18 Dicembre 2024
Contract District Group, oltre 50 mln di € di giro d’affari nel triennio
Contract District Group, oltre 50 mln di € di giro d’affari nel triennio
Oltre 50 milioni di euro tra arredi consegnati e in consegna nell’ultimo triennio 2022-2024 nella sola città di Milano ed altrettanti in proiezione al 2027 tra Milano e Roma. Questi i numeri che descrivono l’andamento di Contract District Group che in particolare nel capoluogo lombardo conserva il primato di maggior player distributivo con una media di oltre 16 milioni di euro/anno di forniture di arredamenti eseguite al 95% nella sola Milano negli ultimio 20 mesi. CDG può contare su oltre 80 professionisti interni che si occupano dell’intero ciclo di servizio, dalla progettazione alla fornitura e al customer care post installazione.
Risultati ottenuti anche “grazie alla strategia di diversificazione in nuovi canali di business avviata dal 2023, come l’apertura della nuova divisione interna del family contract, e grazie all’ampliamento dell’offerta di nuovi brand partner e all’incremento dei servizi destinati al settore affitto residenziale build to rent”. Nello specifico, l’apertura al family contract prevede servizi ritagliati per i professionisti del mondo della progettazione e dell’interior design e per i loro clienti privati; lo showroom master del gruppo Milano Contract District è diventato un vero e proprio ‘one stop shop’ per gli studi di architettura che, aderendo ad un club riservato, il Design.club, ricevono supporto da un’organizzazione di 80 figure professionali in aggiunta a quelle del proprio studio.
“La nostra forza è far vivere al cliente una buying experience immersiva del proprio interior, e per far si che questo avvenga, ci prefissiamo degli obiettivi sempre più sfidanti, per i quali dobbiamo
offrire servizi innovativi, tecnologia e una nuova offerta di brand partner tra i migliori del made In Italy”, spiega Lorenzo Pascucci, CEO & Founder di Contract District Group.
Nel prossimo futuro CDG punta ad ampliare l’asset Build 2 Rent. “Stiamo gestendo – assicura Pascucci – importanti progetti. Occorre però prestare attenzione che l’affitto di case arredate possa non trasformarsi in una semplice commodity, sulla quale non c’è poi differenziazione e l’omologazione porta sempre a bassa redditività. Per questo motivo, grazie all’ampiezza di offerta di brand e marchi, stiamo progettando soluzioni di interior e luci in cui gli appartamenti abbiano un forte valore identitario che aiuti a renderli più attrattivi e confortevoli per il conduttore e più profittevoli per chi cerca di massimizzarne la reddittività”.
Risultati ottenuti anche “grazie alla strategia di diversificazione in nuovi canali di business avviata dal 2023, come l’apertura della nuova divisione interna del family contract, e grazie all’ampliamento dell’offerta di nuovi brand partner e all’incremento dei servizi destinati al settore affitto residenziale build to rent”. Nello specifico, l’apertura al family contract prevede servizi ritagliati per i professionisti del mondo della progettazione e dell’interior design e per i loro clienti privati; lo showroom master del gruppo Milano Contract District è diventato un vero e proprio ‘one stop shop’ per gli studi di architettura che, aderendo ad un club riservato, il Design.club, ricevono supporto da un’organizzazione di 80 figure professionali in aggiunta a quelle del proprio studio.
“La nostra forza è far vivere al cliente una buying experience immersiva del proprio interior, e per far si che questo avvenga, ci prefissiamo degli obiettivi sempre più sfidanti, per i quali dobbiamo
offrire servizi innovativi, tecnologia e una nuova offerta di brand partner tra i migliori del made In Italy”, spiega Lorenzo Pascucci, CEO & Founder di Contract District Group.
Nel prossimo futuro CDG punta ad ampliare l’asset Build 2 Rent. “Stiamo gestendo – assicura Pascucci – importanti progetti. Occorre però prestare attenzione che l’affitto di case arredate possa non trasformarsi in una semplice commodity, sulla quale non c’è poi differenziazione e l’omologazione porta sempre a bassa redditività. Per questo motivo, grazie all’ampiezza di offerta di brand e marchi, stiamo progettando soluzioni di interior e luci in cui gli appartamenti abbiano un forte valore identitario che aiuti a renderli più attrattivi e confortevoli per il conduttore e più profittevoli per chi cerca di massimizzarne la reddittività”.