gestore devono sempre viaggiare di pari passo. Sono davvero pochi i mercati in cui un brand non riesce a rivalutare il market place di un asset. (Andrea Obertello, General Manager di Four Seasons Italia)
Il cambiamento per la sostenibilità ha bisogno di incentivi da parte dello Stato, questa è l’unica strada percorribile. In questo modo, non solo il proprietario ma anche il conduttore di una struttura alberghiera si troverebbe più agevolato. (Giovanna Manzi, Board member & Senior Advisor Tourism&Hospitality HNH)
Buona parte degli immobili in Italia sono stati costruiti prima del 1970. Significa che per mantenerli si devono affrontare dei costi maggiori. Ecco perché la politica degli investimenti è meglio di quella dei divieti per aiutare il settore dell’hospitality. Inoltre, quasi tre quarti dei turisti sceglie la propria destinazione alberghiera sulla base della sostenibilità (Alessandro Giuffré, General Manager LimeHome)