10 Giugno 2025

Fondi immobiliari, l’Italia guida la crescita in Europa

Cresce il mercato globale dei fondi immobiliari nel 2024, con l’Italia protagonista della accelerazione in Europa, con 121,5 miliardi di asset, in aumento del 6,6% rispetto al 2023. Questo è quanto emerge dal quarantaseiesimo ‘Rapporto Fondi Immobiliari in Italia e all’Estero 2025‘, presentato oggi a Milano da Scenari Immobiliari in collaborazione con Studio Casadei. A livello mondiale, il patrimonio di fondi quotati, non quotati e reit ha superato i 4.810 miliardi, registrando un aumento annuo del 3,4%. La porzione più rilevante rimane quella dei REITs, che superano il 76%. In Europa, i fondi sono 2.007, mentre i REITs sono 258, con un capitale complessivo di 1.650 miliardi, in crescita del 3,1% in ventiquattro mesi.
Restringendo il campo ai cinque principali Paesi europei (UK compreso), si registra un fatturato 2024 di oltre 942 miliardi di euro, in crescita di 3,5 punti percentuali rispetto ai dodici mesi precedenti, e si stima un ulteriore consolidamento per il 2025, con volumi che si prevede supereranno i 991 miliardi di euro. Al vertice delle classifiche europee, dopo la Germania a 314,2 miliardi di euro e la Francia a 214 miliardi, c’è l’Italia, che è cresciuta del 6,6%, subito dietro la Spagna, che è balzata del 6,4% raggiungendo i 117 miliardi. Gli asset immobiliari detenuti direttamente da 675 fondi italiani ammontano a 139 miliardi di euro, in crescita del 6,1%. Le previsioni per il 2025 parlano di un aumento del 5,3% nel NAV, mentre la crescita degli asset immobiliari potrebbe stabilizzarsi intorno al 5%, con i veicoli vicini ai 700 in numero.
 
UN SETTORE STABILE A ANTICICLICO
Nonostante il quadro macroeconomico che rimane pieno di incertezze, il settore immobiliare risponde positivamente. Il settore è anticiclico; quel commercio dagli Stati Uniti all’Europa, che è considerato più stabile”, ha detto Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari. Riduzione dei tassi di interesse e accelerazione dei prezzi superiori all’inflazione beneficiano il mercato in Italia, stimolano la domanda di mutui e migliorano le prospettive di investimenti immobiliari. “I dati per il 2025 sono radicalmente positivi per tutti i segmenti, e tutto conferma che i fondi immobiliari torneranno ancora una volta ad essere un pilastro forte per il paese”, ha sottolineato Breglia.
Il livello di debito del sistema fondi italiano è di 59 miliardi di euro, che equivale al 43% degli asset, leggermente diminuito rispetto allo scorso anno. La redditività media è diminuita a 1,8% ROE. Come è stato sottolineato dalla Banca d’Italia nel recente Rapporto sulla Stabilità Finanziaria di aprile 2025, il rischio di liquidità che molti veicoli esteri presentano non è associato ai fondi italiani, poiché sono generalmente veicoli chiusi.
L’asset allocation del patrimonio gestito italiano ha visto variare il peso dei vari comparti, con il residenziale e il ricettivo che sono risultati in crescita”, ha rimarcato
Le prospettive per il 2025, sulla base delle indicazioni raccolte tra le Sgr che partecipano alla realizzazione del nostro Rapporto, sono di un cauto ottimismo, con incremento delle masse gestite e diversificazione dei portafogli rispetto alla composizione attuale. Attualmente il patrimonio detenuto da 60 Sgr e 675 fondi immobiliari italiani ammonta a 139 miliardi di euro, con le prime venticinque Sgr per numero di fondi immobiliari gestiti che possiedono circa seicentocinquanta veicoli, pari al novantasette per cento del totale, per un patrimonio medio di oltre 5,5 miliardi di euro”.
Le SGR italiane sono fondamentali nel settore immobiliare e solo le 25 principali gestiscono il 97% dei fondi attivi, con un valore medio di asset superiore a 5,5 miliardi di euro.