02 Ottobre 2023

SECAP - Via al progetto di recupero dell’ex ospizio Cottolengo

È stato stipulato il contratto tra l’amministrazione comunale di Vinovo e SECAP, l’impresa aggiudicataria dell’appalto integrato di progettazione ed esecuzione dei lavori di riqualificazione dell’Ex ospizio Cottolengo di Vinovo, che saranno finanziati con i fondi ottenuti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La gara, condotta dalla Città Metropolitana di Torino e dal Comune di Vinovo, ha individuato infatti, quale migliore offerta, quella presentata dal raggruppamento SECAP spa – Consorzio San Luca Srl, per un importo definitivo di aggiudicazione pari ad 6 milioni 283 mila 444 euro comprensivo di importo lavori e progettazione definitiva ed esecutiva.
In questa prima fase verrà espletata l’attività di progettazione e su questo tema è previsto un percorso di partecipazione attiva alla progettazione, che permetterà di garantire la realizzazione di uno spazio di formazione, condivisione e di promozione della creatività urbana. Gli spazi saranno organizzati secondo le esigenze espresse dall’utenza in fase preliminare.
Il progetto prevede un restauro conservativo in grado di recuperare e portare alla luce ogni elemento filologico di valore dell’”Ex Ospizio”, attraverso la partecipazione dei cittadini che potranno partecipare attivamente per ridare lustro e valore ad un edificio “significativo della memoria”, il cui ricordo verrà sviluppato attraverso immagini, suoni, odori, emozioni o , banalmente, singoli oggetti restaurati o messi a disposizione dai cittadini, capaci di divulgare il valore intrinseco dell’intervento per l’intera comunità.
A questo proposito SECAP ha proposto di indire un concorso artistico rivolto proprio alla cittadinanza finalizzato alla raccolta di proposte ed idee per un “recupero partecipato” delle vecchie botti e della vasca presente in giardino, e più in generale per la valorizzazione di tutto il fabbricato, che rappresenta un “elemento significativo della memoria”  del territorio e il cui ricordo potrà essere trasmesso attraverso immagini, suoni, odori, emozioni o, più semplicemente, singoli oggetti restaurati o messi a disposizione dai cittadini, capaci di divulgare il valore intrinseco dell’intervento per l’intera comunità.
Sarà inoltre realizzato un modello digitale 3D dell’edificio (BIM) funzionale allo sviluppo multidisciplinare del progetto: la conoscenza prodotta da accurate indagini preliminari sarà alla base di un processo progettuale e di restauro che si pone come obbiettivo quello di evitare la perdita di materiale, se non laddove irrecuperabile, e di agire nel pieno rispetto dei caratteri materici, storici, tecnologici dei materiali dell’architettura e degli apparati decorativi cercando, nel contempo, di effettuare scelte compatibili con la massima attenzione al risparmio delle risorse ambientali.
Il risultato finale dell’intervento di restauro sarà dunque il recupero della struttura con la cura e l’attenzione necessaria per eliminare le cause del degrado e prolungare nel tempo, senza forzature, la vita dei manufatti.