20 Febbraio 2022

Dati statistici notarili : disponibili le serie storiche 2016-2020

Sono liberamente consultabili on-line, anche con grafici animati, le serie storiche dei Dati Statistici Notarili relative al quinquennio 2016-2020 nel nuovo sito https://dsn.notariato.it/dsn. Le informazioni offrono un panorama fedele dell’attività economica del Paese, ripartita nei settori del periodico rapporto annuale a cura del Notariato italiano avviato dal 2016: dati generali, compravendite, mutui, donazioni, società e imprese, valori economici. I dati sono disponibili fino a livello territoriale regionale per tassi demografici e sono scaricabili anche in formato Excel a disposizione degli studiosi. Sono accompagnati da analisi puntuali che ne commentano l’evoluzione e dalle note sulla metodologia di rilevazione utilizzata. La rilevazione sull’attività notarile è stata condotta in modalità informatica dal Consiglio Nazionale del Notariato tramite Notartel S.p.A., società informatica del Notariato, che ha elaborato i dati dei notai in esercizio su tutto il territorio italiano. Un patrimonio di informazioni la cui raccolta ha richiesto e richiede uno sforzo non indifferente, ma che il Notariato mette a disposizione di tutti i cittadini e studiosi che vogliano guardare al passato per immaginare il futuro partendo proprio dai dati, il “petrolio” di questo scorcio di secolo. Il sito sarà periodicamente aggiornato con la pubblicazione dei rapporti annuali Dati Statistici Notarili e delle future rilevazioni a cui il Notariato dedicherà un focus specifico.


Mercato immobiliare nel quinquennio 2016 – 2020


Confrontando i dati raccolti nei cinque anni oggetto di osservazione, si può confermare che in Italia oltre la metà degli immobili abitativi viene acquistata con le agevolazioni prima casa. Comparando gli atti di compravendita di beni immobili tra loro e soffermandosi ad analizzare lo scambio di fabbricati, che rappresentano sempre il 75% del totale degli atti immobiliari in genere, si nota un incremento costante di compravendite che passa dalle 713.081 unità scambiate nel 2016 alle 853.247 del 2019, con un arresto causato sicuramente dall’emergenza sanitaria nel 2020, chiuso con lo scambio di soli 786.599 fabbricati. Incremento delle vendite, a cui, almeno sino al 2019, non ha corrisposto un aumento dei prezzi medi dei fabbricati. Il prezzo medio di un immobile abitativo è risultato infatti essere di euro 150.118 per l’anno 2016, euro 150.425 per l’anno 2017, euro 144.146 per l’anno 2018, euro 144.921 per l’anno 2019, mentre per il 2020, nonostante un decremento degli scambi, è stato registrato un aumento del prezzo medio, arrivato ad euro 151.382. Gli immobili continuano ad essere venduti più da privati che da imprese, come dimostra anche il rapporto tra fabbricati strumentali venduti da imprese (che oscilla tra il 17% ed il 18%), e quelli venduti da privati (che oscilla tra 81% e 82%). Oltre il 40% del totale dei fabbricati oggetto di compravendita rientrano nella fascia di prezzo tra 0 e 99.999 euro, mentre gli immobili scambiati di valore superiore a 1.000.000 di euro sono meno del 5% del totale.


Mutui nel quinquennio 2016 – 2020


Si conferma la prevalenza dei finanziamenti di importo fino a 150.000 euro; tengono i finanziamenti tra i 150.000 ed i 250.000 euro. Se infatti negli anni 2017 e 2018 si è registrato sempre un aumento del numero dei finanziamenti rispetto all’anno precedente, tanto da essere passati da un +4,63% ad un +6,28%, nel 2019 si è registrata una prima battuta di arresto, con una riduzione complessiva pari ad un -1,68%, seguita da un -17% nel primo semestre del 2020. Un trend che nemmeno l’ultimo semestre del 2020 ha saputo correggere. Pochi scostamenti, invece, in relazione all’età ed al genere dei mutuatari. Le età maggiormente finanziate rimangono quelle dei 18-35 e 36-45, con una tendenziale prevalenza delle donne nella fascia più giovane (18-35) e degli uomini in quella successiva (36-45).