12 Gennaio 2021

Approvato il Recovery Plan - Le novita' in materia di rigenerazione urbana

Governo

E’ stato approvato nella tarda serata di ieri dal Consiglio dei Ministri il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che dovrà dare attuazione, nel nostro Paese, al programma Next Generation EU, varato dall’Unione europea per far fronte alla pandemia. 


Il Piano si articola in sei missioni, che rappresentano “aree tematiche” strutturali di intervento:



  1. digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;

  2. rivoluzione verde e transizione ecologica;

  3. infrastrutture per una mobilità sostenibile;

  4. istruzione e ricerca;

  5. inclusione e coesione;

  6. salute.


 


Nell’ambito della missione “RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA” troviamo la componente ‘Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici’, costituita da due linee progettuali:
- la realizzazione di un programma di efficientamento e messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con particolare riferimento a scuole, edilizia residenziale pubblica, comuni e cittadelle giudiziarie:


- l’introduzione di un incentivo temporaneo per la riqualificazione energetica e l’adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato, attraverso una detrazione fiscale pari al 110% dei costi sostenuti per gli interventi.


Si tratta del superbonus 110% da poco esteso fino a giugno 2022. Nel PNRR si prevede di allungare l’applicazione della misura al 30 giugno 2023 per gli IACP e al 31 dicembre 2022 per i condomìni, a prescindere dalla realizzazione di almeno il 60% dei lavori.


 


Nell’ambito della missione “INCLUSIONE E COESIONE” un punto dedicato a Recupero e rigenerazione di edifici e territori urbani, con particolare attenzione a periferie e aree interne del paese con agevolazioni per “interventi di costruzione o ristrutturazione di immobili esistenti (pubblici o privati), destinati ad essere occupati da persone con gravi disabilità o da anziani non autosufficienti si affiancano ad altri interventi di rigenerazione urbana, con importanti ricadute sulla riqualificazione del tessuto urbano, soprattutto periferico, e con un significativo impatto nelle aree interne del paese”.


Inoltre, “le politiche di inclusione, prioritariamente dedicate alle fasce più vulnerabili della popolazione, in condizioni di marginalità sociale, sono sostenute attraverso interventi volti a 130 potenziare l’edilizia pubblica residenziale e l’housing temporaneo (come le strutture di accoglienza temporanea per gli individui senza fissa dimora o in difficoltà economica), ma anche l’housing sociale rivolto a offrire alloggi a canone ridotto, ad esempio, a studenti o famiglie monoreddito”.


 


Concetti che vengono ribaditi nel capitolo dedicato alla missione INFRASTRUTTURE SOCIALI, FAMIGLIE, COMUNITA’ E TERZO SETTORE, nel punto dedicato a “Integrare politiche e investimenti nazionali che riguardino sia la disponibilità di case pubbliche e private più accessibili, sia la rigenerazione urbana e territoriale” in cui si precisa che “Per il sostegno alle politiche per l’abitazione a prezzi più bassi (sostenibili) di quelli di mercato (affordable housing) è inoltre immaginato un meccanismo a leva con l’investimento in fondi target che propongono il progetto di social housing. Un’attenzione particolare è riconosciuta ad interventi di rigenerazione urbana, anche come strumento di supporto all'inclusione soprattutto giovanile, e al recupero del degrado sociale e ambientale. Un ruolo strategico è affidato alla riqualificazione delle strutture sportive, volte a garantire il potenziamento del ruolo dello sport ai fini della inclusione e della integrazione sociale”.


 Il dettaglio delle misure previste riporta: 



  1. Rigenerazione urbana e Housing sociale


2.1 Interventi promossi dalle Città Metropolitane mirati alla rigenerazione urbana e rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, con particolare attenzione alle periferie. Si propone di contribuire alla riduzione delle difficoltà abitative e insediative con particolare riferimento al patrimonio pubblico esistente ed alla riqualificazione in quartieri privi di servizi. Il piano prevede anche la predisposizione di un “progetto pilota” ad alto impatto strategico per il recupero urbano. L’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica sarà perseguito attraverso l’attuazione del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare e investimenti di edilizia sociale agevolata.


2.2 Interventi promossi da Comuni destinati alla rigenerazione urbana al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale. I progetti intervengono sulla qualità e il decoro urbano finalizzando il recupero al miglioramento del contesto sociale e ambientale.


2.3 Progetti di recupero territoriale e d’incremento della disponibilità di alloggi pubblici, per sostenere le persone vulnerabili e le famiglie a basso reddito e investimenti per ampliare l’offerta di edilizia residenziale pubblica e di alloggi a canone calmierato, anche per studenti (cd. Housing Sociale). Le azioni verranno affiancate da misure per garantire trasparenza, legalità ed equità e si prevede un meccanismo a leva con l’investimento in fondi target che propongono progetti di social housing.