Primo via libera per il Salva Milano
Via libera, da parte dell’Aula della Camera, con 172 sì e 41 no, alla proposta di legge recante disposizioni di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia. Il provvedimento passa, ora, all’esame del Senato.
A favore, insieme alla maggioranza, hanno votato Partito democratico, Azione, Italia viva e Più Europa. Contro si sono schierati i gruppi di Movimento cinque stelle ed Alleanza verdi e sinistra. Il testo è composto da un unico articolo ed introduce misure finalizzate a risolvere il contrasto, generatosi nella giurisprudenza amministrativa, circa la corretta interpretazione dell’articolo 41-quinquies, sesto comma, della legge urbanistica (legge numero 1150 del 1942), che individua i limiti di volumi e altezze delle costruzioni nell’ambito del territorio comunale, con l’interpretazione autentica della richiamata disposizione nonché di quelle, ad essa collegate.
L’approvazione del ddl è stata accompagnata da una serie di polemiche. Guarda il video della discussione
Nel corso dell’esame in commissione è stato approvato l’emendamento cosiddetto “Salva-Milano”, con l’obiettivo di dare una soluzione alla realizzazione di 150 progetti edilizi, tra cui quelli per grattacieli e torri, bloccati dalle indagini della Procura di Milano per presunti abusi edilizi. “L’approvazione preventiva di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata – si legge nell’emendamento – non è obbligatoria nei casi di edificazione di nuovi immobili su singoli lotti situati in ambiti edificati e urbanizzati, di sostituzione, previa demolizione, di edifici esistenti in ambiti edificati e urbanizzati e di interventi su edifici esistenti in ambiti edificati e urbanizzati, che determinino la creazione di altezze eccedenti l’altezza degli edifici preesistenti e circostanti, ove ciò non contrasti con un interesse pubblico concreto e attuale al rispetto dei predetti limiti di altezza, accertato dall’amministrazione competente con provvedimento motivato, o comunque ove ciò sia previsto dagli strumenti urbanistici e fermi restando l’osservanza della normativa tecnica per le costruzioni, nonché il rispetto dei limiti di densità fondiaria”.
I contenuti del ddl Salva Milano approvato dalla Camera
Il ddl chiarisce che negli ambiti edificati e urbanizzati l'approvazione preventiva di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata non è obbligatoria per l’edificazione di nuovi immobili su singoli lotti e per la sostituzione edilizia attraverso demolizione e ricostruzione con volumi e altezze maggiori di quelli consentiti dalla legge urbanistica del 1942 e degli edifici preesistenti e circostanti.
Il ddl spiega inoltre che a partire dall’entrata in vigore del Decreto “del Fare” (DL 69/2013 convertito nella L. 98/2013, che ha consentito la ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione con cambio di sagoma) è considerata come ristrutturazione edilizia la totale o parziale demolizione e ricostruzione che porti alla realizzazione, all'interno del medesimo lotto di intervento, di organismi edilizi che presentino sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche, funzionali e tipologiche anche integralmente differenti da quelli originari, purché rispettino le procedure abilitative e il vincolo volumetrico previsti dalla legislazione regionale o dagli strumenti urbanistici comunali.