
09 Aprile 2025
Roma, domanda residenziale in crescita di oltre il 50% rispetto al pre-covid
Roma, domanda residenziale in crescita di oltre il 50% rispetto al pre-covid
Roma sempre più al centro dell’attenzione degli investitori e del mercato residenziale. Un trend favorito dal
rallentamento del mercato milanese secondo cui il mercato capitolino risulta vivace rispetto al pre-
pandemia, con una domanda in crescita di oltre il 50% e un’offerta che scende del 26%, segno che gli
immobili escono con successo dal mercato. Bene anche i i prezzi che risultano in aumento del 7% rispetto al
2019.
E’ quanto emerso dall’analisi realizzata da Tecma e Immobiliare.it secondo cui il trilocale si conferma il
taglio immobiliare più ambito nella capitale, con una percentuale di richiesta del 24%, in aumento di 2 punti
percentuali rispetto a 6 anni fa. Segue il bilocale in vendita, che sorpassa quello in affitto, ora in terza
posizione. Ma il dato più rilevante è che le ricerche di affitto rappresentano il 62% del totale, in salita di 7
punti percentuali rispetto al 2019, quando rappresentavano poco più di una ricerca su 2.
Chi invece vuole avere più chance di trovare una soluzione altamente efficiente, deve cercare verso la
periferia cittadina, in particolare nei quartieri limitrofi alla Maglianella e a Casal Lumbroso. In centro città, la
zona dove è presente la più alta concentrazione di edifici in classe A e B è quella dei Colli Albani. Secondo
l’analisi, la questione della classe energetica, anche alla luce della recente direttiva europea in materia, sta
diventando sempre più centrale per il residenziale italiano: in particolare le stime al 2030 parlano di un
aumento dei prezzi attorno al 16% per gli immobili di classi più elevate, mentre quelli più energivori si
fermeranno al +2%.
“Le nostre analisi evidenziano un’espansione del mercato immobiliare romano, caratterizzato da una
crescente domanda accompagnata da una contrazione dell’offerta, che sta accelerando il processo di
assorbimento delle proprietà”, spiega Paolo Giabardo, direttore generale di Immobiliare.it. “Questo
fenomeno si inserisce in un contesto macroeconomico favorevole, con tassi di interesse sui mutui che hanno
ripreso a supportare l’acquisto, in particolare per soluzioni mediopiccole come trilocali e bilocali. Roma
conferma la sua posizione di grande rilievo nel mercato residenziale, ma anche nel segmento degli immobili
sostenibili e delle soluzioni di pregio, che continuano a riscuotere interesse sia nazionale che
internazionale.”
Secondo l’analisi, inoltre, a Roma risultano attualmente attive più di 50 operazioni immobiliari, con una
proiezione di 20 nuove operazioni per il 2025, di cui 11 già in fase di avvio. Il 30% circa riguarda unità sotto le
50 unità immobiliari, il 40% include progetti tra le 50 e le 100 unità, e il restante 30% riguarda progetti da
100 a 200 unità.
L’analisi evidenzia inoltre come il 73% delle operazioni includa un mix di aree comuni e amenities, con
hall/concierge, rooftop, parchi con area bimbi e coworking tra i servizi più richiesti. L’aumento dei servizi
premium si conferma dunque una leva strategica nelle iniziative immobiliari della Capitale.
“I dati ci dicono che una casa non è più soltanto uno spazio fisico di cui abbiamo necessità. La necessità che
genera la domanda del mercato immobiliare è che la casa sia Identità, comfort e stile di vita. In un mercato
che a causa del rallentamento demografico è caratterizzato da dinamiche di sostituzione, è fondamentale
che l’offerta di prodotto immobiliare residenziale stimoli la domanda”, sottolinea Maria Grazia La Rocca,
market area manager Roma. “Tra i principali trend che spingeranno le persone ad acquistare una nuova casa
spostandosi anche dal proprio quartiere di provenienza sono un’architettura distintiva, interior design con
materiali, finiture e arredo di alta qualità, servizi residenziali che migliorano la qualità della vita e il
benessere psicofisico, e la sicurezza, essenziale per proteggere sia la casa che le persone che vi abitano.”
