16 Ottobre 2024

Decreto Omnibus: le novità per l’edilizia

Gazzetta Ufficiale dell’8 ottobre 2024, n. 236.

Semplificazioni PNRR, Bonus Natale, contributi ai Comuni per opere infrastrutturali, rischio idrogeologico, efficientamento energetico e rigenerazione urbana
La Legge 143/2024 di conversione del D.L. 113/2024 recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe dei termini normativi ed interventi di carattere economico, meglio conosciuto come decreto Omnibus, è stata pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’8 ottobre 2024, n. 236.
Il provvedimento si propone di affrontare le emergenze economiche attuali attraverso un insieme coordinato di misure fiscali e sociali in materia di:
  • sostegno all’economia;
  • riforma fiscale;
  • sostegno sociale;
  • proroghe e semplificazioni;
  • PNRR;
  • strade ponti e viadotti.
Il decreto entrato in vigore il giorno seguente alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è strutturato da 22 articoli suddivisi in V capi. Durante l’iter parlamentare sono stati inseriti nel provvedimento misure di interesse per il settore edilizio, soprattutto per le opere pubbliche intraprese dagli locali e nuovi interventi per il welfare aziendale.
Sblocco dei fondi per la rigenerazione urbana
Negli ultimi anni, molte città italiane hanno dato priorità alla rigenerazione urbana, puntando a migliorare le aree degradate e la qualità della vita. Il D.L. 113/2024, con l’art. 8-ter, stabilisce che entro il 31 ottobre 2024, il Ministero dell’Interno, insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, dovrà identificare gli interventi finanziati tramite il Codice Unico di Progetto (CUP).
Questi interventi, finanziati con le risorse della Legge 160/2019 che disciplina il sostegno agli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
I Comuni selezionati dovranno completare i lavori entro il 31 dicembre 2027. Se non stipuleranno i contratti per l’affidamento dei lavori entro il 15 settembre 2024, perderanno i finanziamenti.
Fondi per l’efficientamento energetico e lo sviluppo territoriale
C’è ancora tempo per non perdere i contributi cui al comma 29 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di Bilancio 2020), assegnati ai Comuni per opere pubbliche in materia di:
  • efficientamento energetico, ivi compresi interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica, nonché all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • sviluppo territoriale sostenibile, ivi compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
L’art.10-bis stabilisce infatti che il superamento del termine per la consegna dei lavori (15 settembre di ogni anno) non comporta la revoca del contributo a condizione che alla data del 15 settembre 2024 risulti stipulato il contratto di affidamento dei lavori.
Inoltre, viene prorogato il termine per l’inserimento dei CUP al 30 novembre 2024; per il 2024, il termine di aggiudicazione dei lavori è il 31 dicembre 2024.
Infine, il mancato rispetto del termine di aggiudicazione dei lavori riferito alle annualità dal 2020 al 2024, è revocato, in tutto o in parte, con decreto del Ministero dell’interno da emanarsi entro il 28 febbraio 2025.