09 Ottobre 2024
Lo studio di Planradar - L’edilizia residenziale alle prese con costi stellari e carenza di manodopera
Lo studio di Planradar - L’edilizia residenziale alle prese con costi stellari e carenza di manodopera
Lo studio di Planradar - L’edilizia residenziale alle prese con costi stellari e carenza di manodopera
Costi stellari e carenza di manodopera: queste le principali problematiche che deve affrontare l’edilizia residenziale certificate da un nuovo studio di PlanRadar con quasi l’80% degli operatori interpellati a livello globale che si dice sotto pressione in questo senso. In Italia, questa percentuale si attesta invece al 65%: oltre un terzo dei costruttori italiani ha infatti dichiarato che i costi sono rimasti invariati, il secondo valore più alto tra tutti i Paesi intervistati.
SCARSA MANODOPERA IL PROBLEMA PRINCIPALE NEL MONDO
Il report – Global Housebuilders’ Survey 2024, al quale hanno preso parte 669 società di 17 Paesi diversi – evidenzia che la sfida principale è rappresentata dalla carenza di manodopera. Essa contribuisce in modo significativo all’aumento dei costi, con quasi due terzi degli intervistati che dichiara di dover affrontare aumenti salariali, e oltre il 75% che cita ritardi nei progetti per lo stesso motivo, con una conseguente riduzione della produttività. Secondo il 65% dei costruttori, gli investimenti in tecnologia aumenterebbero la redditività grazie a un miglioramento dell’efficienza. Tuttavia, nonostante il riconoscimento del potenziale di queste soluzioni tecnologiche, la loro implementazione procede lentamente.
LA DOMANDA DI ABITAZIONI RESTA FORTE
Dall’analisi è emerso che nonostante il quadro macroeconomico nazionale presenti una contrazione del numero di abitazioni compravendute (-7%) e in generale una flessione negativa della nuova edilizia abitativa (-55%), come rilevato da Ance, la domanda resta notevole sia a livello italiano sia globale: circa il 75% degli intervistati ha infatti affermato che la richiesta di servizi nell’ultimo anno è aumentata o è rimasta invariata. In particolare, solo il 12% dei costruttori edili ha temporaneamente ridotto l’attività, un dato che dimostra la resistenza del settore.
IL NODO DELLE POLITICHE GOVERNATIVE
Oltre ai costi e alla scarsa manodopera, anche l’incertezza riguardo alle politiche governative e le limitazioni finanziarie rappresentano una sfida. Per farvi fronte, le aziende propongono la riduzione degli ostacoli governativi che limitano l’offerta di alloggi, seguito dalla revisione delle politiche per attrarre lavoratori qualificati dall’estero e, in ultimo, l’introduzione di incentivi finanziari più efficaci per stimolare il mercato.
A livello locale, i costruttori italiani riconoscono preoccupazioni del tutto simili a quelle globali, ma con ordini di priorità differenti. Per più della metà degli intervistati del nostro Paese (52,5%), la sfida principale del settore è l’incertezza legata alle politiche governative, un dato che supera di gran lunga la media globale del 39,5%. Questa è seguita a breve distanza dalla carenza di manodopera (42.5%, a fronte di un dato generale del 48.5%) e infine dagli ostacoli posti dai vincoli finanziari (32,5%, unico dato in linea con la media globale del 32,5%).
ARANCIO: “PROSPETTIVE INEDITE PER AFFRONTARE LA CRISI”
“In linea con la tendenza globale, anche nel nostro Paese abbiamo osservato le complessità che hanno caratterizzato il business delle costruzioni negli ultimi mesi. Tuttavia – nota Fabio Arancio, Regional Manager Italy di PlanRadar – a fronte di tali problematiche, quasi il 70% degli intervistati italiani ha dichiarato di stare esplorando attivamente nuove opportunità di crescita, un dato nettamente al di sopra della media globale del 54,5%. Questo risultato dimostra come le aziende italiane stiano affrontando la crisi aprendosi a prospettive inedite, all’interno di un comparto che fino ad oggi ha operato principalmente in maniera tradizionale”.
VAN DE RIJDT: “OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI INTERNI”
“In un contesto di tassi d’interesse elevati e rallentamento della domanda, le aziende hanno l’opportunità di concentrarsi sull’ottimizzazione dei processi interni. Questa preparazione – sottolinea Sander van de Rijdt, Co-Founder e CEO di PlanRadar – sarà fondamentale quando i tassi d’interesse inizieranno a diminuire, come previsto dopo gli interventi recenti della BCE e della FED. Soluzioni digitali come PlanRadar offrono strumenti flessibili e intuitivi per tutti i professionisti coinvolti nei progetti, facilitando la gestione e l’ottimizzazione del lavoro.”
