07 Novembre 2022

ReItaly – Il focus sul proptech

Negli ultimi anni uno dei termini più utilizzati nel real estate è proptech e, del resto, è evidente che la tecnologia sta cambiando il settore. Resta da capire quando profondo sarà l'impatto sul settore: se da una parte è evidente che le attività tradizionali, a partire dall'intermediazione e dalle valutazioni, potranno essere svolte con maggior rapidità ed efficienza, dall'altra ancora non si percepisce quanto la tecnologia possa consentire di migliorare i fatturati delle aziende e quale sia la nuova frontiera. Sono alcuni dei temi affrontati durante il Re Italy, la convention del real estate organizzata da Monitorimmobiliare e quest'anno dedicata al proptech. Come emerso durante il forum, la pandemia "ha spinto il mercato a evolvere rapidamente e la flessibilità è diventata strutturale", come ha fatto notare Mauro Mordini, country manager di Iwg Italia e Malta, e ora le tensioni internazionali e la crisi innescata dal conflitto in Ucraina, con ricadute sul mercato energetico, impongono una nuova accelerata, proprio per fare fronte alla nuova, difficile, situazione. "La tensione non fa bene al mondo degli affari, soprattutto per il costo dei materiali e il re-pricing delle operazioni. Inoltre, le problematiche internazionali portano gli investitori stranieri a essere più prudenti. Non credo sia niente di drammatico per il settore, ma è un tema con cui fare i conti e chi non ha le spalle abbastanza larghe potrebbe soffrire maggiormente", ha detto il direttore di Monitorimmobiliare, Maurizio Cannone, sottolineando che "ogni fase di transizione porta delle conseguenze e chi non riesce a tenere il passo può pagarne le conseguenze".
 
Le crisi attuali, del resto, pongono un problema di riduzione dei margini, che potrà mettere in difficoltà molte aziende: "La situazione e' paradossale: non c'è mai stato come in questi ultimi mesi un incremento di fatturato cosi' significativo e, se si guardano i dividendi, che sono il termometro dello stato di salute delle imprese, sono a livelli record. Contemporaneamente all'aumento dei fatturati, pero', c'è un problema sui margini, che si sono assottigliati", proprio a causa del caro-energia, come ha fatto notare Fabio Tamburini, direttore de Il Sole 24 Ore, sottolineando che "la differenza la sta facendo la capacità di trasferire a valle l'aumento dei costi. Alcune aziende sono in grado di farlo, altre non riescono o non possono".
 
Ecco, dunque che la digitalizzazione diventa un fattore abilitante chiave, ponendo il tema delle competenze. "Per gli operatori del settore il focus si sposta sull'altra risorsa critica per la digitalizzazione: le competenze. Non solo le competenze per la realizzazione degli strumenti, ma soprattutto le competenze necessarie al loro utilizzo", ha detto Mauro Cavagna, chief technology & processes officer del Gruppo Prelios, sottolineando che occorre "continuare a lavorare per rendere la tecnologia fruibile e parallelamente a costruire nuove professionalità".
 
Online il video integrale dell’intervento di Carlo Giordano, Co-Founder e Board Member immobiliare.it su
“L’analisi dei dati nel mercato immobiliare - ha spiegato Giordano - consente di compiere scelte migliori”. 
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