13 Febbraio 2023
Porta Nuova: dallo sviluppo immobiliare ritorni per 14 miliardi
Dall'inizio dei lavori a oggi lo sviluppo immobiliare di Porta Nuova a Milano ha generato un giro d'affari superiore a 10 miliardi di euro e l'impatto economico complessivo, tra costruzione e operatività, supererà i 14 miliardi nell'arco di quasi 20 anni. Ieri a Milano si è tenuto un incontro organizzato dall'Ambrosetti Club nel quale è stata presentata la sintesi del rapporto strategico elaborato da The European House-Ambrosetti per Coima dal titolo "Il valore della rigenerazione urbana del quartiere Porta Nuova a Milano".
Lo studio, scrive MF-Milano Finanza, ha misurato gli impatti della rigenerazione urbana del progetto di real estate lungo tutto il percorso di sviluppo, che si concluderà al 2026. L'investimento complessivo nell'operazione immobiliare è stato di 2,83 miliardi, di cui 1,3 miliardi sono stati costi di costruzione. Come aveva già mostrato il numero uno di Coima, Manfredi Catella, nel corso dell'ultimo Real Estate Forum a Milano, Ambrosetti ha calcolato che nella fase di costruzione, ogni euro investito nel progetto di riqualificazione ha generato 1,7 euro nell'economia. Ancora più alto l'impatto di Porta Nuova una volta completata e quindi nella fase dell'operatività. Solo nel 2022 l'impatto economico totale (suddiviso tra impatto diretto, indiretto, indotto e catalizzato) ha generato un giro d'affari di 830 milioni. Oggi in sostanza per ogni euro investito in Porta Nuova se ne generano 2,4 addizionali nell'economia.
Guardando il progetto dall'alto, dal 2008 al 2026 Ambrosetti ha calcolato, tra l'impatto in fase di costruzione e quello in fase di operatività, una ricaduta complessiva prevista intorno a 14 miliardi, con un picco previsto nel 2023 (1,53 miliardi, l'anno di più grande impatto per Porta Nuova) che dovrebbe scendere a 968 milioni nel 2024, 894 milioni nel 2025 e infine 877 milioni nel 2026. Interessante poi la valutazione delle ricadute dal punto di vista geografico. Nel solo 2022, quasi un terzo dell'impatto generato ha riguardato la zona di Porta Nuova e i quartieri limitrofi (301 milioni), una quota anche maggiore è l'impatto del progetto per la Lombardia (423 milioni) ma l'area al centro di Milano ha avuto una ricaduta anche sul territorio nazionale, con un impatto stimato in 280 milioni.
Lo stesso spaccato geografico, considerato sul periodo 2008-2022 vede la generazione di 2,4 miliardi per Porta Nuova e quartieri limitrofi, 5,33 miliardi generati per la Lombardia e 2,39 miliardi di impatto economico sull'Italia. Il tutto considerando che complessivamente, tra costruzione e operatività, Porta Nuova ha sostenuto quasi 5.000 posti di lavoro medi all'anno. Molti numeri, anche se in realtà grande spazio è stato dato alle ricadute in termini di impatto sociale del progetto. Ambrosetti ad esempio ha presentato un indice di Vivacità, dal quale emerge che grazie all'intervento di riqualificazione Porta Nuova è oggi il terzo quartiere più vivace di Milano (dopo Brera e San Babila-Duomo).
Lo studio, scrive MF-Milano Finanza, ha misurato gli impatti della rigenerazione urbana del progetto di real estate lungo tutto il percorso di sviluppo, che si concluderà al 2026. L'investimento complessivo nell'operazione immobiliare è stato di 2,83 miliardi, di cui 1,3 miliardi sono stati costi di costruzione. Come aveva già mostrato il numero uno di Coima, Manfredi Catella, nel corso dell'ultimo Real Estate Forum a Milano, Ambrosetti ha calcolato che nella fase di costruzione, ogni euro investito nel progetto di riqualificazione ha generato 1,7 euro nell'economia. Ancora più alto l'impatto di Porta Nuova una volta completata e quindi nella fase dell'operatività. Solo nel 2022 l'impatto economico totale (suddiviso tra impatto diretto, indiretto, indotto e catalizzato) ha generato un giro d'affari di 830 milioni. Oggi in sostanza per ogni euro investito in Porta Nuova se ne generano 2,4 addizionali nell'economia.
Guardando il progetto dall'alto, dal 2008 al 2026 Ambrosetti ha calcolato, tra l'impatto in fase di costruzione e quello in fase di operatività, una ricaduta complessiva prevista intorno a 14 miliardi, con un picco previsto nel 2023 (1,53 miliardi, l'anno di più grande impatto per Porta Nuova) che dovrebbe scendere a 968 milioni nel 2024, 894 milioni nel 2025 e infine 877 milioni nel 2026. Interessante poi la valutazione delle ricadute dal punto di vista geografico. Nel solo 2022, quasi un terzo dell'impatto generato ha riguardato la zona di Porta Nuova e i quartieri limitrofi (301 milioni), una quota anche maggiore è l'impatto del progetto per la Lombardia (423 milioni) ma l'area al centro di Milano ha avuto una ricaduta anche sul territorio nazionale, con un impatto stimato in 280 milioni.
Lo stesso spaccato geografico, considerato sul periodo 2008-2022 vede la generazione di 2,4 miliardi per Porta Nuova e quartieri limitrofi, 5,33 miliardi generati per la Lombardia e 2,39 miliardi di impatto economico sull'Italia. Il tutto considerando che complessivamente, tra costruzione e operatività, Porta Nuova ha sostenuto quasi 5.000 posti di lavoro medi all'anno. Molti numeri, anche se in realtà grande spazio è stato dato alle ricadute in termini di impatto sociale del progetto. Ambrosetti ad esempio ha presentato un indice di Vivacità, dal quale emerge che grazie all'intervento di riqualificazione Porta Nuova è oggi il terzo quartiere più vivace di Milano (dopo Brera e San Babila-Duomo).