31 Ottobre 2023

Rigenerazione Urbana e incentivi all’acquisto di case antisismiche - Proposta ASPESI al MEF

Diffondiamo la comunicazione trasmessa da ASPESI al MEF, a firma del Vicepresidente Nazionale Paolo Buzzetti, riguardante la “Rigenerazione Urbana e incentivi all’acquisto di case antisismiche”, unitamente alla relazione sulla norma sismabonus acquisti, redatta dal nostro Socio esperto in materia Ing. Angelo Marinelli con il Prof.  Enrico Zanetti (ex Viceministro dell’Economia nonché fine studioso dell’argomento), per l’estensione dell’incentivo fiscale fino al 31 dicembre 2027.
 
Nel corso degli ultimi anni la politica tesa al minor consumo del suolo ha fortemente sviluppato la Rigenerazione Urbana, in attesa di una normativa nazionale molte Regioni hanno infatti approvato leggi e norme per incentivare la sostituzione edilizia anche attraverso premialità.
La demolizione e ricostruzione di interi edifici degradati, non più funzionali alla loro originaria funzione, per lo più industriale, riqualificazioni ambientali di interi quartieri, hanno preso particolarmente vigore e forma indirizzando l’imprenditoria verso programmi di riuso e riutilizzo salvaguardando gli ambiti con caratteristiche paesaggistiche esterne alla città consolidata.
 
Ulteriore sostegno a questa importante svolta urbanistica è venuto dall’utilizzo degli incentivi statali ed in particolare dalla applicazione del Sismabonus acquisti così come previsto dal comma 1-septies dell’art.16 della legge 63/2013, che si applica esclusivamente proprio ai casi di demolizione e ricostruzione allo scopo di ridurre il rischio sismico.
 
Come è noto l’applicazione di questo incentivo non è stato oggetto di zone d’ombra in quanto le modalità di riconoscimento del beneficio sono trasparenti e sottoposte a precise condizioni per la sua tracciabilità.
Difatti i punti cardine sono la demolizione e ricostruzione, l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico, il beneficiario è l’acquirente dell’unità immobiliare e diventa efficace solo dopo la fine dei lavori e la stipula dell’atto notarile di compravendita.
 
Nel corso degli ultimi anni quindi la politica degli incentivi fiscali dedicati al miglioramento energetico e sismico, nei casi di demolizione e ricostruzione ha determinato un forte impulso all’economia del nostro paese.
 
In questo particolare momento diventa assolutamente necessario non disperdere questa crescita e ulteriormente incrementare l’utilizzo dell’incentivo fiscale nell’ambito della Rigenerazione Urbana.
La norma prevista dal comma 1-septies dell’art 16 della legge 63/2013 prevede una detrazione di imposta del 75% e 85% sino al 31 Dicembre 2024.
 
Ad oggi quindi se non interverrà una modifica per un suo prolungamento dal 1° gennaio 2025 il Sismabonus acquisti non sarà più utilizzabile.
 
Se ciò accadrà si interromperà purtroppo il processo di Rigenerazione Urbana delle nostre città con inevitabili ricadute dal punto di vista sia ambientale che strutturale.
 
Riteniamo quindi indispensabile come ASPESI che, in sede di definizione della manovra finanziaria, sia inserita una norma che preveda la permanenza strutturale dell’incentivo Sismabonus senza scadenze anche prevedendo un abbassamento delle percentuali oggi previste.
 
A supporto di questa richiesta si rende necessaria un’ulteriore considerazione: gli interventi di demolizione e ricostruzione per essere realizzati sono sottoposti ad una procedura alquanto complessa, tra l’acquisizione dell’immobile da demolire, la richiesta di permesso a costruire, il rilascio dell’autorizzazione edilizia, la demolizione e ricostruzione del nuovo edificio occorrono 36 mesi.
 
Da ciò ne deriva che solo in presenza di un arco temporale ampio per poter usufruire dell’incentivo Sismabonus le iniziative di Rigenerazione urbana potranno realizzarsi”.
 
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