18 Settembre 2024
EcoContract nella ristrutturazione degli uffici Mondadori
EcoContract nella ristrutturazione degli uffici Mondadori
Il nostro Socio EcoContract ha partecipato alla realizzazione della ristrutturazione dei nuovi uffici di Palazzo Mondadori firmati da CRA – Carlo Ratti Associati.
“Per uscire dalla comodità delle call di Zoom, gli spazi degli uffici devono diventare più simili a parchi giochi“, afferma Carlo Ratti, socio fondatore di CRA-Carlo Ratti Associati e curatore della Biennale Architettura 2025. “Dimenticate i vecchi cubicoli che ostacolano l’innovazione e gli incontri, come mostrato nel film ‘Playtime’ del regista francese Jacques Tati. Gli scambi nello spazio fisico sono cruciali e beneficiano di un ambiente costantemente riconfigurabile”.
La prima fase del progetto riguarda oltre 20mila mq di Palazzo Mondadori (a cui seguirà un programma di ristrutturazione più ampio) con un intervento diretto sul mobilio presente nei cinque piani della struttura. Stiamo parlando di oltre 1300 unità degli arredi originali (tutti del dopoguerra e prodotti dalla svizzera USM, fondata da Ulrich Schaerer) che sono stati accuratamente smontati e rimontati, integrando il legno. Ulteriori arredi sono stati introdotti per contenere piante da interni, intrecciando la natura nei nuovi uffici. A differenza del passato, la loro disposizione è stata pensata per massimizzare la luce naturale, accentuando la bellezza della storica sede e il legame con il parco circostante. Infine, sono state introdotte nuove sale riunioni trasparenti per creare un maggiore senso di continuità tra gli spazi, consentendo alle persone di muoversi liberamente nell’ambiente.
“Per uscire dalla comodità delle call di Zoom, gli spazi degli uffici devono diventare più simili a parchi giochi“, afferma Carlo Ratti, socio fondatore di CRA-Carlo Ratti Associati e curatore della Biennale Architettura 2025. “Dimenticate i vecchi cubicoli che ostacolano l’innovazione e gli incontri, come mostrato nel film ‘Playtime’ del regista francese Jacques Tati. Gli scambi nello spazio fisico sono cruciali e beneficiano di un ambiente costantemente riconfigurabile”.
La prima fase del progetto riguarda oltre 20mila mq di Palazzo Mondadori (a cui seguirà un programma di ristrutturazione più ampio) con un intervento diretto sul mobilio presente nei cinque piani della struttura. Stiamo parlando di oltre 1300 unità degli arredi originali (tutti del dopoguerra e prodotti dalla svizzera USM, fondata da Ulrich Schaerer) che sono stati accuratamente smontati e rimontati, integrando il legno. Ulteriori arredi sono stati introdotti per contenere piante da interni, intrecciando la natura nei nuovi uffici. A differenza del passato, la loro disposizione è stata pensata per massimizzare la luce naturale, accentuando la bellezza della storica sede e il legame con il parco circostante. Infine, sono state introdotte nuove sale riunioni trasparenti per creare un maggiore senso di continuità tra gli spazi, consentendo alle persone di muoversi liberamente nell’ambiente.