27 Novembre 2024

Milano, nell’hinterland il costo di affitto delle case è salito del 39% in 8 anni
 

Il mercato immobiliare di Milano non conosce crisi. Non solo nel centro città ma anche nelle zone periferiche. Negli ultimi 8 anni, i canoni di affitto sono aumentati in misura uguale nel centro di Milano e in periferia: si parla, infatti, di poco più del 42% nel capoluogo e del +39% nei comuni limitrofi. E’ quanto messo in luce dall’ultimo report di Immobiliare.it Insights secondo cui, sul fronte delle vendite, il gap tra il comune e il circondario si è allargato in maniera ben più rilevante: in città, comprare casa oggi costa circa il 50% in più rispetto al 2016, mentre in provincia il 18% in più.
“Nel 2016, per permettersi una casa a Milano bisognava mettere in conto una spesa di circa 3.600 euro/mq, mentre in periferia di meno di 1.900 euro/mq”, spiegano gli esperti di Insights. “Adesso, invece, il costo delle case nel capoluogo meneghino supera i 5.400 euro/mq, con l’hinterland che è invece rimasto a 2.240 euro/mq. In sostanza, oggi comprando in periferia si spende meno della metà rispetto a un acquisto nel comune”.
Il comune dell’hinterland che più si avvicina a Milano è Assago, dove chi vende un immobile chiede in media oltre 3.800 euro/mq. Seguono Segrate, con 3.450 euro/mq medi, e Cernusco sul Naviglio, con 3.350 euro/mq. Il comune in cui, invece, i prezzi medi sono saliti di più nel confronto con 8 anni fa è Sesto San Giovanni, in crescita del 46% e fermo attualmente a poco meno di 2.900 euro/mq.
E cosa dire dei canoni di locazione? Otto anni fa il costo medio di affitto a Milano ammontava a 15,7 euro/mq, a fronte dei circa 9 della periferia. Oggi, invece, il canone in centro ha sfondato il tetto dei 22 euro/mq di media, mentre nei comuni adiacenti bisogna sborsare 12,6 euro/mq, con un risparmio dunque pari a quasi 10 euro/mq tra le due soluzioni.
“I canoni di affitto hanno conosciuto aumenti simili in città e nell’hinterland, sebbene questo rimanga senza dubbio più economico, per la crescente domanda che ha interessato i comuni limitrofi a Milano negli ultimi anni”, spiega  Antonio Intini, chief business development officer di Immobiliare.it. “La continua crescita dei prezzi del capoluogo, infatti, ha spinto studenti e giovani lavoratori a cercare soluzioni abitative altrove, in località anche distanti dal centro cittadino ma comunque ben collegate grazie alla rete dei trasporti pubblici. Un processo che ha inevitabilmente condotto a una rivalutazione degli immobili, anche in comuni meno centrali”.
Il comune dell’hinterland milanese più caro per chi desidera prendere un immobile in locazione è Vimodrone, con 16,3 euro/mq di media. Al secondo posto si trova Assago, con 15,8 euro/mq medi, davanti a Cernusco sul Naviglio (15,2 euro/mq) e Segrate (14,9 euro/mq). Vimodrone è anche il comune prossimo a Milano ad aver visto crescere maggiormente i canoni dal 2016 a oggi, su quasi del 59% nel periodo.