16 Ottobre 2024
Presentato il progetto del nuovo Polo Culturale di Torino
Presentato il progetto del nuovo Polo Culturale di Torino
L’Agenzia del Demanio annuncia il vincitore del concorso per la riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi. 4,5 ettari di territorio restituiti alla città, 6200 mq di superficie pubblica recuperata, 200 nuovi alberi, 2 mila mq convertiti in spazi per la cultura, 41 mila mq di edifici rigenerati. Stanziati 15 milioni per l’avvio delle demolizioni nel 2025.
Presentato il progetto del nuovo Polo Culturale di Torino
L’Agenzia del Demanio annuncia il vincitore del concorso per la riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi.
4,5 ettari di territorio restituiti alla città, 6200 mq di superficie pubblica recuperata, 200 nuovi alberi, 2 mila mq convertiti in spazi per la cultura, 41 mila mq di edifici rigenerati. Stanziati 15 milioni per l’avvio delle demolizioni nel 2025.
Fondere la memoria storica di un luogo con soluzioni architettoniche contemporanee per accogliere, in un nuovo Polo Culturale, la comunità e, soprattutto, le giovani generazioni di Torino. Questa la motivazione con cui l’Agenzia del Demanio ha proclamato il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi proposto da Eutropia Architettura + Pinifarina Architecture con Weber Architects e un gruppo interdisciplinare, tra cui Paisà Landscape.
L’operazione di rigenerazione del complesso della ex Manifattura Tabacchi mira a rivitalizzare il contesto urbano per generare opportunità di apprendimento, aggregazione, lavoro e impresa sociale a favore della comunità locale. Il progetto vincitore stabilisce un legame tra la nuova architettura e l’identità industriale originaria, mantiene un richiamo all’estetica del passato offrendo al contempo spazi moderni e funzionali. Determinante per la scelta da parte della commissione esaminatrice, che ha valutato cinque progetti finalisti anch’essi esposti durante l’evento, è stata la connessione paesaggistica tra il sistema urbano e le aree naturali circostanti, con l’introduzione di una nuova rete di percorsi immersi nel verde e un forte legame con l’area fluviale.
Il progetto di riqualificazione, pubblicato sulla piattaforma dell’Ordine degli Architetti della provincia di Milano, www.concorrimi.it, darà nuova vita a questo storico luogo con l’insediamento di diverse funzioni aperte e fruibili dai cittadini. Al centro dell’intervento c’è un nuovo polo archivistico e culturale, con aule di consultazione, un centro studi, e la rigenerazione delle strutture industriali preesistenti, che accoglieranno un centro universitario completo di residenze, servizi per studenti e aule per l’alta formazione. Lo spazio tra i due nuovi fabbricati, destinati ad archivio dei Ministeri della Giustizia e della Cultura, è pensato come luogo di aggregazione, con una galleria coperta per attività sociali e culturali. Dotazioni efficienti e automazioni robotizzate consentiranno di massimizzare la capienza degli archivi e la realizzazione di sale conferenze e aule panoramiche.
L’intervento di rigenerazione urbana è improntato su criteri di sostenibilità con 4,5 ettari di territorio restituiti alla città, 6200 mq di superficie pubblica recuperata dopo le demolizioni e ricostruzioni (il 60% in più di aree pubbliche e spazi aperti), la piantumazione di 200 nuovi alberi, 2 mila mq convertiti in spazi per la cultura, 41 mila mq di edifici rigenerati, 280 km di archivi, il 50% in meno di consumo idrico indoor grazie al recupero delle acque piovane e il 90 % in meno di consumi energetici per gli edifici esistenti.
Nelle prossime settimane il team vincitore del concorso completerà lo sviluppo della proposta progettuale ed elaborerà il progetto di fattibilità tecnica-economica (PFTE) entro 90 giorni dall’affidamento. Il primo livello di progettazione del Lotto 1 del Polo Archivistico sarà ultimato entro il primo trimestre del 2025. Nel frattempo, l’Agenzia ha stanziato 15 milioni di euro per le bonifiche e le demolizioni dei fabbricati, come previsto dal masterplan, che verranno avviate nel primo semestre 2025.
L’Agenzia del Demanio annuncia il vincitore del concorso per la riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi.
4,5 ettari di territorio restituiti alla città, 6200 mq di superficie pubblica recuperata, 200 nuovi alberi, 2 mila mq convertiti in spazi per la cultura, 41 mila mq di edifici rigenerati. Stanziati 15 milioni per l’avvio delle demolizioni nel 2025.
Fondere la memoria storica di un luogo con soluzioni architettoniche contemporanee per accogliere, in un nuovo Polo Culturale, la comunità e, soprattutto, le giovani generazioni di Torino. Questa la motivazione con cui l’Agenzia del Demanio ha proclamato il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi proposto da Eutropia Architettura + Pinifarina Architecture con Weber Architects e un gruppo interdisciplinare, tra cui Paisà Landscape.
L’operazione di rigenerazione del complesso della ex Manifattura Tabacchi mira a rivitalizzare il contesto urbano per generare opportunità di apprendimento, aggregazione, lavoro e impresa sociale a favore della comunità locale. Il progetto vincitore stabilisce un legame tra la nuova architettura e l’identità industriale originaria, mantiene un richiamo all’estetica del passato offrendo al contempo spazi moderni e funzionali. Determinante per la scelta da parte della commissione esaminatrice, che ha valutato cinque progetti finalisti anch’essi esposti durante l’evento, è stata la connessione paesaggistica tra il sistema urbano e le aree naturali circostanti, con l’introduzione di una nuova rete di percorsi immersi nel verde e un forte legame con l’area fluviale.
Il progetto di riqualificazione, pubblicato sulla piattaforma dell’Ordine degli Architetti della provincia di Milano, www.concorrimi.it, darà nuova vita a questo storico luogo con l’insediamento di diverse funzioni aperte e fruibili dai cittadini. Al centro dell’intervento c’è un nuovo polo archivistico e culturale, con aule di consultazione, un centro studi, e la rigenerazione delle strutture industriali preesistenti, che accoglieranno un centro universitario completo di residenze, servizi per studenti e aule per l’alta formazione. Lo spazio tra i due nuovi fabbricati, destinati ad archivio dei Ministeri della Giustizia e della Cultura, è pensato come luogo di aggregazione, con una galleria coperta per attività sociali e culturali. Dotazioni efficienti e automazioni robotizzate consentiranno di massimizzare la capienza degli archivi e la realizzazione di sale conferenze e aule panoramiche.
L’intervento di rigenerazione urbana è improntato su criteri di sostenibilità con 4,5 ettari di territorio restituiti alla città, 6200 mq di superficie pubblica recuperata dopo le demolizioni e ricostruzioni (il 60% in più di aree pubbliche e spazi aperti), la piantumazione di 200 nuovi alberi, 2 mila mq convertiti in spazi per la cultura, 41 mila mq di edifici rigenerati, 280 km di archivi, il 50% in meno di consumo idrico indoor grazie al recupero delle acque piovane e il 90 % in meno di consumi energetici per gli edifici esistenti.
Nelle prossime settimane il team vincitore del concorso completerà lo sviluppo della proposta progettuale ed elaborerà il progetto di fattibilità tecnica-economica (PFTE) entro 90 giorni dall’affidamento. Il primo livello di progettazione del Lotto 1 del Polo Archivistico sarà ultimato entro il primo trimestre del 2025. Nel frattempo, l’Agenzia ha stanziato 15 milioni di euro per le bonifiche e le demolizioni dei fabbricati, come previsto dal masterplan, che verranno avviate nel primo semestre 2025.