12 Febbraio 2025
Milano-Cortina 2026: ultimate le palazzine del Villaggio Olimpico all’ex Scalo di Porta Romana
Milano-Cortina 2026: ultimate le palazzine del Villaggio Olimpico all’ex Scalo di Porta Romana
(fonte Pambianco Real Estate)
A sancire il countdown ufficiale all’inizio dei giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026 non solo la cerimonia del ‘One year to go‘ ma anche l’annuncio del completamento delle costruzioni delle sei palazzine che andranno a comporre il prossimo Villaggio Olimpico. Annuncio arrivato dallo stesso fondatore e CEO di Coima Sgr, Manfredi Catella, in occasione della visita istituzionale per verificare lo stadio avanzamento lavori durante la quale è stata confermato che la consegna alla Fondazione incaricata dei Giochi avverrà con un anticipo di sei mesi rispetto all’evento.
Non solo Giochi Olimpici: il piano di sviluppo residenziale dello Scalo, che consta di studentato e abitazioni, andrà a contribuire al Piano Casa del Comune di Milano che comprende la realizzazione di circa 320 unità abitative in edilizia sociale o convenzionata di cui beneficeranno oltre 2.500 persone, e al piano abitativo sostenibile promosso da Confindustria a sostegno della mobilità territoriale e dell’inclusione lavorativa dei dipendenti delle aziende che vivono lontano dai luoghi di lavoro.
Dopo la manifestazione olimpica si avvierà la fase di riconsegna progressiva degli spazi al Fondo Coima Olympic Village, partecipato da Coima Esg City Impact Fund, il Fondo Nazionale Abitare Sociale, promosso e gestito da Cdp Real Asset Sgr ed il Fondo Coima Housing, partecipato da Intesa Sanpaolo (banca finanziatrice del progetto con un sustainability-linked loan da 250 milioni di euro) e daoima Esg City Impact Fund. Contestualmente, inizierà la conversione degli spazi per accogliere gli studenti già nell’Anno Accademico 2026/2027, coinvolgendo le principali università di Milano, già a partire dal mese di giugno 2025, per la pubblicizzazione dei posti letto presso i propri studenti.
Infatti, sin dall’inizio della progettazione da parte dello Studio di Architettura Skidmore, Owings & Merrill – SOM, il Villaggio è stato concepito tenendo conto della configurazione post Olimpiadi, provando a minimizzare i lavori di riconversione in strutture permanenti e i relativi impatti ambientali. In particolare, i circa 10.000 mq adibiti a servizi per gli atleti (spazi dedicati a palestra, coworking, ristorazione e strutture medico-sanitarie) diventeranno servizi privati di interesse pubblico che possano contribuire all’attivazione del quartiere stesso e dello studentato.
Modello di sostenibilità integrata, il Villaggio Olimpico presenta edifici a zero emissioni operative grazie all’efficientamento energetico, all’assenza di combustibili fossili e all’uso di pompe di calore e alla produzione di energia elettrica tramite impianti fotovoltaici. Gli edifici sono certificati LEED Gold, garantendo elevati standard ambientali. La costruzione ha adottato tecniche di prefabbricazione che hanno garantito tempi certi di realizzazione e un minore impatto ambientale, utilizzando il legno come materiale sostenibile per le pareti delle facciate. La mobilità sostenibile è incentivata con percorsi ciclabili, parcheggi per bici e colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
“I lavori procedono in modo spedito ed il loro completamento è previsto con un anticipo di tre mesi rispetto alle tempistiche inizialmente preventivate. Nonostante gli extra-costi di costruzione si attestino a circa 40 milioni di euro rispetto al dossier olimpico, il lavoro nei cantieri non si è interrotto, confidando nella rassicurazione del Governo su una soluzione a breve per consentire il completamento del progetto. Inoltre, stiamo collaborando con la fondazione Milano-Cortina per consegnare gli immobili già arredati in modo da evitare gli sprechi ed ottimizzare i tempi. Il nostro obiettivo è la riconsegna degli spazi entro fine marzo, in modo da aprire lo studentato già a settembre 2026, rappresentando così una delle riconversioni più rapide nella storia degli eventi temporanei”. Questo il primo commento di Manfredi Catella con riferimento all’accessibilità dello studentato racconta: “la tariffa media dei 1700 posti letto che verranno messi a disposizione sarà pari a 650 euro, ben al di sotto della media degli attuali prezzi della città per sistemazioni paragonabili pari a circa 900 euro mensili”.
Non solo posti letto, Manfredi Catella parla di “studentato aperto, perfettamente integrato con la città” e dotato di tutti i servizi di prossimità necessari: “undicimila metri quadrati di negozi, poliambulatori e impianti sportivi che lo renderanno un vero e proprio quartiere con un’attenzione elevatissima al tema della sostenibilità ambientale in tutte le fasi della sua costruzione”.
E, a proposito della capacità di Milano di continuare ad attrarre capitali stranieri commenta così a Pambianco Real Estate: “Nella nostra compagine di investitori si annoverano importanti attori istituzionali internazionali che condividono la nostra visione e ci continuano a sostenere nel perseguirla. La finanza ed in particolare gli investitori che hanno un orizzonte di medio-lungo termine, come i fondi sovrani, possono aiutare nel finanziare complesse operazione di trasformazione della città come quelle che stanno caratterizzando la città di Milano”.
