20 Ottobre 2021

Pnrr: Mims, 2,8 mld a 159 progetti per rigenerazione urbana

MIMS

Arrivano 2,8 miliardi del Pnrr per finanziare 159 progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane. Il decreto firmato il 7 ottobre dal Ministro delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, assegna i fondi per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare (PinQua), il 40% dei quali destinato al Sud.


Gli interventi sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare i luoghi degradati delle periferie.


Avviato negli anni scorsi con finanziamenti nazionali (800 milioni di euro), il PinQua è stato individuato come centrale nell’azione del Ministero che, con la nuova organizzazione varata a giugno 2021, ne ha assunto il ruolo di promozione e coordinamento attraverso la “Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali” e cambiando il nome del Dipartimento di riferimento in modo da rendere espliciti gli obiettivi in tale ambito. Di conseguenza, alle risorse originariamente previste per il Programma sono stati aggiunti i 2,8 miliardi di euro a valere sul Pnrr oggetto del decreto firmato oggi. I progetti che beneficeranno dei finanziamenti sono stati selezionati nei mesi scorsi dall’Alta Commissione per l’attuazione del programma, tenendo conto, per la prima volta in modo esplicito, del principio del Next Generation EU di ‘non arrecare danno significativo all’ambiente’ (do not significant harm, DNSH) e sulla base di indicatori di impatto sociale, culturale, economico finanziario e tecnologico.


In coerenza con i tempi di realizzazione delle opere del Pnrr, gli interventi ammessi al finanziamento dovranno essere realizzati e resi fruibili entro il 31 marzo 2026, una scadenza più ravvicinata rispetto a quella stabilita originariamente. Per questo gli enti beneficiari dovranno trasmettere al Ministero, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, il cronoprogramma dei singoli progetti rimodulato sulla nuova scadenza per confermare la volontà di aderire al programma. In caso contrario, si provvederà allo scorrimento della graduatoria. Lo stesso decreto prevede che le altre proposte presentate, ritenute ammissibili dall’Alta Commissione ma per le quali la dotazione finanziaria non è sufficiente, potranno essere ammesse a finanziamento se verranno reperite ulteriori risorse. 


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