12 Marzo 2025

Il 22 marzo apre al pubblico Paradiso, il nuovo progetto di Gian Maria Tosatti prodotto da Eco Contract+Eco Design e Brembo

Gian Maria Tosatti torna a Milano, a due anni di distanza dalla personale al Pirelli Hangar Bicocca, con un intervento visionario sul difficile presente, articolato in due mostre che si riflettono l’una nell’altra. Da un lato Paradiso, installazione site specific dal forte approccio simbolico, pensato per gli ex Magazzini Raccordati della Stazione Centrale di Milano – edifici sotto il vincolo della Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – e prodotto da Eco Contract + Eco Design e Brembo, con il patrocinio del Comune di Milano. Dall’altro Es brent! la prima mostra dell’artista presso la Galleria Lia Rumma di Milano, che presenta opere pittoriche e installative realizzate tra il 2023 e il 2025.


“Il progetto di Gian Maria Tosatti rappresenta un’importante occasione per Milano di riflettere sul presente attraverso l’arte. Attraverso il suo lavoro, l’artista ci pone di fronte a una visione potente e disincantata della nostra epoca, invitandoci a interrogarci sul nostro ruolo nella società contemporanea. Sosteniamo con convinzione questa iniziativa, che non solo valorizza un’area storica della città, ma sottolinea anche il valore dell’arte come strumento di consapevolezza e memoria.” – ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi -. “Un progetto che, grazie alla collaborazione tra istituzioni, aziende e studenti, testimonia come la cultura possa essere motore di rigenerazione urbana e di dialogo tra passato, presente e futuro.”


Paradiso è un’installazione concepita e progettata come una immagine distopica e lacerante di un cielo declinato in questo presente storico, in cui ogni prospettiva ideale sembra crollata. Una monumentale opera ambientale che si sviluppa su uno spazio di 3.000 metri quadrati, come un affondo diretto sulla realtà e sul tempo in cui viviamo. Agli occhi del visitatore si apre un paradiso svuotato, ridotto al proprio scheletro, devastato dal tempo o da qualcosa che lo ha lentamente consumato. Le sette volte celesti sono semi-crollate, infiltrate dall’umidità, dall’acqua, tappezzate di precari isolamenti. Le sette grandi aule dove risiedono le gerarchie angeliche sono vuote, abitate da clochard, avvolti nelle loro coperte termiche. Lungo il percorso, tra latrine sudicie e pozzanghere sciolte accanto a cumuli di neve, si insinua la sinistra sensazione che tutto ciò che vediamo sia il risultato di un atto di violenza. Una parete di marmo, su cui sono incisi tutti i nomi degli angeli, è in frantumi. Nell’ultima sala, dietro un grande portale di ferro un binario sotterraneo evoca una immagine indelebile nella memoria collettiva: la strada ferrata che si perde nella notte e conduce ai campi di sterminio.


Alla Galleria Lia Rumma la mostra Es brent! porta questo orizzonte metaforico in una dimensione più intima e terrena. Il titolo, tratto da una canzone yiddish del 1938, chiama in causa direttamente il visitatore in una profezia. «La nostra città brucia» – recita il testo – «e tu stai lì a guardare con le braccia conserte». All’esterno della galleria campeggiano sei grandi bandiere trasparenti, appese ad alti pennoni. Le opere del 2025, appartenenti al ciclo “Fondamenta” alludono alla invisibilità e all’irriconoscibilità dei poteri che governano il mondo dal 1945 a oggi. Nella sala d’ingresso, un grande neon del 2025, montato su una tipicastruttura pubblicitaria, propone l’ambiguo rapporto tra i sogni di una società e le loro conseguenze. Al primo piano alcuni dipinti della serie “Fireworks” si ispirano alle riprese notturne delle città bombardate e del lancio di missili. Al piano superiore un nuovo ciclo pittorico ci conduce nelle dimensioni interiori del nostro sentimento del tempo, mentre alcune installazioni rivelano come la realtà si stratifichi creando enigmi esistenziali nella nostra vita quotidiana.


Come dichiarato dall’artista: «Paradiso è una metafora lancinante del sentimento di un tempo in cui gli uomini, hanno lentamente scalato il cielo per devastarlo, rinnegarlo, svuotarlo. È un’analogia della progressiva distruzione di ogni ideale, finanche quello democratico, dell’avvelenamento dello stesso concetto di sacro nella società dell’indifferenza. Paradiso è una visione crudele e disincantata di un mondo che non crede più a sé stesso, né ad un orizzonte ideale, e abita una terra oscura, desolata, su cui il cielo è caduto in pezzi. Le opere raccolte nella mostra Es brent! sono ciò che si vede al ritorno da questo viaggio dantesco, quando si riaprono gli occhi in un mondo che brucia».


Venerdì 21 marzo 2025 alle 18:30 si terrà una conversazione conl’artista e Vittorio Lingiardi presso la Fondazione Memoriale della Shoah.
Piazza Edmond Jacob Safra n. 1, 20125 Milano.


l progetto “Paradiso” è prodotto da: Eco Contract+Eco Design e Brembo, due realtà che hanno già collaborato nel 2024 e che ora vogliono valorizzare l’arte come strumento narrativo, unendo cultura e architettura, e creando un dialogo tra passato e futuro, in cui l’arte diventa un mezzo per raccontare la rigenerazione urbana. Attraverso questa iniziativa, Eco Contract+Eco Design vuole mostrare i Magazzini Raccordati, che saranno oggetto di un’importante riqualificazione, e sensibilizzare il pubblico sul processo di recupero di quest’area storica, restituendola alla città con una nuova identità: la loro nuova sede. Per Brembo, l’opera si inserisce nel percorso intrapreso dall’azienda alcuni anni fa, ispirato dalla vision “Turning Energy into Inspiration”, che promuove la passione attraverso l’arte e il design, abbracciando nuove sfide e avventurandosi in territori diversi dall’automotive come la creatività artistica, rafforzando al contempo il legame tra l’azienda e la comunità con un impatto duraturo e significativo.


Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera e del Politecnico di Milano.


Paradiso, sarà aperta al pubblico dal 22 marzo fino all’11 aprile 2025 tutti i giorni, dalle ore 11.00 alle ore 17.00 (ultimo ingresso alle ore 16:30). L’ingresso sarà limitato a cinque persone alla volta.