Casa: tassi abbattono la domanda di mutui
CRIF, richieste -22,4% nel primo semestre 2023
L’aumento dei tassi di interesse abbatte le richieste di mutui, che nel primo semestre del 2023 subiscono una brusca frenata, registrando un -22,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. È quanto emerge dal Barometro Mutui di CRIF. “L’innalzamento dei tassi di interesse fissati dalla BCE ha inevitabilmente frenato la richiesta dei mutui e, di conseguenza, le famiglie italiane hanno dovuto fare i conti con una perdita del potere d’acquisto che pesa inevitabilmente sulle decisioni di spesa”, commenta CRIF. Rimane invece pressoché stabile l’importo medio richiesto, -0,6%, pari a 144.279 euro. Analizzando le richieste, si nota che 8 su 10 hanno una durata superiore a 15 anni, “a conferma della propensione delle famiglie a privilegiare soluzioni che pesino il meno possibile sul bilancio familiare”, osserva CRIF. Per quanto riguarda la classe di età, le fasce 25-34 e 35-44 anni rappresentano il 61,3% delle richieste, cui segue quella di chi ha 45-54 anni, che rappresenta il 23,4%.