Record di raccolta per il crowdfunding immobiliare: 52,7 miliardi di euro alla fine del 2023
Il crowdfunding immobiliare, a livello globale, ha superato ogni aspettativa raggiungendo una raccolta cumulata di 52,7 miliardi di euro alla fine del 2023. E’ quanto emerge dal ‘Real Estate Crowdfunding Report 2023‘ realizzato da Politecnico di Milano e Walliance, che mette in evidenza come l’Unione Europea abbia contribuito con 12,4 miliardi di euro, di cui 2,6 miliardi solo nel 2023. In particolare, la Francia si è affermata come leader di mercato, seguita dalla Germania e dall’Italia, in crescita con una raccolta di 180 milioni di euro nel 2023. Le principali piattaforme hanno consolidato la loro posizione, con il 38% del mercato detenuto dalle prime cinque piattaforme. In Italia, il crowdfunding immobiliare ha visto una raccolta cumulata di 544,5 milioni di euro attraverso 1314 campagne, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente.
L’analisi delle preferenze degli investitori europei ha rivelato un aumento dell’interesse per progetti residenziali in contesti rurali o legati al turismo, con il 47% delle campagne finanziate in queste aree. Inoltre, il 64% dei progetti ha riguardato nuove costruzioni, dimostrando una forte domanda per progetti di sviluppo. Un aspetto cruciale evidenziato dal report è l’analisi dei progetti in difficoltà. Torna ad aumentare la percentuale di progetti con ritardi nei rimborsi inferiori a 6 mesi (dal 6,8% del 2022 all’8,7% del 2023) ma scende quella dei progetti con ritardi superiori ai 6 mesi o in default (da 12% a 9,3%).
Per quanto riguarda i rendimenti, le piattaforme di crowdfunding immobiliare hanno registrato risultati variabili ma generalmente positivi. I progetti di tipo lending hanno offerto rendimenti medi netti annualizzati intorno al 10%, con alcune piattaforme che hanno raggiunto rendimenti superiori al 12%. D’altra parte, i progetti di equity, pur presentando un rischio maggiore, hanno mostrato un potenziale di rendimento più elevato, con ROI annualizzati che in alcuni casi hanno superato il 15%.
Negli Stati Uniti, il valore complessivo cumulato della raccolta ha toccato i 28,2 miliardi di euro, con un incremento di 3,1 miliardi di euro nell’ultimo anno.
“Il mercato del real estate crowdfunding ha affrontato significativi cambiamenti nel 2023, ma – ha sottolineato Giacomo Bertoldi, Chief Executive Officer di Walliance – ha saputo dimostrare la sua resilienza e capacità di adattamento. Ed è proprio in questo contesto che siamo felici di annunciare la nascita di un nuovo prodotto di investimento, ‘Landlord‘. Sarà a breve possibile investire in immobili a reddito e crearsi un portafoglio con rendimenti periodici derivanti dalle locazioni residenziali.” Giancarlo Giudici, Professore della School of Management del Politecnico di Milano, ha aggiunto che “il Real Estate Crowdfunding Report 2023 conferma l’importanza di questo strumento come forma di finanziamento alternativa, capace di democratizzare l’accesso al mercato immobiliare. Con una crescita costante anche in Italia, il crowdfunding immobiliare rappresenta una soluzione interessante per la diversificazione del portafoglio e per l’accesso a investimenti che offrono rendimenti competitivi”.
A posposito di ‘Landlord‘, si tratta di una piattaforma che permette agli investitori di accedere al mercato delle proprietà immobiliari residenziali a reddito. Verrà integrata con l’intelligenza artificiale, per potenziare la valutazione degli investimenti. Landlord sarà disponibile a partire dal primo trimestre del 2025, e presto sarà possibile iscriversi alla lista d’attesa. Le offerte, fa sapere Walliance, sono progettate per offrire rendimenti annui tra il 5% e l’8%, sfruttando i profitti generati dalle locazioni. Gli asset saranno interamente di proprietà della community di investitori che avranno la possibilità di selezionare le unità in cui desiderano investire, basandosi su criteri di redditività e preferenze personali, sottoscrivendo una o più quote di investimento, a partire da 500 euro. I rendimenti saranno accreditati periodicamente e direttamente sul conto dell’investitore, il quale avrà anche la possibilità di vendere le sue quote a seconda delle sue esigenze.