Un commento finale sulla capacità di continuare ad attrarre risorse e sulla percezione di cui gode l’Italia all’estero: “I capitali stranieri sono attratti dalla certezza delle regole e delle tempistiche. È un momento propizio per gli investimenti nel nostro paese, ad oggi in una posizione privilegiata rispetto ad altri stati europei, come Francia e Germania verso i quali, in passato, erano dirottati la maggior parte dei capitali. Un momento propizio che, come italiani, abbiamo il dovere di cogliere”.
Non solo Giochi Olimpici: il piano di sviluppo residenziale dello Scalo, che consta di studentato e abitazioni, andrà a contribuire al Piano Casa del Comune di Milano che comprende la realizzazione di circa 320 unità abitative in edilizia sociale o convenzionata di cui beneficeranno oltre 2.500 persone, e al piano abitativo sostenibile promosso da Confindustria a sostegno della mobilità territoriale e dell’inclusione lavorativa dei dipendenti delle aziende che vivono lontano dai luoghi di lavoro.
Dopo la manifestazione olimpica si avvierà la fase di riconsegna progressiva degli spazi al Fondo Coima Olympic Village, partecipato da Coima Esg City Impact Fund, il Fondo Nazionale Abitare Sociale, promosso e gestito da Cdp Real Asset Sgr ed il Fondo Coima Housing, partecipato da Intesa Sanpaolo (banca finanziatrice del progetto con un sustainability-linked loan da 250 milioni di euro) e daoima Esg City Impact Fund. Contestualmente, inizierà la conversione degli spazi per accogliere gli studenti già nell’Anno Accademico 2026/2027, coinvolgendo le principali università di Milano, già a partire dal mese di giugno 2025, per la pubblicizzazione dei posti letto presso i propri studenti.
Infatti, sin dall’inizio della progettazione da parte dello Studio di Architettura Skidmore, Owings & Merrill – SOM, il Villaggio è stato concepito tenendo conto della configurazione post Olimpiadi, provando a minimizzare i lavori di riconversione in strutture permanenti e i relativi impatti ambientali. In particolare, i circa 10.000 mq adibiti a servizi per gli atleti (spazi dedicati a palestra, coworking, ristorazione e strutture medico-sanitarie) diventeranno servizi privati di interesse pubblico che possano contribuire all’attivazione del quartiere stesso e dello studentato.
Modello di sostenibilità integrata, il Villaggio Olimpico presenta edifici a zero emissioni operative grazie all’efficientamento energetico, all’assenza di combustibili fossili e all’uso di pompe di calore e alla produzione di energia elettrica tramite impianti fotovoltaici. Gli edifici sono certificati LEED Gold, garantendo elevati standard ambientali. La costruzione ha adottato tecniche di prefabbricazione che hanno garantito tempi certi di realizzazione e un minore impatto ambientale, utilizzando il legno come materiale sostenibile per le pareti delle facciate. La mobilità sostenibile è incentivata con percorsi ciclabili, parcheggi per bici e colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
“I lavori procedono in modo spedito ed il loro completamento è previsto con un anticipo di tre mesi rispetto alle tempistiche inizialmente preventivate. Nonostante gli extra-costi di costruzione si attestino a circa 40 milioni di euro rispetto al dossier olimpico, il lavoro nei cantieri non si è interrotto, confidando nella rassicurazione del Governo su una soluzione a breve per consentire il completamento del progetto. Inoltre, stiamo collaborando con la fondazione Milano-Cortina per consegnare gli immobili già arredati in modo da evitare gli sprechi ed ottimizzare i tempi. Il nostro obiettivo è la riconsegna degli spazi entro fine marzo, in modo da aprire lo studentato già a settembre 2026, rappresentando così una delle riconversioni più rapide nella storia degli eventi temporanei”. Questo il primo commento di Manfredi Catella con riferimento all’accessibilità dello studentato racconta: “la tariffa media dei 1700 posti letto che verranno messi a disposizione sarà pari a 650 euro, ben al di sotto della media degli attuali prezzi della città per sistemazioni paragonabili pari a circa 900 euro mensili”.
Non solo posti letto, Manfredi Catella parla di “studentato aperto, perfettamente integrato con la città” e dotato di tutti i servizi di prossimità necessari: “undicimila metri quadrati di negozi, poliambulatori e impianti sportivi che lo renderanno un vero e proprio quartiere con un’attenzione elevatissima al tema della sostenibilità ambientale in tutte le fasi della sua costruzione”.
E, a proposito della capacità di Milano di continuare ad attrarre capitali stranieri commenta così a Pambianco Real Estate: “Nella nostra compagine di investitori si annoverano importanti attori istituzionali internazionali che condividono la nostra visione e ci continuano a sostenere nel perseguirla. La finanza ed in particolare gli investitori che hanno un orizzonte di medio-lungo termine, come i fondi sovrani, possono aiutare nel finanziare complesse operazione di trasformazione della città come quelle che stanno caratterizzando la città di Milano”.
Un commento finale sulla capacità di continuare ad attrarre risorse e sulla percezione di cui gode l’Italia all’estero: “I capitali stranieri sono attratti dalla certezza delle regole e delle tempistiche. È un momento propizio per gli investimenti nel nostro paese, ad oggi in una posizione privilegiata rispetto ad altri stati europei, come Francia e Germania verso i quali, in passato, erano dirottati la maggior parte dei capitali. Un momento propizio che, come italiani, abbiamo il dovere di cogliere”.