29 Gennaio 2025

Monza è il capoluogo di provincia più appetibile nel real estate italiano

Monza è il capoluogo di provincia più appetibile nel real estate italiano
E’ Monza la sorpresa dell’ultima edizione del Market Appeal Index, lo studio elaborato da Immobiliare.it Insights che misura l’appetibilità dei mercati immobiliari nei capoluoghi di provincia italiani. La cittadina lombarda, a poca distanza da Milano, ha ottenuto il primo piazzamento con 94,3 punti su un massimo di 100, seguito da Bergamo (93) che ha conquistato il secondo gradino del podio. Segue Pisa (91,3), che ha superato Padova (90,7) nella corsa alla terza posizione. A breve distanza un’altra città toscana, Lucca, con 89,7 punti. La Lombardia è la regione meglio rappresentata nella top-10: in sesta posizione si trova infatti Como (85,3), che ha guadagnato 2 posizioni rispetto allo scorso anno, seguita – quasi a parimerito – da Treviso (83,3) e Reggio nell’Emilia (83). In recupero di 4 posizioni rispetto a 12 mesi fa Livorno, nona con 78 punti, e al decimo posto un altro capoluogo lombardo: Mantova (77,7).
Bisogna scendere fino alla 30esima posizione per trovare un capoluogo del Sud Italia, per la precisione Siracusa, con un punteggio complessivo di 65,3, che guadagna ben 4 posizioni rispetto a un anno fa.
Andando a indagare gli outlier della classifica si trova Enna (31,7) che, seppur 76esima, ha recuperato addirittura 21 posizioni rispetto a 12 mesi fa. Latina (62), ora in 35esima posizione, ne ha guadagnate invece 14. Bene anche Ancona (74,7), ora 13esima appena fuori dalla top-10, che è salita di 12 posti. Record negativo invece per Caserta (56,3), che ha perso 20 posizioni ed è scivolata al 44esimo posto, e Biella (54,7) che ne ha scalate 18 finendo 47°.
E cosa dire delle grandi città? Milano (con un punteggio di 100/100), si è confermato il principale polo economico del Paese e città dallo sviluppo edilizio sempre più accentuato, anche per la mole crescente di eventi internazionali che ospita. Segue, come lo scorso anno, Roma – il cui mercato delle case è stato fortemente influenzato dall’avvento del Giubileo – che accorcia la distanza arrivando a un punteggio complessivo di 86,1 (prima 83,3). Ha guadagnato una posizione Bologna, il cui punteggio tuttavia si è ridotto rispetto al 2024, 72,2. Appena fuori dal podio, con 66,7 punti, la città di Firenze.”Eventi e manifestazioni di grande portata hanno un forte impatto sul tessuto urbano delle città, stimolando interventi di mobilità urbana e recupero di aree dismesse, quando non di interi quartieri – afferma Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it – Dinamiche che hanno un impatto diretto sul mercato immobiliare, trasformando la città in un polo di attrazione per capitali e rendendola sempre più interessante per acquirenti e investitori”.Ha mantenuto la posizione in classifica Torino, quinta con un punteggio di 61,1, di molto inferiore però rispetto a quello di 12 mesi fa (75). Prima tra le città del Sud Italia Bari (55,6), che si è confermata una città vivace dal punto di vista immobiliare, a cui segue un’altra grande città del Nord ovvero Verona (52,8), che ha perso una posizione rispetto allo scorso anno.
Nella parte basse della classifica si trovano a parimerito (41,7) Genova e Catania, e quest’ultima è la vera sorpresa dal momento che ha recuperato ben 3 posizioni rispetto al 2024. Chiudono, con un divario decisamente ampio, Venezia e Napoli, entrambe a 27,8, e in ultima posizione Palermo (16,7).