05 Febbraio 2025

L’Osservatorio congiunturale Ance conferma per il 2024 il rallentamento del settore: -5,2% gli investimenti in edilizia residenziale, -22% il recupero abitativo

L’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni, curato dalla Direzione Affari Economici, Finanza e Centro Studi dell’Ance, conferma con dati e grafici il forte rallentamento delle attività registrato dagli operatori dell’edilizia. Si tratta del primo segno negativo per le costruzioni dopo un triennio di crescita eccezionale. Sulla base di dei propri calcoli, la stima Ance per l’anno appena concluso è di una flessione tendenziale degli investimenti in costruzioni del -5,3% in termini reali.
Relativamente ai singoli comparti, nel 2024 per la nuova edilizia residenziale si stima una diminuzione tendenziale degli investimenti del -5,2% in termini reali, legata all’andamento negativo dei permessi di costruire in atto dal 2022 cui si accompagna un calo dei finanziamenti erogati alle imprese. Tali dinamiche, sottolinea Ance, si inseriscono in un contesto di comparto piuttosto delicato, stretto dall’aggravarsi della “questione abitativa” e dall’assenza di una visione di lungo periodo che punti alla costruzione di nuovi alloggi in linea con le necessità della nuova domanda abitativa.
Per gli investimenti in recupero abitativo, le stime dell’Ance sono di una significativa riduzione del -22% in termini reali nel confronto con il 2023. Sul comparto, che ormai rappresenta il 40% del valore complessivo degli investimenti nel settore delle costruzioni, pesa, come già anticipato, il venir meno del Superbonus e della possibilità di utilizzare lo strumento della cessione del credito o dello sconto in fattura anche per i bonus ordinari.
Alla luce di questi dati, emerge chiaramente come gli investimenti in manutenzione straordinaria abbiano ormai occupato una posizione centrale nel settore delle costruzioni, arrivando a rappresentare – tra la componente residenziale e non abitativa – il 70% del totale degli investimenti complessivi. La sostenibilità, il contenimento dei consumi energetici e l’adattamento degli edifici agli standard moderni sono solo alcune delle motivazioni che stanno guidando questa tendenza, ridefinendo le priorità e le strategie di investimento di imprese, famiglie e operatori del settore.
nfine, il comparto delle opere pubbliche, anche grazie ai lavori del PNRR, sta acquisendo un ruolo fondamentale nella tenuta dei livelli industriali, condizionando in modo molto più incisivo rispetto al passato le dinamiche complessive del settore. La stima Ance per il 2024 è di un consistente aumento del +21% su base annua per gli investimenti in costruzioni non residenziali pubbliche. Si tratta di una crescita importante che conferma, peraltro, un trend espansivo già in atto da alcuni anni, che porta il comparto ad essere il nuovo motore di sviluppo per il settore, oltreché per l’ammodernamento infrastrutturale del Paese.
Tornando alle costruzioni, la stima Ance per l’anno in corso è di un’ulteriore flessione del -7% su base annua dei livelli produttivi, in peggioramento rispetto al calo stimato per l’anno 2024. Questo risultato è fortemente influenzato dal mancato apporto della manutenzione straordinaria abitativa, in significativa riduzione del -30,0% su base annua, conseguenza diretta dell’ulteriore rimodulazione delle aliquote fiscali. Tali agevolazioni, infatti, dal primo gennaio 2025 scendono al 50% per gli interventi di riqualificazione abitativa riguardanti la prima casa e al 36% per le seconde case.
Con riferimento agli altri comparti, si stima un ulteriore ridimensionamento nei livelli produttivi per la nuova edilizia abitativa, per la quale l’Ance prevede un calo del -2,6% su base annua, in considerazione della contrazione dei permessi riferiti alle nuove superfici abitative concesse. Di contro, per i nuovi investimenti non residenziali privati la previsione è di un aumento tendenziale del +3,2%. Tale dinamica positiva è sostenuta dal buon andamento dei permessi di costruire, che nel corso del 2024 continuano a mostrare valori positivi in termini di nuove superfici autorizzate. Positivo è anche l’andamento delle compravendite immobiliari.
Al link in calce sono disponibili la versione integrale dell'OsservatorioCongiunturale, la Nota di sintesi e le slide di presentazione dell'Osservatorio
https://ance.it/2025/01/osservatorio-congiunturale-sullindustria-delle-costruzioni-2025/