
13 Marzo 2024
Disponibili da oggi sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate le Statistiche dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) con i dati sulle compravendite di abitazioni, uffici, negozi, depositi commerciali e terreni, aggiornate al periodo ottobre-dicembre del 2023.
Le Statistiche trimestrali rappresentano una sintesi dell’andamento dei mercati immobiliari, con dettagli per aree, capoluoghi e grandi città. Contengono i dati tratti dalle note di trascrizione degli atti di compravendita, registrati presso gli uffici di pubblicità immobiliare dell’Agenzia, integrati con gli archivi del catasto e del registro.
I tre report sono pubblicati sul sito dell’Agenzia al seguente link. Di seguito una sintesi dei dati sul settore residenziale
Per gli ultimi tre mesi del 2023 si conferma il calo già in corso delle compravendite, anche se la riduzione dei volumi di scambio è più attenuata. In totale, tra ottobre e dicembre 2023 in Italia sono state compravendute quasi 202mila abitazioni, (-3,3% rispetto al 2022, pari a circa 7mila unità). Il mese più negativo è stato novembre, con un calo del 9%, mentre a ottobre e dicembre il dato è solo dell’1%.
Guardando alle aree, il calo registrato nei comuni capoluogo è del 4,7%, pari a circa 3mila abitazioni in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dati più confortanti ninvece per i comuni minori, dove la diminuzione è invece del 2,7%.
Negativo il dato anche per le otto grandi città: -5,7%, pari a 1.800 abitazioni in meno rispetto al IV trimestre 2022. A Firenze e Roma i cali più evidenti (-8% e -11%), seguite da Torino (-3,2%) e Bologna (-5,7%), a Milano (-2,3%) e Napoli (-2,7%). Palermo è la città con la minore decrescita, pari a -1,6%.
La diminuzione degli scambi ha interessato tutto il Paese, ad eccezione del +0,4% sulle Isole, grazie ai comuni capoluogo (+2,6%). Diamentralmente opposta la situazione al Nord-Est e al Centro: qui il segno meno porta a -3,4% e a-7,1%,con punte del -10,3% nei comuni capoluogo, mentre al Nord-Ovest il calo è del 2,6% e del 2,1% al Sud.
Riguardo alle superfici anche qui il valore è in diminuzione: la superficie media delle abitazioni compravendute è di circa 106,4 mq, e il taglio più diffuso nelle compravendite rimane quello tra 50 e 85 mq.
Tra le compravendite di abitazioni, scendono quelle fatte con l’agevolazione “prima casa”, mentre salgono i tassi medi di interesse. In diminuzione la quota di acquisti con mutui ipotecari (36,9%).
Inoltre nel IV trimestre sono state acquistate circa 18.900 nuove abitazioni pari al 9,4% del totale, con un valore in crescita rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
Nei comuni capoluogo, sono state compravendute oltre 16mila unità, (+4,8%) mentre nei comuni più piccoli ci si ferma a un aumento dell’1%, pari a circa 26mila unità.
In aumento gli acquisti a Roma, Milano, Torino e Napoli, mentre nelle altre grandi città sono in diminuzione: -24% circa a Palermo, -16% a Genova, -9,6% a Bologna e -4,8% a Firenze.
In discesa la richiesta di box e posti auto: -2,1% rispetto al quarto trimestre 2022. I tassi sono negativi in quasi tutte le aree, tranne al Sud dove invece le transazioni crescono del 5,1%.
Come spiega il report, la maggior parte delle nuove locazioni riguarda case ubicate in comuni ad alta tensione abitativa (68%), anche se in questa tipologia di comuni in questi comuni la flessione (5,3%), risulta superiore a quella complessiva.
Scendendo nel dettaglio:
Il mercato immobiliare nel quarto trimestre 2023
Il mercato immobiliare nel quarto trimestre 2023 Online le statistiche Omi su compravendite di abitazioni, uffici e terreni
Disponibili da oggi sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate le Statistiche dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) con i dati sulle compravendite di abitazioni, uffici, negozi, depositi commerciali e terreni, aggiornate al periodo ottobre-dicembre del 2023.
Le Statistiche trimestrali rappresentano una sintesi dell’andamento dei mercati immobiliari, con dettagli per aree, capoluoghi e grandi città. Contengono i dati tratti dalle note di trascrizione degli atti di compravendita, registrati presso gli uffici di pubblicità immobiliare dell’Agenzia, integrati con gli archivi del catasto e del registro.
