11 Aprile 2022

Rischio paralisi cantieri - Accolta dalla Giunta la mozione di FI elaborata con la collaborazione di ASPESI

E’ stata approvata in Consiglio comunale la mozione presentata dal capogruppo di FI Alessandro De Chirico -  elaborata anche con la collaborazione di ASPESI -  che rilancia l’allarme per il rischio paralisi dei cantieri in città e chiede al Governo che venga riconosciuta l’emergenza della situazione causata da motivi di forza maggiore, motivi dovuti alla guerra in Ucraina e al conseguente aumento del prezzo dell’energia.



La mozione chiede in particolare che venga predisposta una ricognizione delle opere in fase di progettazione al fine di valutare se le risorse stanziate dal PNRR siano sufficienti o se sia necessario riprogrammare gli interventi meno urgenti. Inoltre, scrive De Chirico in una nota "la richiesta raccolta dall'assessore Maran è, in attesa delle giuste compensazioni governative per i rincari insostenibili delle materie prime, di prevedere una proroga di due anni delle licenze edificatorie" anche perché "va scongiurata l'ipotesi non remota di incassi zero per il bilancio comunale in fatto di oneri di urbanizzazione, con il contraccolpo di una gravissima perdita per il territorio e per i milanesi che vedrebbero sprecata l'occasione per ammodernare infrastrutture pubbliche attraverso il Pnrr e bloccato il processo di rigenerazione urbana in corso di attuazione grazie ai vari bonus statali".



Negli ultimi 18 mesi il costo del gas e del petrolio, quindi dell'energia elettrica, ha subito un aumento che dopo l'inizio della guerra in Ucraina è cresciuto esponenzialmente con una conseguente impennata dei prezzi delle materie prime” osserva De Chirico. “Costruttori, sviluppatori immobiliari e tutta la filiera del comparto edile evidenziano le serie difficoltà per rispettare tempi di consegna delle opere, pubbliche e private. Se non si interviene subito si metteranno in seria difficoltà imprese e migliaia di lavoratori. Servono soluzioni rapide e coraggiose che possano far fronte alla situazione di assoluta emergenza per evitare la paralisi di un settore che contribuisce per il 20% al PIL nazionale e che, da sempre, dopo una crisi ha contribuito a risollevare l'economia cittadina", conclude De Chirico