06 Novembre 2024
Affitti, il 62% degli inquilini in Italia paga il canone di locazione in ritardo
Affitti, il 62% degli inquilini in Italia paga il canone di locazione in ritardo
Il 62% degli inquilini in Italia è in ritardo con il pagamento dell’affitto. L’allarme è stato lanciato da SoloAffitti attraverso i risultati di una inchiesta condotta sulla propria banca dati secondo cui un inquilino su 2 abbandona l’abitazione senza aver completato i pagamenti dovuti. La maggior parte dei casi di insolvenza (63,9% del totale), secondo quanto evidenziato da SoloAffitti, riguarda canoni di valore inferiore ai 500 euro al mese. Al contrario, il 6,3% degli inquilini morosi paga affitti superiori ai 750 euro, evidenziando come l’insolvenza sia maggiore nei contratti di affitto a basso costo. Inoltre, nei 10 anni di locazioni analizzate, un immobile ha ospitato in media 4,7 inquilini diversi, e i proprietari hanno perso in media 9,8 mensilità a causa di morosità, con un costo legale medio di 1.800 euro per pratiche di sollecito e sfratto.
La situazione di morosità’ elevata degli affittuari italiani è aggravata dal forte squilibrio tra la crescente domanda di case in affitto (+229% nell’ultimo anno) e un’offerta che non riesce a soddisfare tale richiesta.
“Le case in realtà ci sarebbero: sono oltre 6 milioni gli immobili residenziali di proprietà di persone fisiche potenzialmente destinabili all’affitto. Uno dei motivi per i quali questi immobili vengono tenuti sfitti risiede proprio nel timore dei proprietari di incappare in inquilini morosi”, spiega Silvia Spronelli, Ceo di SoloAffitti.
Secondo i risultati dell’inchiesta di SoloAffitti, infatti, il 30% dei proprietari intervistati ha spiegato di evitare di mettere in affitto la propria casa per paura di non poter recuperare l’immobile in caso di necessità, o per mantenerla libera per esigenze future. “Una paura”, conclude Spronelli, “che si è acuita negli ultimi anni, come conseguenza del blocco degli sfratti attuato nel periodo Covid”.
La situazione di morosità’ elevata degli affittuari italiani è aggravata dal forte squilibrio tra la crescente domanda di case in affitto (+229% nell’ultimo anno) e un’offerta che non riesce a soddisfare tale richiesta.
“Le case in realtà ci sarebbero: sono oltre 6 milioni gli immobili residenziali di proprietà di persone fisiche potenzialmente destinabili all’affitto. Uno dei motivi per i quali questi immobili vengono tenuti sfitti risiede proprio nel timore dei proprietari di incappare in inquilini morosi”, spiega Silvia Spronelli, Ceo di SoloAffitti.
Secondo i risultati dell’inchiesta di SoloAffitti, infatti, il 30% dei proprietari intervistati ha spiegato di evitare di mettere in affitto la propria casa per paura di non poter recuperare l’immobile in caso di necessità, o per mantenerla libera per esigenze future. “Una paura”, conclude Spronelli, “che si è acuita negli ultimi anni, come conseguenza del blocco degli sfratti attuato nel periodo Covid”.