27 Marzo 2023

Bologna, processo di revisione del Piano Urbanistico Generale (PUG)

È stato approvato dalla Giunta nei giorni scorsi l’avvio del processo di variante al Piano Urbanistico Generale (PUG).
Le Linee programmatiche del Mandato indicano gli ambiti prioritari di intervento per le politiche di governo del territorio: conoscenza, neutralità climatica e transizione ecologica giusta, promozione dei diritti e lotta alle disuguaglianze e prossimità; e mettono al centro dei progetti bandiera: la Città della Conoscenza e l'Impronta Verde e la missione 100 città neutrali climaticamente entro il 2030 dai cittadini e per i cittadini.
La Giunta a ottobre 2022 aveva espresso i propri indirizzi sulle politiche di rigenerazione urbana da promuovere nel mandato amministrativo e indicato anche la volontà di procedere a modifiche agli strumenti di governo del territorio.
Dopo il passaggio in Giunta, il processo si concluderà con l’adozione della variante da parte del Consiglio comunale, dopo il parere degli enti preposti (Arpae, Città metropolitana) e il periodo di consultazione della città.

Le principali novità

Le modifiche non riguardano una revisione degli obiettivi del PUG ma le azioni e gli strumenti attraverso i quali raggiungerli e si concentrano prioritariamente su questi temi:
  • Promozione e incentivazione di interventi edilizi e urbanistici per la neutralità climatica come: la realizzazione di dotazioni ecologiche e ambientali insieme ad attuatori privati e pubblici e la revisione delle dotazioni territoriali verdi; l’ampliamento delle infrastrutture energetiche necessarie per la produzione locale e la condivisione di energia da fonti rinnovabili; l’inserimento di modelli virtuosi, ad esempio il Climate City Contract o la Città 30, come obiettivi da considerare nell’elaborazione degli strumenti di programmazione e nei bandi di gara; l’affinamento delle disposizioni in materia climatico e ambientale.
  • Incentivazione di interventi di riuso e rigenerazione urbana delle aree dismesse: grazie a un patto di collaborazione con l’associazione Planimetrie Culturali verrà realizzata realizzare la mappatura degli immobili dismessi ed è stato avviato il percorso di approvazione dell?Albo degli immobili pubblici e privati resi disponibili per la rigenerazione urbana. È già on line l’avviso pubblico per la raccolta delle manifestazioni di interesse volte all’attivazione di iniziative temporanee in aree e immobili di proprietà privata, dismessi o in via di dismissione
  • Regolamentazione qualitativa degli interventi diffusi di qualificazione edilizia e ristrutturazione urbanistica: in alcune parti della città, dove è possibile identificare altezze omogenee degli edifici, riguarderà lo sviluppo in altezza negli interventi di edilizia trasformativa, mentre in altre aree sarà necessaria una regolazione dei volumi massimi realizzabili. Inoltre si intende indirizzare più interventi edilizi di ristrutturazione verso interventi urbanistici, per favorire un maggiore coordinamento. Tra le modifiche che si intende introdurre vi è poi una maggior articolazione e definizione delle limitazioni ai cambi dei  locali che, al piano terra degli edifici, ospitano attività commerciali, di pubblico esercizio e direzionali verso funzioni residenziali .
  • Incremento dell’offerta abitativa sociale: attraverso il Piano per l’abitare – che verrà presentato prossimamente - saranno promossi interventi per incrementare l'offerta abitativa in locazione rivolta alle diverse categorie che oggi hanno difficoltà nel reperimento di alloggi in affitto. Il Piano per l’abitare terrà assieme politiche di diverso tipo, da quelle regolative a quelle gestionali e operative, fino alla definizione di ulteriori meccanismi di agevolazione; a fianco ad esso la variante introduce modalità di incentivazione per gli interventi di riuso e rigenerazione della città costruita, finalizzate ad agevolare interventi che contribuiscano all’incremento dell’offerta ERS.
  • Adeguamento al Piano Territoriale Metropolitano, privilegiando una logica di maggiore armonia e coordinamento con la Città metropolitana, nell'ottica della Grande Bologna, soprattutto per quanto riguarda il territorio rurale; saranno inoltre affinati alcuni temi relativi alla disciplina delle attrezzature, degli orti urbani ed extra urbani, dei parchi periurbani e delle aree da desigillare.
La variante sarà anche l'occasione per rivedere gli strumenti urbanistici di governo del territorio, come:
  • l’aggiornamento delle strategie locali  ricercando la massima integrazione con il Piano dei Quartieri in corso di redazione,  includendo nelle strategie quanto emerso dai Laboratori di Quartiere del 2022 e dalle progettazioni in corso, in particolare sui Piani Urbani Integrati del PNRR;
  • la semplificazione delle procedure per interventi di ampliamento contenuto e qualificazione di imprese esistenti;
  • l’affinamento della disciplina relativa alle attività ricettive e commerciali;
  • una maggiore regolamentazione dell'installazione degli impianti di telefonia mobile all'interno del territorio comunale.