23 Ottobre 2024
Ricerca Changes Unipol-Ipsos: il taglio dei tassi della BCE
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Una nuova ricerca Changes Unipol, elaborata da Ipsos, rileva le reazioni e le opinioni degli italiani in merito alla riduzione dei tassi di interesse avviata lo scorso mese di giugno e dopo che quest’oggi la Banca Centrale Europea ha annunciato un nuovo ulteriore taglio di 0,25 punti base.
L’impatto della riduzione dei tassi da parte della BCE su finanziamenti e mutui
Il 34% degli italiani in cerca della casa ritiene che il taglio dei tassi da parte della BCE rappresenti un incentivo alla sottoscrizione di un mutuo soprattutto per la prima casa. Minor impatto, invece, sui progetti relativi alle seconde case (16%) e alle ristrutturazioni (21%).
In particolare, il taglio dei tassi rappresenta un importante incentivo a ricorrere al mutuo prima casa soprattutto tra i giovani della Gen Z che hanno il progetto casa (51%). Per l’acquisto della seconda abitazione, invece, i più motivati sono Gen X (21%) e Baby Boomer (23%), mentre per la ristrutturazione, Gen Z (32%) e Gen X (27%).
I Millennial sono, invece, i più propensi a rinegoziare il mutuo (47% rispetto a una media nazionale del 38%). Più scettici, invece, Gen Z (34%) e Baby Boomer (27%), molti dei quali, però, hanno già rinegoziato in passato.
A livello di percentuale, il taglio dei tassi ulteriore desiderato è, in media, del 2,6%. 1 su 5 tra Millenial, Gen X e Baby Boomer desidera, però, un ulteriore taglio di oltre il 2%.
L’analisi evidenzia come per 6 italiani su 10 il tasso di interesse ritenuto poco conveniente determina la decisione di rimandare la sottoscrizione di un mutuo, soprattutto tra i Baby Boomer (65%). Al contrario la Gen Z (48%), più delle altre, non è disposta ad aspettare.
Leggi il Comunicato Stampa completo.
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In particolare, il taglio dei tassi rappresenta un importante incentivo a ricorrere al mutuo prima casa soprattutto tra i giovani della Gen Z che hanno il progetto casa (51%). Per l’acquisto della seconda abitazione, invece, i più motivati sono Gen X (21%) e Baby Boomer (23%), mentre per la ristrutturazione, Gen Z (32%) e Gen X (27%).
I Millennial sono, invece, i più propensi a rinegoziare il mutuo (47% rispetto a una media nazionale del 38%). Più scettici, invece, Gen Z (34%) e Baby Boomer (27%), molti dei quali, però, hanno già rinegoziato in passato.
A livello di percentuale, il taglio dei tassi ulteriore desiderato è, in media, del 2,6%. 1 su 5 tra Millenial, Gen X e Baby Boomer desidera, però, un ulteriore taglio di oltre il 2%.
L’analisi evidenzia come per 6 italiani su 10 il tasso di interesse ritenuto poco conveniente determina la decisione di rimandare la sottoscrizione di un mutuo, soprattutto tra i Baby Boomer (65%). Al contrario la Gen Z (48%), più delle altre, non è disposta ad aspettare.
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