15 Maggio 2023

Rapporto dati statistici notarili 2022 sull’andamento del mercato immobiliare

E’ online l’ultimo Rapporto Dati Statistici Notarili (DSN) 2022 relativo alle compravendite di immobili, mutui e donazioni consultabile on-line sul sito https://dsn.notariato.it/dsn. Si tratta di un report elaborato sulla base di dati relativi all’attività di tutti gli studi notarili presenti sul territorio nazionale. I dati del notariato, mai come in questo particolare momento storico, rappresentano la fotografia della nostra società, e ne riflettono le conseguenze non solo sul piano dell’economia nella prospettiva della professione, ma anche nella vita reale, nell’ambito delle scelte come l’acquisto di una casa, l’accensione di un mutuo, la donazione, l’avvio di un’attività di impresa.
Il rapporto, di facile consultazione e supportato da una versione interattiva (https://dsn.notariato.it/dsn/contenuti/pdf/DSN-2022-PDF-Interattivo.pdf), è suddiviso in cinque aree tematiche:
  1. Compravendite: nel 2022 il mercato delle compravendite di abitazioni ha registrato un calo del 5,69%. Si trovano al Nord i maggiori volumi di transazioni, con la Lombardia in testa (19,31%) , seguita da Piemonte (9,12%) e Veneto (9,09%), sebbene l’aumento maggiore in termini percentuali rispetto al 2021 si sia registrato in Calabria (+ 9,41%) e in Basilicata (+8,33%). E’ la Puglia invece il fanalino di coda delle transazioni (-8,07%). Gli under 36 trainano il mercato immobiliare: la fascia d’età tra i 18-35 anni è quella da cui nel 2022 è stato effettuato il maggiore acquisto di fabbricati (28,57% del totale), registrando anche una leggera crescita rispetto al 2021. Nel corso del 2022 l’acquisto di abitazioni è stato fatto usufruendo delle agevolazioni prima casa nel 53.12% dei casi (nel 2021 la quota era pari al 56,05%). Così come negli anni precedenti, la maggior parte delle compravendite viene effettuata tra privati (86,58% del totale), mentre l’acquisto da imprese rappresenta solo il 13,41%.DSN-2022-PDF-Interattivo
  1. Prezzi: anche nel 2022 non si ferma il trend in aumento dei prezzi degli immobili abitativi. Il valore medio di scambio è stato di 158.074 euro (nel 2021 era di 155.118). Il prezzo mediano degli immobili abitativi acquistati da privati con agevolazioni prima casa è stato di 115.000 euro, ben più alto il prezzo  per chi ha acquistato la prima casa da imprese: 235.000 euro. Non conosce crisi il settore delle case di lusso con un valore superiore a 1 milione di euro: nel 2022 sono state effettuate 5.049 compravendite (prime e seconde case, da privati e da impresa) rispetto alle 4.630 dell’anno precedente (+ 9%).
  2. Mutui: il 2022 vede, soprattutto nell’ultima parte dell’anno, un rallentamento dei mutui destinato sicuramente a protrarsi anche per tutto il 2023. Nonostante, infatti, i numeri dell’anno si siano dimostrati ancora superiori a quelli registrati pre-pandemia, si è assistito ad una prima battuta d’arresto rispetto al 2021. Il calo del 2022 sul 2021, di circa il 3%, trova la propria genesi nei mesi di novembre e dicembre (mesi nei quali notoriamente è sempre stato più alto il ricorso al credito, quindi caratterizzati dal compimento del maggior numero di operazioni, che invece nel 2022 hanno registrato importi erogati perfino inferiori a mesi quali marzo, aprile e maggio dello stesso anno). Il dato va inevitabilmente messo in correlazione con la politica della BCE sul rialzo dei tassi di interesse. Significativi, inoltre, i dati relativi al capitale erogato nel corso dell’anno che nel secondo semestre si riduce con punte di oltre il 20% per i mutui di importo fino a 50.000 euro e di oltre il 30% per i mutui tra i 450.000 e 500.000 euro. Andando ad analizzare le tipologie dei finanziamenti emerge che le operazioni di surroga sono calate, tra il primo e il secondo semestre 2022 di oltre il 27% e sono dimezzate in termini assoluti rispetto al 2021 perché evidentemente i tassi di interesse erano ancora buoni. I mutui under 36 continuano a trainare il mercato. Nel 2022 i finanziamenti rivolti alla fascia di età 18-35 anni sono cresciuti di quasi il 10% rispetto all’anno precedente.
  3. Donazioni: nel 2022 le donazioni di denaro raggiungono quota 41,61% del totale degli atti di donazione di beni mobili, le più donate restano le partecipazioni societarie (42%); continuano a scendere su base percentuale (sono il 6,49% nel 2022) le donazioni di azienda. Il numero delle donazioni di beni immobili nel 2022 è 212.992, in leggero calo rispetto al 2021, anno in cui sono state complessivamente 221.642, ma comunque superiore alle 197.519 del 2019. Si riceve la donazione tra i 18 e i 55 anni, si dona prevalentemente dai 56 anni in su.
  4. Impresa e Società: Le operazioni di costituzione di società di capitali costituiscono circa il 75% del totale. In Lombardia e Veneto si concentra il 30% delle imprese familiari Nel 2022 il volume complessivo delle operazioni societarie “straordinarie”, quali trasformazioni, fusioni e scissioni, che manifestano la volontà dell’imprenditore di rilanciare l’attività, ripensando la propria struttura organizzativa al fine di ottimizzare i costi e le risorse, è analogo a quello, già elevato, registrato nell’anno 2021 dopo il forte calo dell’anno precedente (le operazioni straordinarie nel 2019 sono state circa 18.200, nel 2020 sono scese a circa 16.200, per risalire nel 2021 a circa 18.800 e mantenersi a 19.000 circa nel 2022, numeri cioè analoghi ai valori pre-Covid). Infine, oltre il 50% del totale di tali operazioni, che potremmo considerare direttamente proporzionali allo sviluppo dell’impresa, è concentrata nelle tre regioni più industrializzate d’Italia: Lombardia, Veneto e Emilia Romagna.

 

Download  Rapporto DSN

 

Dati Enea sull’utilizzo del Superbonus - 30 aprile 2023

I dati aggiornati al 30 aprile 2023 relativi all'utilizzo su base nazionale e regionale del Superbonus evidenziano in netto crollo.
Gennaio 2023
372.303
12.863
Febbraio 2023
384.958
12.655
Marzo 2023
403.809
18.851
Aprile 2023
407.396
3.587
 
Numeri molto bassi, dunque, a seguito del blocco del meccanismo della cessione del Superbonus con l’introduzione della misura prevista dal Decreto Legge n. 11/2023, pensata per riaprire il mercato delle cessioni e sbloccare i crediti incagliati ma, evidentemente, difficilmente utilizzabile per chi non ha capienza.
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