20 Dicembre 2023

Mario Cucinella firma il Nuovo Ospedale di Cremona

(fonte Pambianconews)

Un nuovo modello di architettura sanitaria dal quale emerge una visione della salute in stretta connessione con i sistemi territoriali e la rete sanitaria assistenziale. E’ il progetto del Nuovo Ospedale di Cremona che si è aggiudicato un concorso internazionale. A disegnare il nuovo ecosistema lo studio MCA – Mario Cucinella Architects di Mario Cucinella che ha battuto gli altri finalisti: Park Associati, Foster + Partners, Baumschlager Eberle Architekten e OMA – Office for Metropolitan Architecture Stedebouw. Il Nuovo Ospedale di Cremona – afferma l’architetto Cucinella – potrà rappresentare un modello per l’architettura sanitaria sotto più aspetti ad iniziare dal bando che, con le sue linee guida, ha rimesso al centro la qualità dell’architettura come fattore centrale per il benessere psico-fisico. Diverse sono le sfide che siamo chiamati ad affrontare: dal progettare spazi che si prendano cura non solo dei degenti ma di tutte le persone che quotidianamente vivono un ospedale – pensiamo a chi ci lavora – alla capacità di prevedere edifici capaci di trasformarsi e adattarsi alle mutevoli condizioni (non solo alle ultime emergenze sanitarie, ma anche alle continue evoluzioni in campo medico che comportano innovazioni anche strutturali). Dobbiamo tornare a un’idea di ospedale che sia parte della vita della città e non unicamente un luogo di cura: Cremona ha fatto una scelta importante e di qualità, che farà scuola non solo in Italia“.
La struttura si integra con il contesto socioculturale, diventando centro sanitario che non ospita solo servizi di diagnosi e cura, ma anche spazi di interazione sociale. Il progetto integra la struttura radiale di percorsi e spazi urbani tipici di Cremona, per definire l’area quale nuovo centro di attrazione, e la composizione altimetrica delle terrazze fluviali caratterizzata da argini e passeggiate sospese. Inoltre, considera la necessità di creare un sistema resiliente, capace di adattarsi al mutare delle esigenze sociali economiche ed ambientali.
Il Nuovo Ospedale, che si sviluppa in continuità con il paesaggio del Parco della Salute, segue un andamento semicircolare. Gli spazi sono proposti come core centrali dai quali possono scaturire nuove aree di espansione: la copertura verde si relaziona con il paesaggio circostante. Le funzioni di asilo ed aree legate all’educazione, attualmente presenti nel complesso, sono integrate da una biblioteca e residenze temporanee.
L’edificio vuole essere una ‘città nella città’ dove molteplici funzioni e relazioni trovano spazio in un’unica infrastruttura complessa. Sviluppato su sette livelli fuori terra, è suddiviso in due corpi principali che si connettono a livello 00, in corrispondenza con il principale accesso sanitario: un cuore centrale, caratterizzato dalla piastra tecnologica che accoglie il blocco operatorio diviso in quattro settori (emergenza, cardiovascolare, multifunzionale, chirurgia minore), e una struttura in elevazione caratterizzata dalla presenza di servizi sanitari a media/bassa tecnologia. La considerazione del paziente come centro fondamentale del sistema ospedaliero ha orientato la strategia progettuale: da una parte il paziente troverà in ospedale ambienti differenti a seconda dei percorsi e dell’intensità di cura che dovrà seguire; d’altra parte, si rompe l’isolamento dei vari reparti, non più “celle” distinte ma gruppi di professionalità diverse (medici ed infermieri) che operano sullo stesso paziente. Altro tema centrale è la flessibilità di gestione dell’ospedale che, già dalla sua progettazione, si deve preparare al nuovo, con spazi e modalità adatti: così nel progetto si facilita il riassetto degli ambiti di degenza per rispondere al mutare delle necessità sanitarie (il 20% delle camere di degenza può essere trasformata in area di terapia intensiva con interposizione di un filtro, e l’80% può essere trasformato in camera a due letti, al fine di poter far fronte ad esigenze improvvise di posti-letto).
I servizi assistenziali rappresentano il ponte tra l’Ospedale e il territorio che lo circonda. Si tratta del Pronto Soccorso, al piano 00, rispecchia lo schema dell’’Ospedale nell’ospedale’ ed è in grado di funzionare autonomamente dal resto della struttura. È prevista anche una sezione autonoma per la gestione del paziente infetto con collegamento diretto e dedicato con aree di degenza precettabili in caso di emergenza sanitaria. La diagnostica per immagini, sempre al piano 00,  è contigua al Pronto Soccorso, al Blocco operatorio e alle degenze intensive ai quali è collegato tramite corridoi dedicati. L’area ambulatoriale si trova al piano 01, fuori dagli altri percorsi, in connessione con le aree destinate alla prenotazione e all’accettazione.