Inoltre, il 78% delle operazioni presenta un capitolato di materiali e finiture distintivo, che incide
significativamente sulla proposta di valore, mentre il 75% delle operazioni prevede l’integrazione di soluzioni
di arredamento, contribuendo a un’offerta ancora più completa e attrattiva per il mercato.
rallentamento del mercato milanese secondo cui il mercato capitolino risulta vivace rispetto al pre-
pandemia, con una domanda in crescita di oltre il 50% e un’offerta che scende del 26%, segno che gli
immobili escono con successo dal mercato. Bene anche i i prezzi che risultano in aumento del 7% rispetto al
2019.
E’ quanto emerso dall’analisi realizzata da Tecma e Immobiliare.it secondo cui il trilocale si conferma il
taglio immobiliare più ambito nella capitale, con una percentuale di richiesta del 24%, in aumento di 2 punti
percentuali rispetto a 6 anni fa. Segue il bilocale in vendita, che sorpassa quello in affitto, ora in terza
posizione. Ma il dato più rilevante è che le ricerche di affitto rappresentano il 62% del totale, in salita di 7
punti percentuali rispetto al 2019, quando rappresentavano poco più di una ricerca su 2.
Chi invece vuole avere più chance di trovare una soluzione altamente efficiente, deve cercare verso la
periferia cittadina, in particolare nei quartieri limitrofi alla Maglianella e a Casal Lumbroso. In centro città, la
zona dove è presente la più alta concentrazione di edifici in classe A e B è quella dei Colli Albani. Secondo
l’analisi, la questione della classe energetica, anche alla luce della recente direttiva europea in materia, sta
diventando sempre più centrale per il residenziale italiano: in particolare le stime al 2030 parlano di un
aumento dei prezzi attorno al 16% per gli immobili di classi più elevate, mentre quelli più energivori si
fermeranno al +2%.
“Le nostre analisi evidenziano un’espansione del mercato immobiliare romano, caratterizzato da una
crescente domanda accompagnata da una contrazione dell’offerta, che sta accelerando il processo di
assorbimento delle proprietà”, spiega Paolo Giabardo, direttore generale di Immobiliare.it. “Questo
fenomeno si inserisce in un contesto macroeconomico favorevole, con tassi di interesse sui mutui che hanno
ripreso a supportare l’acquisto, in particolare per soluzioni mediopiccole come trilocali e bilocali. Roma
conferma la sua posizione di grande rilievo nel mercato residenziale, ma anche nel segmento degli immobili
sostenibili e delle soluzioni di pregio, che continuano a riscuotere interesse sia nazionale che
internazionale.”
Secondo l’analisi, inoltre, a Roma risultano attualmente attive più di 50 operazioni immobiliari, con una
proiezione di 20 nuove operazioni per il 2025, di cui 11 già in fase di avvio. Il 30% circa riguarda unità sotto le
50 unità immobiliari, il 40% include progetti tra le 50 e le 100 unità, e il restante 30% riguarda progetti da
100 a 200 unità.
L’analisi evidenzia inoltre come il 73% delle operazioni includa un mix di aree comuni e amenities, con
hall/concierge, rooftop, parchi con area bimbi e coworking tra i servizi più richiesti. L’aumento dei servizi
premium si conferma dunque una leva strategica nelle iniziative immobiliari della Capitale.
“I dati ci dicono che una casa non è più soltanto uno spazio fisico di cui abbiamo necessità. La necessità che
genera la domanda del mercato immobiliare è che la casa sia Identità, comfort e stile di vita. In un mercato
che a causa del rallentamento demografico è caratterizzato da dinamiche di sostituzione, è fondamentale
che l’offerta di prodotto immobiliare residenziale stimoli la domanda”, sottolinea Maria Grazia La Rocca,
market area manager Roma. “Tra i principali trend che spingeranno le persone ad acquistare una nuova casa
spostandosi anche dal proprio quartiere di provenienza sono un’architettura distintiva, interior design con
materiali, finiture e arredo di alta qualità, servizi residenziali che migliorano la qualità della vita e il
benessere psicofisico, e la sicurezza, essenziale per proteggere sia la casa che le persone che vi abitano.”
Inoltre, il 78% delle operazioni presenta un capitolato di materiali e finiture distintivo, che incide
significativamente sulla proposta di valore, mentre il 75% delle operazioni prevede l’integrazione di soluzioni
di arredamento, contribuendo a un’offerta ancora più completa e attrattiva per il mercato.