14 Novembre 2022
Roma Capitale: per gli interventi di rigenerazione urbana via libera ai cambi di destinazione d’uso in deroga alle percentuali di mix funzionale
Roma Capitale: per gli interventi di rigenerazione urbana via libera ai cambi di destinazione d’uso in deroga alle percentuali di mix funzionale
Lo Studio Legale Belvedere Inzaghi & Partners segnala che a cinque anni dall’entrata in vigore della Legge Regionale n. 7/2017 sulla rigenerazione urbana, il DPAU - Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale ha raccolto in un unico documento i pareri elaborati dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma in merito all’interpretazione di alcune disposizioni della legge.
Con riferimento agli interventi di rigenerazione urbana, la Legge Regionale n. 7/2017 stabilisce che i Comuni possono prevedere:
Il documento del DPAU precisa che, in relazione agli interventi diretti di cui all’articolo 6, si può procedere alla modifica della destinazione d’uso a favore di una o più delle funzioni previste nel PRG o nei Piani Attuativi, senza dover rispettare le percentuali di mix funzionale indicate in tali Piani.
Al seguente link è possibile prendere visione della nota del DPAU di Roma Capitale del 24 ottobre 2022.
Lo Studio Legale Belvedere Inzaghi & Partners segnala che a cinque anni dall’entrata in vigore della Legge Regionale n. 7/2017 sulla rigenerazione urbana, il DPAU - Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale ha raccolto in un unico documento i pareri elaborati dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma in merito all’interpretazione di alcune disposizioni della legge.
Con riferimento agli interventi di rigenerazione urbana, la Legge Regionale n. 7/2017 stabilisce che i Comuni possono prevedere:
- la realizzazione di programmi di rigenerazione urbana, con il riconoscimento di una premialità volumetrica fino al 35% della superficie lorda esistente (incrementabile di un ulteriore 5% ove la superficie di suolo coperta esistente venga ridotta di almeno il 15% a favore della superficie permeabile) per il rinnovo del patrimonio edilizio esistente (articolo 2);
- l’individuazione di ambiti territoriali di riqualificazione e recupero edilizio in cui sono consentiti interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica, con la possibilità di incrementare la volumetria o la superficie lorda esistenti nella misura massima del 30 per cento (articolo 3);
- nell’ambito dei propri strumenti urbanistici generali, la possibilità di realizzare con titolo edilizio diretto interventi di ristrutturazione edilizia di fabbricati aventi una superficie lorda complessiva fino a 10.000 mq, con mutamento di destinazione d'uso, escluso l’insediamento di funzioni rurali e di medie e grandi strutture di vendita (articolo 4), nonché interventi di ampliamento del 20% della volumetria o della superficie utile esistente degli edifici a destinazione residenziale con un incremento massimo di 70 mq di superficie, a fronte di interventi di miglioramento sismico e di efficientamento energetico (articolo 5).
Il documento del DPAU precisa che, in relazione agli interventi diretti di cui all’articolo 6, si può procedere alla modifica della destinazione d’uso a favore di una o più delle funzioni previste nel PRG o nei Piani Attuativi, senza dover rispettare le percentuali di mix funzionale indicate in tali Piani.
Al seguente link è possibile prendere visione della nota del DPAU di Roma Capitale del 24 ottobre 2022.