I tre report sono pubblicati sul sito dell’Agenzia al seguente link. Di seguito una sintesi dei dati sul settore residenziale
Mercato immobiliare residenziale: il report OMI
Le Statistiche trimestrali rappresentano una sintesi dell’andamento dei mercati immobiliari, con dettagli per aree, capoluoghi e grandi città, i cui dati sono tratti dalle note di trascrizione degli atti di compravendita, registrati presso gli uffici di pubblicità immobiliare dell’Agenzia, integrati con gli archivi del catasto e del registro.Per gli ultimi tre mesi del 2023 si conferma il calo già in corso delle compravendite, anche se la riduzione dei volumi di scambio è più attenuata. In totale, tra ottobre e dicembre 2023 in Italia sono state compravendute quasi 202mila abitazioni, (-3,3% rispetto al 2022, pari a circa 7mila unità). Il mese più negativo è stato novembre, con un calo del 9%, mentre a ottobre e dicembre il dato è solo dell’1%.
Guardando alle aree, il calo registrato nei comuni capoluogo è del 4,7%, pari a circa 3mila abitazioni in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dati più confortanti ninvece per i comuni minori, dove la diminuzione è invece del 2,7%.
Negativo il dato anche per le otto grandi città: -5,7%, pari a 1.800 abitazioni in meno rispetto al IV trimestre 2022. A Firenze e Roma i cali più evidenti (-8% e -11%), seguite da Torino (-3,2%) e Bologna (-5,7%), a Milano (-2,3%) e Napoli (-2,7%). Palermo è la città con la minore decrescita, pari a -1,6%.
La diminuzione degli scambi ha interessato tutto il Paese, ad eccezione del +0,4% sulle Isole, grazie ai comuni capoluogo (+2,6%). Diamentralmente opposta la situazione al Nord-Est e al Centro: qui il segno meno porta a -3,4% e a-7,1%,con punte del -10,3% nei comuni capoluogo, mentre al Nord-Ovest il calo è del 2,6% e del 2,1% al Sud.
Riguardo alle superfici anche qui il valore è in diminuzione: la superficie media delle abitazioni compravendute è di circa 106,4 mq, e il taglio più diffuso nelle compravendite rimane quello tra 50 e 85 mq.
Tra le compravendite di abitazioni, scendono quelle fatte con l’agevolazione “prima casa”, mentre salgono i tassi medi di interesse. In diminuzione la quota di acquisti con mutui ipotecari (36,9%).
Inoltre nel IV trimestre sono state acquistate circa 18.900 nuove abitazioni pari al 9,4% del totale, con un valore in crescita rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
Depositi pertinenziali, box e posti auto
Per quanto riguarda le pertinenze (cantine e soffitte), nel IV trimestre 2023 gli scambi ammontano a 42.653 con un aumento del 2,4%. Il dato rileva una crescita rispetto al III trimestre, quando il totale era invece molto negativo (-7,8%). In generale, i numeri sono quasi tutti positivi, a eccezione delle Isole.Nei comuni capoluogo, sono state compravendute oltre 16mila unità, (+4,8%) mentre nei comuni più piccoli ci si ferma a un aumento dell’1%, pari a circa 26mila unità.
In aumento gli acquisti a Roma, Milano, Torino e Napoli, mentre nelle altre grandi città sono in diminuzione: -24% circa a Palermo, -16% a Genova, -9,6% a Bologna e -4,8% a Firenze.
In discesa la richiesta di box e posti auto: -2,1% rispetto al quarto trimestre 2022. I tassi sono negativi in quasi tutte le aree, tranne al Sud dove invece le transazioni crescono del 5,1%.
Le locazioni abitative
Il totale delle abitazioni locate è di quasi 242mila, -4,6%rispetto all’anno precedente, a fronte di canoni in aumento di quasi l’1%.Come spiega il report, la maggior parte delle nuove locazioni riguarda case ubicate in comuni ad alta tensione abitativa (68%), anche se in questa tipologia di comuni in questi comuni la flessione (5,3%), risulta superiore a quella complessiva.
Scendendo nel dettaglio:
- le abitazioni locate nel segmento di lungo periodo diminuiscono del 7,6%, rispetto allo stesso periodo del 2022, con una lieve riduzione del canone annuo (-0,7%);
- le locazioni brevi rimangono stabili mentre aumenta il canone di affitto (+6,7%);
- le locazioni a canone agevolato concordato diminuiscono sia nel numero, con una flessione pari a -3,8%, sia nel canone che registra una diminuzione dell’1%;
- le locazioni con contratti agevolati per studenti diminuiscono dell’1% nel caso di abitazioni locate per intero, mentre aumentano dell’8,3% quelle locate in porzione.