Costi stellari e carenza di manodopera: queste le principali problematiche che deve affrontare l’edilizia residenziale certificate da un nuovo studio di PlanRadar con quasi l’80% degli operatori interpellati a livello globale che si dice sotto pressione in questo senso. In Italia, questa percentuale si attesta invece al 65%: oltre un terzo dei costruttori italiani ha infatti dichiarato che i costi sono rimasti invariati, il secondo valore più alto tra tutti i Paesi intervistati.
SCARSA MANODOPERA IL PROBLEMA PRINCIPALE NEL MONDO
Il report – Global Housebuilders’ Survey 2024, al quale hanno preso parte 669 società di 17 Paesi diversi – evidenzia che la sfida principale è rappresentata dalla carenza di manodopera. Essa contribuisce in modo significativo all’aumento dei costi, con quasi due terzi degli intervistati che dichiara di dover affrontare aumenti salariali, e oltre il 75% che cita ritardi nei progetti per lo stesso motivo, con una conseguente riduzione della produttività. Secondo il 65% dei costruttori, gli investimenti in tecnologia aumenterebbero la redditività grazie a un miglioramento dell’efficienza. Tuttavia, nonostante il riconoscimento del potenziale di queste soluzioni tecnologiche, la loro implementazione procede lentamente.
LA DOMANDA DI ABITAZIONI RESTA FORTE
Dall’analisi è emerso che nonostante il quadro macroeconomico nazionale presenti una contrazione del numero di abitazioni compravendute (-7%) e in generale una flessione negativa della nuova edilizia abitativa (-55%), come rilevato da Ance, la domanda resta notevole sia a livello italiano sia globale: circa il 75% degli intervistati ha infatti affermato che la richiesta di servizi nell’ultimo anno è aumentata o è rimasta invariata. In particolare, solo il 12% dei costruttori edili ha temporaneamente ridotto l’attività, un dato che dimostra la resistenza del settore.
IL NODO DELLE POLITICHE GOVERNATIVE
Oltre ai costi e alla scarsa manodopera, anche l’incertezza riguardo alle politiche governative e le limitazioni finanziarie rappresentano una sfida. Per farvi fronte, le aziende propongono la riduzione degli ostacoli governativi che limitano l’offerta di alloggi, seguito dalla revisione delle politiche per attrarre lavoratori qualificati dall’estero e, in ultimo, l’introduzione di incentivi finanziari più efficaci per stimolare il mercato.
A livello locale, i costruttori italiani riconoscono preoccupazioni del tutto simili a quelle globali, ma con ordini di priorità differenti. Per più della metà degli intervistati del nostro Paese (52,5%), la sfida principale del settore è l’incertezza legata alle politiche governative, un dato che supera di gran lunga la media globale del 39,5%. Questa è seguita a breve distanza dalla carenza di manodopera (42.5%, a fronte di un dato generale del 48.5%) e infine dagli ostacoli posti dai vincoli finanziari (32,5%, unico dato in linea con la media globale del 32,5%).
ARANCIO: “PROSPETTIVE INEDITE PER AFFRONTARE LA CRISI”
“In linea con la tendenza globale, anche nel nostro Paese abbiamo osservato le complessità che hanno caratterizzato il business delle costruzioni negli ultimi mesi. Tuttavia – nota Fabio Arancio, Regional Manager Italy di PlanRadar – a fronte di tali problematiche, quasi il 70% degli intervistati italiani ha dichiarato di stare esplorando attivamente nuove opportunità di crescita, un dato nettamente al di sopra della media globale del 54,5%. Questo risultato dimostra come le aziende italiane stiano affrontando la crisi aprendosi a prospettive inedite, all’interno di un comparto che fino ad oggi ha operato principalmente in maniera tradizionale”.
VAN DE RIJDT: “OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI INTERNI”
“In un contesto di tassi d’interesse elevati e rallentamento della domanda, le aziende hanno l’opportunità di concentrarsi sull’ottimizzazione dei processi interni. Questa preparazione – sottolinea Sander van de Rijdt, Co-Founder e CEO di PlanRadar – sarà fondamentale quando i tassi d’interesse inizieranno a diminuire, come previsto dopo gli interventi recenti della BCE e della FED. Soluzioni digitali come PlanRadar offrono strumenti flessibili e intuitivi per tutti i professionisti coinvolti nei progetti, facilitando la gestione e l’ottimizzazione del lavoro.”

