29 Maggio 2019

COMUNE DI ROMA - APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO PER IL CONDONO EDILIZIO

Comune di Roma

Digitalizzazione, snellimento e trasparenza sono le parole chiave del Regolamento sulle procedure di condono edilizio approvato in Assemblea capitolina.


Il nuovo Regolamento, attraverso la definizione delle procedure per l’utilizzo delle norme sul silenzio assenso, definisce i documenti da presentare per poter completare la domanda, stabilisce i metodi e i criteri delle verifiche sulle richieste presentate, individua le modalità informatiche di gestione trasparente del processo in un’ottica di modernizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione. La procedura approvata punta a una gestione semplificata del processo di valutazione delle domande attraverso la trasmissione via web delle istanze che metta in comunicazione diretta e continua l’Ufficio di Scopo Condono e gli utenti attraverso lo sportello telematico SUET.


Queste le dichiarazioni dell'Assessore Montuori "con questo atto si definisce il percorso, a partire da una dichiarazione di un professionista che attesti l’esistenza di tutti i requisiti soggettivi ed oggettivi ai quali è subordinata l’ammissibilità del condono, per riuscire a evadere le pratiche relative alle richieste già presentate nei tempi stabiliti dalle norme. Il titolo abilitativo infatti può considerarsi valido soltanto ove la domanda sia conforme a quanto richiesto dalla legge e le dichiarazioni rilasciate siano veritiere. L’obiettivo è quello di smaltire in tempi rapidi le oltre 180.000 domande ancora giacenti negli archivi dell’Ufficio Condono. Questo non significa che tutte le richieste verranno accolte indistintamente, vuol dire che si potranno integrare e presentare i documenti richiesti per ottenere il rilascio del titolo ai sensi della norma ma non si potranno presentare domande relative a nuovi abusi o tornare su richieste già respinte, non si supereranno i vincoli e i perimetri esistenti, non si modificheranno i limiti entro cui le domande sono accoglibili o meno. Non si deve abbassare la guardia rispetto al fenomeno dell’abusivismo edilizio che è un illecito sempre perseguibile, anche dopo anni. Non dimentichiamo che l’abusivismo è e rimane, un vasto fenomeno di devastazione del territorio e del paesaggio che tutti i cittadini pagano, un fenomeno che si è sviluppato tra connivenze di varia natura, tra necessità e affarismo, tra professionisti di diversi settori, proprietari di terreni, piccoli speculatori, una attività complessa e ramificata che coniuga inefficienza, indifferenza, inganno, malaffare e corruzione".