11 Gennaio 2022

Risposta dell'Agenzia delle Entrate in materia di fusioni ed abuso del diritto

Agenzia delle Entrate

Segnaliamo una recente risposta (la n. 892/2021 del 31/12/2021) dell’Agenzia delle Entrate ad interpello in materia di fusioni ed abuso del diritto e l’articolo di commento pubblicato il 4/1/2022 sul Sole 24 ore. Da sempre, come tutti gli imprenditori immobiliari sanno, la strada della fusione tra società è un mezzo per la traslazione di immobili di interesse aziendale alternativo alla compravendita. A partire da un provvedimento del Governo Dini del lontano 1995, il fisco ha progressivamente ristretto questa possibilità, soprattutto se da questa scelta possono scaturire benefici fiscali per gli operatori. I criteri giuridici per contrastare questa strada alternativa per i trasferimenti immobiliari da parte del fisco sono stati nel tempo l’impedimento dell’effetto “accrescitivo” a fini fiscali, la ricerca di una finalità “elusiva”, la qualifica delle operazioni con effetto fiscale come “abuso del diritto”.


Peraltro, se questa è stata una costante dell’azione esecutiva degli ultimi 27 anni, la legislazione ha, in realtà, espresso norme diverse: il comma 4 dell’articolo 10-bis della legge 212/2000 sancisce la libertà di scelta del contribuente tra regimi opzionali diversi offerti dalla legge e tra operazioni comportanti un diverso carico fiscale. E, quanto all’abuso del diritto, la disciplina che lo ha modificato (Dlgs 128/2015) afferma esplicitamente che non configura una condotta abusiva la scelta di estinguere una società mediante fusione anziché con la liquidazione, in quanto le due operazioni sono sullo stesso piano anche se comportano conseguenze fiscali differenti.


Per questi motivi il commento del Sole 24 Ore su questa pronuncia dell’AdE è negativo.