Abruzzo - Progetto di legge n. 298/2023: “Nuova legge urbanistica sul governo del territorio”
 
E’ al vaglio del Consiglio regionale dell’Abruzzo la nuova legge urbanistica, 70 pagine per 103 articoli: una volta approvata, andrà a sostituire quella attualmente in vigore, che ha quarant’anni di età.
Il tema è centrale perché, oltre a segnare le strategie urbanistiche future dell’intero Abruzzo, l’iter di approvazione di questa norma andrà inesorabilmente a incrociarsi con la campagna elettorale del voto regionale previsto per il prossimo 10 marzo.
Non a caso, questa riforma è tra i punti prioritari del programma di fine mandato del presidente della Regione uscente e ricandidato dal centrodestra, Marco Marsilio di Fratelli d’Italia.
A detta della maggioranza di centrodestra, per l'Abruzzo il nuovo testo andrà a rappresentare un cambio di passo epocale, portando la regione dagli anni del consumo del suolo e dei processi di espansione urbana alle nuove esigenze di salvaguardia dell'ambiente.
Da valutare le mosse dell’opposizione, alla luce del fatto che, come evidenziato da alcuni analisti, il principio cardine della legge non si discosta troppo dai programmi elettorali tanto del centrosinistra quanto del Movimento 5 stelle, opposizioni ormai riunificate nell’unica coalizione “Patto per l’Abruzzo” che sosterrà Luciano D’Amico come candidato presidente.
“Contenimento del consumo del suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile che preserva gli ecosistemi, anche in funzione della prevenzione e della mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico e delle strategie di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici”, dice la legge, puntando al consumo di suolo a "saldo zero" da raggiungere in Abruzzo entro il 2050, cioè tra 27 anni.